Incubi e nuovi compagni

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Draco Pov

Mi svegliai di soprassalto a causa di un incubo ricorrente che mi tormentava dalla fine della guerra contro Voldemort. Mi misi a sedere, poggiando la schiena alla testata del letto, cercando di calmare i veloci battiti del mio cuore. Chiusi momentaneamente gli occhi, passandomi una mano sul viso, un po' più calmo rispetto a prima. Tutte le sere, poco dopo essermi addormentato, rivivo la guerra contro Voldemort, le torture che ha inflitto a me e alla mia famiglia, la sua risata agghiacciante quando finiva di torturare me o qualcun altro dei Mangiamorte per puro divertimento o a causa di una missione fallita. So che questi ricordi rimarranno impressi a fuoco nella mia mente e, qualunque cosa io faccia per dimenticarli loro ritorneranno sempre a infestare i miei sogni, per ricordarmi la mia codardia durante la guerra.

Con un sospiro esausto riapro gli occhi notando che fuori è ancora tutto buio, non saranno neanche le cinque del mattino. Mi alzo dal letto, il sonno ormai scomparso, e, infilandomi i primi vestiti che ho a portata di mano, esco il più silenziosamente possibile dalla mia camera, diretto alle scuderie. Faccio una piccola sosta nelle cucine prendendo delle carote e qualche zuccherino, dopodiché recupero il mio mantello nero e mi dirigo verso il box del mio cavallo: Windstorm, ovvero 'vento di tempesta'. Devo dire che ho scelto il nome giuso per lui, visto che ha un carattere forte, testardo ed incredibilmente orgoglioso ed, ora che ci penso, è molto simile al mio. Windstorm è uno splendido cavallo frisone nero e, a causa del suo caratteraccio, non si fa montare da nessuno, solo da me.

"Ciao, bello. Ti va di fare una passeggiata?" sussurrai, posando una mano sul suo muso. Windstorm fece un leggero movimento col muso, simile ad un sì, e lessi nei suoi occhi la voglia di uscire e correre per i boschi.

"D'accordo, andiamo" dissi, aprendo il box, facendolo uscire. Windstorm uscì e si posizionò di fronte a me, in attesa che gli salissi in groppa. Con un sorriso mi issai sulla sua schiena e, tenendomi alla sua criniera, gli incitai di andare. Lui si impennò sulle zampe posteriori, poi partì al galoppo verso il bosco che circondava il maniero. Adoravo cavalcare Windstorm a pelo, senza selle o briglie, sentendo i suoi possenti muscoli contrarsi e rilassarsi nella corsa, sentendomi un tutt'uno con lui. Chiusi gli occhi e assaporai quel breve momento di libertà: quando correvo con Windstorm sentivo che tutti i problemi e le preoccupazioni svanivano come d'incanto. Riaprii gli occhi e mi appiattì il più possibile sul dorso del mio cavallo, sentendo l'adrenalina scorrermi nelle vene.

"Coraggio, bello! Più veloce!" dissi, incitando Windstorm e quello aumentò la velocità della corsa tanto che mi sembrava di volare. In poco tempo avevamo attraversato tutto il bosco della tenuta e sbucammo su una piccola spiaggetta in riva al mare, il mio nascondiglio segreto. Mi rifugiavo sempre qui quando avevo voglia di rimanere un po' da solo, sfuggendo agli impegni di 'un nobile purosangue'. Smontai da cavallo e camminai lentamente sulla spiaggia, sedendomi vicino alla riva per ammirare i primi raggi del sole che preannunciavano che l'alba era vicina. Improvvisamente sentii un colpo sulla spalla e, voltandomi, scoprii che Windstorm mi stava dando delle musate sulla spalla.

"Che c'è?" gli chiesi e, quando lui si mise ad annusare le tasche dei pantaloni dove tenevo le carote e gli zuccherini, capii che aveva fame e gli diedi le provviste che mi ero portato dietro. Lui sembrò gradire molto lo spuntino e, dopo che ebbe finito di mangiare, trotterellò sul bagnasciuga, divertendosi a rincorrere le piccole onde che increspavano il mare. Una risata, una vera risata, scaturì dalle mie labbra dopo mesi nel vedere quel cocciuto e ombroso cavallo giocare come un puledro con le onde.

Rimasi su quella spiaggia per non so quanto tempo, giocando in riva al mare con Windstorm, ritrovandoci completamente fradici in poco tempo. Alla fine decisi di ritornare al Manior prima che mia madre si preoccupasse per la mia assenza. Con un rapido gesto della bacchetta asciugai me e Windstorm, per poi montagli in groppa e ritornando a casa.

I simboli del potere (crossover Percy Jackson/Harry Potter)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora