High by The Beach - Lana del Rey
"Si guida praticamente da sola!" sorrise entusiasta mentre muoveva lo sterzo per girare alla sua destra.
Ero decisamente soddisfatta, certo avrei preferito fargli una sorpresa il mattino dopo, non che venticinque Dicembre ma lui aveva risvegliato una parte di me abbastanza vendicativa, per non parlare del fatto che doveva lavorare il girono di Natale, gli serviva una buona notizia.
Quella mattina, quando avevamo raggiunto insieme il garage del mio palazzo, ed avevo aperto la porta del box auto, la sua Maserati nera spiccava tra la mia BMW e la mia auto da corsa senza una precisa marca, essendo costruita con pezzi illegali, comunque più costosa di una Maserati.
Lui aveva saltato un paio di volte, tirandomi per un braccio, stampandomi circa una ventina di baci su tutto il viso per poi andare verso la macchina, cominciando ad accarezzare la carrozzeria, mentre guardava attentamente gli interni in pelle dell'auto.
"Dio Jill, ti sarà costatata tantissimo!"disse esaminando ogni punto dell'auto, lanciandomi qualche occhiata.
Feci spallucce. "Il mio conto corrente non ha subito un così grande cambiamento!"
Lui scosse il viso, ridacchiando un po'. Era acquistata con soldi in legali, ma sicuramente in quel momento non gli importava.
Quella macchina era costata davvero tanto e per lui l'avevo addirittura comprata legalmente, ma restava il fatto che ne era valsa la pena, per lui ne valeva sempre la pena. Quel suo sguardo così diverso dalla prima volta in cui lo incontrai, più luminoso, più verde e forse ero troppo lusinghiera nel pensare che era anche un po' merito mio.
Scoprire che Louis era suo fratello, scoprire che in realtà quella non era la sua vera famiglia, essere quasi rapinato dopo poco il suo arrivo a Londra e poi aver incontrato me non era sicuramente stata una battaglia facile, riuscire a tenermi testa ed a distruggere quella forte aura di buio che mi seguiva sempre, quell'aura che ora che c'e' lui, e' diventata una leggera nebbia.
Comunque, dopo i trecento grazie di Harry, i centinaia di baci lasciati sul mio viso e altrettanti saltelli, entrambi ci vestimmo, lui per andare a lavoro ed io con una semplice tuta nera, pronta ad accompagnarlo. Louis sarebbe venuto a prendermi dal ristorante.
"Sei sicura che verrà Louis? Posso riaccompagnarti.."cominciò a dire lui.
"Si non preoccuparti! Lo chiamerò e lui verrà al ristorante. Ti preoccupi troppo."incoccai le braccia al petto, rilassandomi sul sedile riscaldato.
"Palando di Louis comunque. Come sei rimasto con lui?"chiesi cauta, accarezzando il suo braccio teso sul volante.
Pressò le labbra tra di loro, tenendo fissi gli occhi sulla strada.
"Ci parliamo poco."disse freddo, rilassando le spalle di poco. "Giusto qualcosa sull'appartamento."
"Quando..hai intenzione di tornare?"chiesi ma solo nel esatto momento in cui le mie parole lasciarono le mie labbra, capì quanto male fossero uscite.
Non feci in tempo a recuperare che lui parlò prima.
"Se vuoi che vada via puoi dirmelo senza problemi. Andrò in un hotel ma da Louis no."la sua voce era dura ma potevo vedere benissimo quanto si fosse sentito ferito.
"N-no...Cazzo, non hai capito!"esclamai.
"No, io credo di aver capito benissimo."no, aveva capito malissimo.
Passai le mani tra i miei capelli. "Dio Harry non intendevo cacciarti o qualcosa di simile, dannazione! Sul serio vuoi litigare?"chiesi esasperata.
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PURITY. (©)
CasualeHarry è un dolce ragazzo trasferitosi a Londra da Holmes Capel, vergine, timido e puro. Jill è una ragazza di Londra, che ha a che fare con sangue, droga e feste, sfacciata e avvelenata. [sesso, droga, alcol, linguaggio forte e violenza.] Abbandonat...