Capitolo I

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In questo momento sento ogni parte di me fremere, non posso non alzare lo sguardo verso la città sopra di me; qualcosa sta succedendo.
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Ricordo questa sensazione... Fin troppo bene e non posso che gioire, si fa per dire ovviamente, la mia condizione non mi permette certo di provare emozioni.
Posso imitare reazioni ed i modi di fare ma non potrò sentirli miei... L'indifferenza e quel che sono e che sarò.
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Oggi è una bella giornata... Una bella giornata per far guerra.

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Dall'aeroporto newyorkese una serie di passeggeri uscivano, e tra tutti una coppia si distingueva.
Era un ragazzo dalla carnagione pallida , con dei capelli arruffati di colore argentato e gli occhi dorati. Indossava un giubbotto di pelle e uno strano zaino color bianco futuro. Il dettaglio più evidente era che stringeva la mano di una ragazza altrettanto particolare dagli occhi di un innaturale ma grazioso fucsia , e i capelli castani come l'autunno.
- Ameeeerica !!! - Urlò saltellando la ragazza.
- Te lo avevo promesso che ti ci portavo, ricordi ?- Disse il ragazzo sorridendo.
- Grashie Lelq - Rispose lei abbracciandolo forte. Troppo forte.
La carnagione di lui divenne di un innaturale colore blu. - G-giuly... N-non...-
- Ah ehm... Scusa. Dove la costruisco la fabbrica di shipping numero 2?-
- Non ti sembra un po' presto?-
- Bisogna organizzarsi .- Negò lei.
Con uno zainetto rosa e un enorme bagaglio lei corse verso l'uscita dell'aeroporto.
- Cavoli che velocità... Mh?- Lo sguardo di Lelq si spostò verso un camion pieno di bagagli. Gli sembrava di aver visto qualcosa muoversi...
L'argentato fu quasi tentato di avvicinarsi ma il camion si avviò non lasciandogli il tempo di far alcunché.
" Ma ch-" Non riuscì nemmeno a terminare il pensiero che un' esuberante Giuly lo chiamò a grand voce.
Arrivarono a un delizioso Hotel a cinque stelle. Giuly era felice che il suo fidanzato non avesse badato a spese... Lui un po' meno. Ma almeno avevano il pianoforte in camera.
Non credo che a voi lettori interessi quanto romantica fu quella serata... Ma il seguito.
La notte splendeva con la sua grande luna piena, la ragazza dormiva beata mentre Lelq FazWriter non riusciva a prendere sonno.
Egli era un inventore, possedeva gadget straordinari legati al suo studio con i suoni e le vibrazioni ... Ma soprattutto era un musicista.
Si alzò con la canottiera un po' sudata per il caldo , e camminò piano verso il salotto della stanza.
In modo religioso si sedette al suo strumento preferito, cominciando a tastare i tasti. Il suono era sublime.
Appena cominciò a suonare, tutto l'Hotel rimase in silenzio.
Era tardi e solo il personale era sveglio... Ma per quanto fosse basso il numero di ascoltatori a lui non importava. Suonava per se.
Giuly mugugnò, per lei era come una coccola rilassante o una dolce ninna nanna che le allietava i sogni.
E il ragazzo suonò... Finché un venticello fresco non gli accarezzò la schiena.
Il venticello entrava dalla finestra aperta, era leggero e portava una ventata di frescura nella stanza in quella calda notte in cui la Luna brillava alta nel cielo notturno senza nemmeno una nube.
Una nottata perfetta... Almeno lo era in quel momento.

Dalla periferia della città fino al grand centro della Grande Mela quel leggero venticello si levava sulle strade aumentando progressivamente portando la temperatura a scendere.
Insieme a essa una figura si muoveva per le strade, con passo lento ma fermo.
Tra le mani stringeva un lungo bastone intagliato con simboli dagli sconosciuti significati.
- Sveglia... Sveglia... - Sussurrava mentre la bianca mantella svolazzava.
- Fratelli e sorelle... Svegliatevi dal vostro sonno... -
Dietro di lui figure deformi uscivano dal buio più profondo.
La voce della figura inizio ad aumentare, insieme a essa il vento. Nuvole iniziarono ad addensarsi nel cielo.
- Risvegliatevi dalle ombre, il tempo è giunto. Riprenderemo quel che ci è stato tolto... -
La temperatura iniziò a scendere sempre più gradualmente.
Nubi nere come carbone si addensavano nel cielo, mentre le strane creature dagli occhi luminosi si diffondevano sul marciapiede.
I pochi automobilisti ubriachi della tarda notte si fermarono a contemplare cosa stesse accadendo.
- E ora... Cali il sipario sulla specie umana... -
Un vento gelato e potente portò la devastazione sulle strade.
Le auto si ribaltarono congelate, gli alberi si piegarono come fuscelli.
E il gelido vento si diffuse fino a quella camera di Hotel.
Lelq chiuse appena in tempo la finestra, che venne congelata all'improvviso.
Era Intelligente abbastanza per capire che qualcosa non andava.
Prese il suo equipaggiamento e scese in fretta le scale uscendo dall'albergo.
Il musicista si ritrovo tra le strade; la bufera di neve si scatenava sulle strade mentre i suoi occhi guardavano lo spettacolo con ammirazione e terrore.
I passi erano lenti e impacciati, la neve copriva ogni dove.
Scelse di ripararsi dietro a un vicolo , scampato alla tormenta .
Un brivido parti dal coccige fino alla cervicale facendolo voltare verso la parte meno illuminata del vicolo.
- Chi va la?! - Urlò, anche se per via della bufera la sua voce era più un sussurro.
Non ottene nessuna risposta ma tra i bidoni della spazzatura notò qualcosa muoversi.
Mosse velocemente la mano portandola alla cintura dove era conservata una delle sue preziose armi .
- Chi va là, ho detto??-
Non sentì nulla ma bensì vide; Vide una figura muoversi tra i bidoni senza forma, una massa nera che si confondeva con le tenebre e che iniziò a risalire il muretto mostrando un paio di occhietti rossi che brillavano al buio seppur senza emozione.
La paura lo assalì, quell'essere era davvero simile a ciò che gli era sembrato di vedere tra i bagagli... Simile ma differente.
La creatura, se così, si può definire, lo guardava scrutandolo fin dentro all'anima mentre la paura iniziò a crescere nel ragazzo.
Dinanzi ai suoi occhi vide altre situazioni in cui la paura lo aveva preso tra le sue fredde braccia.
Ma di certo voi miei cari lettori preferirete di gran lunga sapere cosa succede nel presente più che nel passato.
La lucidità prese il sopravvento giusto in tempo per capire che era circondato.
Masse nere dagli occhi luminosi che lo fissavano con rabbia, oddio e pure con... lussuria.
Un uomo d'istinto scapperebbe subito... Ma un uomo intelligente pensa e analizza la situazione .
- Con chi posso parlare qui?-
Le masse si fermarono confuse per la richiesta del tutto inusuale e si guardano tra loro.
- ®¶¥£ £ $|√√¶ ?* - Domandò, con versi incompressibili a lui, una di quelle creature guardandolo con i suoi occhi rosso scuro.
- [÷}}£... ∆•|[$|√|}¶!!** - In quel momento le masse nere si lanciarono contro l'argenteo.
- Ooook, lo prendo per un no!- Lanciò un piccolo ordigno a terra, una potente granata stordente.
Si tappò le orecchie e strinse gli occhi.
Una di quelle mosse un tentacolo prontamente e lancio l'ordigno lontano sulla strada che prese il volo visto il forte vento ed esplose in aria.
La luce venne dispersa, ma il suono coprì ben 12 isolati , stordendo anche le creature . Lelq spiccò un balzo approfittando del momento.
Scappava senza sapere dove, non aveva un piano.
Il ragazzo si muoveva alla cieca visto che i lampioni avevano le luci soffuse per la tempesta.
Le tenebre lo circondavano e mentre volgeva lo sguardo dietro notò che una scia nera, coperta d'occhi brillanti lo inseguiva come un onda che si abbatte sulla spiaggia.
Tra il terrore e altro il ragazzo cercava ancora di ragionare. Osservava i lampioni tutti rotti.
C'era un motivo più grande di una coincidenza... ma ora sapeva cosa fare.
"Devo portarli in un posto luminoso"
E il suo sguardo arrivò a un enorme edificio nel centro città.
"Ma certo, lo stadio..."

×~×~× Scena Tagliata ×~×~×

In tutta quella tormenta un tipo u
In costume rosso e nero beveva una tazza di te in bermuda.
- La mia città è come me... imprevedibile -
L'argentato non fece fatica a notarlo.
Alzò bene la voce per farsi sentire.
- EHY TU! - Sbraitò.
Il tipo in calzamaglia lo guardò.
- Che vuoi!! Prendo il sole!! -
- TORNA ALLA MARVEL, NON C'ENTRI NULLA IN QUESTA STORIA!!-
-... Ah... - Prese la sdraio e lo guardo.
-Allora scusa caro. - In pieno stile british.
- Bodyslide Deadpool per uno!!! - Poi il rosso iniziò a scomparire.

Written by @VicustMors & Lelq3010
Corrected by chiara_zigochan

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