La spia del castello

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Nico Pov

"Io" disse pacatamente Gauthier Duval posizionandosi di fronte a noi con un ghigno.

"Com'è possibile?" chiese Leo, il volto contratto da una smorfia di dolore per le corde strette intorno al corpo.

"Beh, tanto per cominciare avevo sentito alcune vostre conversazioni dove credevate che ci fosse una spia nel castello. Sapete, non bisogna mai parlare di argomenti così delicati con tanta leggerezza mentre si cammina per i corridoi della scuola, qualcuno potrebbe sentirli" spiegò Duval, ridendo sommessamente "E poi il vostro amichetto qui mi è stato molto utile" concluse indicandomi.

"E come ti sarei stato utile?" ringhiai mentre Gauthier rideva divertito.

"Povero, piccolo figlio di Ade proprio non capisci, vero?" disse lui, inginocchiandosi di fronte a me.

"Che cosa dovrei capire?" esclamai al limite della pazienza. Gli dei sanno quanto avrei voluto toglierli quel dannato sorrisetto dalla faccia!

"Sono stato io a lanciarti quella maledizione la settimana prima delle vacanze natalizie" disse Duval.

"Cosa?" mormorai incredulo, spalancando gli occhi.

"Ho scagliato un Imperio su quello sciocco ragazzo di Serpeverde, così da portarti da me. Una volta arrivato ti scagliai la maledizione e da quel momento in poi eri in mio potere" spiegò semplicemente Duval, come se stesse parlando del tempo.

"Perché? A che scopo?" chiese Draco, incredulo.

"Volevo renderlo vulnerabile, sapevo che era uno dei semidei più potenti dei due campi e che era fidanzato con il biondino figlio del dio del sole. Ordinai a Nico di lasciarsi con Will così da rendervi più vulnerabili, dopodiché gli ordinai di scrivermi delle lettere dove mi scrisse tutto ciò che avevate scoperto. Lui ovviamente non ricorda questo piccolo particolare, merito di una piccola variazione della maledizione" disse Duval, alzandosi.

"Come hai osato?" ringhiai, strattonando le corde e quelle si strinsero maggiormente attorno al mio petto, mozzandomi il fiato.

"Non agitarti tanto, Principe degli Inferi, non ne vale la pena. Ormai ciò che è fatto è fatto, anche se trovo patetico che voi abbiate sperato di trovare i simboli del potere dei quattro Fondatori, ormai sono persi da secoli. E non penso che quattro gioiellini vi siano d'aiuto una volta che il Signore Oscuro risorgerà" disse sprezzante l'ex professore.

"Ne sei così sicuro?" disse la voce fredda e dura di Salazar. Poco dopo i quattro Fondatori si palesarono di fronte a Duval, lasciandolo interdetto.

"Com'è possibile? È uno dei trucchetti del figlio di Ade?" chiese Gauthier sorpreso.

"No, non credo" disse Serpeverde, schioccando le dita, facendo scomparire le corde "Un incantesimo banale, mi aspettavo di più da un Mangiamorte, ma evidentemente ti ho sopravvalutato" commentò.

"Non essere così sicuro di te Serpeverde, il processo è quasi ultimato e l'incantesimo della Vita e della Morte sta per essere effettuato" rispose Duval con aria di superiorità.

"Tu menti, esiste solo una copia con quell'incantesimo e non può essere in mano tua" commentò Salazar ma Gauthier rise "Cos'hai da ridere?"

"Non esiste una sola copia di quel libro, ce n'è una seconda ed è in mano mia" rispose l'ex professore mentre un libro dalla rilegatura nera compariva sul suo palmo.

"Come l'hai avuto?" chiese Serpeverde, impallidendo.

"Vedi è una storiella divertente. Entrai a far parte dei Mangiamorte molti anni fa e il Signore Oscuro mi mise a guardia dei vecchi tomi di Magia Nera e, tra quelli, ho trovato questo interessante libro con l'incantesimo della Vita e della Morte. Durante l'ultima guerra, quando Lui scoprì che gli Horcrux venivano distrutti da Potter, io gli parlai dell'incantesimo e dei simboli degli dei. Lui mi disse di metterlo in atto nel caso che la guerra la vincesse Potter e così feci. Devo ammettere che rubare i simboli degli dei è stato un processo più lungo di quello che mi aspettassi, ma alla fine ne è valsa la pena" spiegò Duval, con quell'irritante sorrisetto sulle labbra.

I simboli del potere (crossover Percy Jackson/Harry Potter)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora