- Figlio di Ade.-
Lo dice come se fosse un insulto. Forse lo è. E questo mi fa montare la rabbia, fa dilagare quella furiosa adrenalina che mi prende quando qualcuno mi insulta. E questo perché?
Perché mio padre è il dio dei morti. Nessuno gli vuole bene, nessuno ci vuole bene. Tutti non desiderano altro che la nostra scomparsa dalla faccia della Terra, nessuno ci rimpiangerebbe se sparissimo in un baratro. Io e Ade. Io lo odio, lui mi odia. Siamo soli, entrambi. Potremmo sostenerci a vicenda, ma ci odiamo lo stesso. Lui mi disprezza, per Ade io sono un doloroso ricordo dell'unica donna che lo ha amato per davvero e della prima figlia, quella promettente ragazza tanto stolta da unirsi alle Cacciatrici di Artemide. Bianca. La mia Bianca. A volte, come ora, mi sento risuonare nella testa l'ultima strofa quella canzone in italiano che mi canticchiava sempre:- Eri il mio soldatino, ora un principe oscuro, ma anche per te c'è una luce, che a una nuova vita ti conduce...- Da piccolo credevo che la luce fosse Bianca, ma ora non lo so più. Bianca sapeva di dover morire giovane. Sapeva che mi avrebbe dovuto abbandonare, e con quella canzone me lo ha dimostrato. Non so cosa sarà la luce di cui parla la canzone. L'amore? Non credo, nessuno mi ama. Io sono quello pazzo, quello scontroso, quello da prendere in giro, quello da evitare, quello da additare dicendo "lo vedi quello lì? Quello vestito di nero, pallido, con le occhiaie da zombie...ecco, sai che è un figlio di Ade? Sì, sì, un figlio di Ade! Non c'è da fidarsi, non avvicinarti..."
Forse la luce della canzone è un amico. No, non ho amici. Percy e Annabeth sono solo conoscenti. La mia vera amica era Bianca. E ora che non c'è più, devo arrangiarmi senza amici.
Una nuova famiglia, magari dei mortali che mi adotteranno... No. Non sono bello, non ho nulla che possa piacere a una coppietta in cerca di bambini da accudire. Sono troppo grande, poi. No, resterò con Ade e Persefone, negli Inferi, fino alla fine dei tempi, a chiacchierare amabilmente con delle persone immaginarie, amici inesistenti che mi faranno compagnia. Mi impegnerò a creare un universo parallelo, in cui tutti mi accetteranno per come sono, in cui la gente non giudicherà i semidei in base ai loro genitori divini, in cui il Campo Mezzosangue avrà una casa per ogni dio, compresi quelli minori, in cui magari ci saranno semidei di altre culture... Sarebbe bellissimo. Forse, nell'Universo di Nico, ci sarà anche Bianca. E mamma. E papà non sarà scontroso e non dovrà essere supplicato per salvare sé stesso. E avrò dei veri amici.
Sarò felice.
Ma ora sono qui, davanti all' Empire State Building, faccia a faccia con Crono, che ha appena sputato per terra dicendomi figlio di Ade.
Se potessi, ora, lo strangolerei con le mie stesse mani. Senza spada. Lo prenderei a calci, quel corpo vuoto di un ragazzo bello e biondo, con il volto abbronzato solcato da una cicatrice, gli occhi d'oro scintillante. Il mio volto ha solo le cicatrici delle lacrime. Ho pianto molto. A volte mi mettevo le mani nei capelli e piangevo, piangevo, piangevo...
Il volto di Bianca.
Mamma.
Percy abbracciato ad Annabeth... No, un attimo. PERCY ABBRACCIATO AD ANNABETH TI FA PIANGERE?-Sì - dice una vicina nella mia testa. Va bene, ci penserò più tardi.
La verità è che nella mia vita non ci può essere una luce. Non c'è ora e non ci sarà mai più dopo Bianca. E non prendetemi per un ragazzo troppo solo o con problemi mentali. Sono normalissimo. Vorrei soltanto che tutti la smettessero di evitarmi, di bollarmi come "strano", tutto qui. Basta. Ma tanto so che è impossibile. Sarò sempre e solo "il figlio di Ade", quello matto e blablabla. Sì, okay, sono un figlio di Ade, ma perché me lo dovete far pesare? Perché rinfacciarmelo continuamente? La mia unica colpa è di essere nato?
Bianca, Bianca. Mi manchi troppo.
E passando all'argomento scontrosità. Io sono scontroso per un motivo, no? E forse è colpa vostra e dei vostri insulti se sono quello che sono.
Mi guardo intorno.
Tante persone. I fratelli, quei due ragazzi di Ermes che amano fare scherzi, sono piuttosto malridotti. Quello più alto è pallidissimo e si tiene il ginocchio destro con la mano, forse se l'è rotto. Quello più basso ha un taglio sulla guancia che sanguina copiosamente. Poi c'è Grover, quel satiro. Sembra molto spaventato, e ha la maglietta a brandelli.
Talia, la figlia di Zeus. Non so quanto potrà resistere ancora in piedi, sembra distrutta.
Chirone. Non sta decisamente bene.
Clarisse, quella di Ares. Congelata, ferma in una posa assurda, con la bocca spalancata in un urlo senza voce, ancora con la lancia in mano e lo scudo in alto, per risultare più minacciosa. Tanti ragazzi e non, che attendono che io risponda per le rime a Crono. Ognuno con il suo sguardo. Spaventato, battagliero, indignato, confuso, annebbiato dal dolore, supplichevole, minaccioso. C'è una ragazzina che mi guarda intensamente e sillaba, scandendo bene le parole:- Fallo per noi, figlio di Ade. -
Non ci credo. Quella ragazzina ha detto "figlio di Ade" come se fosse...ammirata? No, non può essere. E poi l'ha detto in italiano. E aveva un parka argentato, come quello delle...Cacciatrici di Artemide. E la sua voce era familiare, come se la sentissi da sempre. Una sola parola mi attraversa la mente.
Bianca.
Mi volto di scatto dove prima c'era Bianca. Non c'è più nulla, se non un arco argenteo con una faretra vuota. Delusione. Delusione dolorosamente acuta. Se non fosse che Percy mi sorride. Sembra che dica "forza, Nico, puoi farcela".
Bianca mi conosce. Sa che con queste parole e attirando l'attenzione di Percy ha smosso il mio subconscio. Quindi mi giro di nuovo verso Crono. Saranno passati due secondi, o anche meno, da quando mi ha insultato. Forse ha dilatato il tempo per darmi il tempo di trovare una risposta decente al suo insulto. Non so. Ma gli rispondo. E vedo, nella mia mente, mamma, Percy e Bianca che mi sorridono e dicono:- Siamo fieri di te, figlio di Ade.-Vi prego di non uccidermi per la penosità di questa one shot. È orribile, ma io adoro Nico e mi annoiavo, quindi... Ho anche fatto una fan art. Non vomitate please. Non mi mette la foto ma sappiate che è TERRIBILE. Ok basta autocommiserarmi. Nico ti amo
iltempiodelfantasy
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Reietto
أدب الهواةOne shot sui sentimenti, ricordi eccetera di Nico di Angelo quando Crono sputò per terra vedendo il ragazzo e Ade. (La one-shot è la stessa, ho solo migliorato la copertina)