Capitolo II

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Paziento ancora, tanto so che il mio momento è vicino.
Sento che presto potrò uscire da qui e mostrarmi anche se sono molto conosciuto fra gli umani.
Sono nella vita quotidiana delle persone, sono anche in buona parte degli eventi che hanno caratterizzato la loro storia.
•-•-•-•-•
Non provo nulla ma, se potessi, proverei soddisfazione.

•~•~•~•~•

La bufera si scatenava per le strade mentre le persone si chiudevano in casa e quelle che non avevano una casa beh... Erano scomparse dai vicoli.
Il musicista correva a perdifiato mentre cercava di non perdere l'orientamento e non farsi prendere dalla massa nera che lo voleva inghiottire tra le sue fauci.
Ogni tanto si girava, sparando dalla sua arma ma di rado ne colpiva uno.
I colpi poi non facevano che rallentarli soltanto ma soprattutto irritarli.
Intanto i lampioni ancora funzionanti si rompevano uno dopo l'altro e l'argentato quasi non vedeva più dove andava.
Inciampò un momento ma si rialzò in tempo per non essere raggiunto dalle creature e correre via, intanto dei piccoli ordigni caddero dalla tasca.
Quando una di quelle creature si lancio verso il ragazzo gli ordigni esplosero creando un potente fascio di luce concentrato.
La reazione dello strano essere sorprese il ragazzo che osservava la scena; la creatura urlò ed emise versi doloranti mentre il suo corpo bruciava e iniziava a diventare puro fumo.
- Ahahah! Avevo ragione!!- aumentò la velocità correndo verso lo stadio; era la sua unica possibilità di salvezza.
Vedendo il proprio compagno scomparire nel nulla, le creature si irritarono al tal punto che si unirono in una massa ancora più grande ed imponente strisciando verso di lui con occhi spiritati.
Le distanze tra i piedi divennero quasi salti.
- Forza forza forza; cos'ho che fa tanta luce ... - cercò nello zaino per un po' e trovò un puntatore laser, lo modificò di poco e con diverse lenti aumentò anche la grandezza del raggio poi lo montò sulla pistola. Puntò dietro di se correndo all'indietro e sparò dei veri e propri raggi luminosi concentrati.
La massa nera in un primo momento si lascio colpire creando dei buchi fumati che facevano urlare il colosso nero rendendolo più attento ai colpi.

Intanto una figura fissava il ragazzo da lontano con gli occhi rosso scuro.
Lelq, seppur all'inizio spaventato, ora aveva riacquistato sicurezza.
Mirava agli occhi adesso.
Ma questi non erano tanto felici di farsi colpire, infatti evitavano i colpi, almeno la maggior parte.
- Ok, cambio di programma. - disse con furia.
Nella pistola inserì una delle granate e mirò bene .
Sparò ed essa perforò la massa , incastrandosi come un chiodo nel burro.

Bip. Bip. Bip.

E l'ordigno scoppiò .
L'argentato si fece sfuggire una risata vincente, ne rimanevano altri ma la sua salvezza era vicina.
In quel momento senti un sibilo di oggetto passargli attraverso il viso graffiandogli la guancia e conficcarsi nel terreno.
- Ma che?!? - Disse sorpreso notando che l'oggetto non era altro che un pezzo di ghiaccio dalle forme di un kunai assai affilato.
Si tastò il viso e guardò il suo sangue sulle dita.
- Fantastico, controllano anche il ghiaccio... -
- Umano... -Una vice proveniente dall'alto attirò la sua attenzione verso una terrazza.
Alzò lo sguardo , con la stizza nel cuore .
- Eeee, non promette nulla di buono ...-
Infatti ciò che vide lo sorprese; una creatura umanoide completamente nera con corti capelli neri; tra le mani stringeva una lama di ghiaccio spessa ed affilata.
Indossava anche un paio di vestiti estivi e non sembrava soffrire della temperatura bassa.
"Ci scommetto quello che vuoi che é il capo..." Pensò tra se e se .
"E se é così meglio che mi muova."
Non perse tempo ed entrò nell'edificio mettendosi al centro del campo.
Le masse nere lo seguirono con gli occhio furibondi per la morte dei propri simili, ma alcuni si fermarono sugli spalti mentre il semi umano guardava incuriosito il gesto del ragazzo.
Alzò lo sguardo e non ci mise poco a capire quel che pensava.
- Oh no!!! ¢|•]×!!!!! - Urlò inutilmente.
Lelq sparò il suo ultimo colpo... sull'interruttore delle accecanti luci dello stadio che colpirono con forza le creature che lo circondavano.
Lo spettacolo fu un vero scempio in cui le masse nere si contorsero dal dolore mentre le loro membra bruciavano e divenivano fumo. Urla e versi incomprensibili risuonavano nello stadio.
L'unico umano del posto ansimava adesso.
Si guardava intorno pensando di essere fuori pericolo.
Un urlo si levo, stavolta di pura rabbia mentre due occhi rosso fuoco si scagliarono verso l'argento insieme ad una serie di spuntoni neri ricoperti di ghiaccio.
La sorpresa sul volto di Lelq era evidente, le luci erano infatti ancora accese.
Dallo zaino prese una spada sfilandola da un violino riposto con cura e parò in fretta due dei tre colpi.
Il terzo gli graffiò la manica del giubbotto con furia.
Vide la figura umanoide di prima; la luce gli faceva fumare la "pelle" ma essa si rigenerava, non era abbastanza intensa visto la tormenta.
Alzo la mano col la quale reggeva la lama di ghiaccio e sferrò diversi fendenti contro il musicista che dovette indietreggiare per parare ogni colpo.
- Spero almeno che tu la mia lingua la parli !!- Urló Lelq perdendo l'equilibrio ma riacquistandolo per affondare contro l'avversario.
La lama affondo nella pelle di lui ferendolo e facendo uscire un rivolo di sangue azzurro quasi bianco.
- Certo che parlò la tua lingua, fratricida!! - È l'allontano con un calcio in pieno stomaco.
- Ottimo, senti non volevo fare del male ai tuoi compagni ma non ho avuto scelta, quindi non odiarmi per questo! - Disse allora lui. Ciononostante rimaneva in guardia, quello scontro emanava odio verso i suoi confronti da tutte le parti.
- Ooooh... Ma io non ti odio solo per questo. - Espresse con un tono mellifluo.
Intanto la ferita si era rimarginata ed un altra lama, più corta, si formava tra le sue mani.
- Sai se tu fossi stato bravo, noi ti avremmo fatto svenire e portato nella tua nuova casa.
Non uccidevano te e tu non uccidevi noi, ma col tuo atto non posso non rivendicare i miei fratelli...-
"Fantastico , si rigenera anche."
- Non credo fossero venuti qui solo per una passeggiata. - Rispose lui con tono sarcastico.
Le luci cominciarono a spegnersi una ad una; i deux le stavano distruggendo.
- Siamo venuti a riprenderci quel che era nostro... - Si lanciò su di lui con un doppio fendente incrociato.
La risposta fu un roteamento della spada che spaccò le lame di ghiaccio , graffiando il collo del deux.
- Scusa? Vostro? -
- Già nostro... Come è sempre stato. -
La ferita sanguino giusto il tempo di rimarginarsi e far si che le spade si riformassero come due coltelli col quale sferrò una decina di fendenti.
- Gh. - Sussultó il ragazzo appena la lama gli graffiò il ginocchio.
E a quel punto negli occhi dorati dell'umano guizzo un luccichio blu.
Aiutato da una veloce propulsione, scaturita da una funzione dello zaino, Lelq si lancio sul deux con la spada sguainata.
I colpi si erano fatti furiosi e precisi come le punture di un insetto.
Il deux si ritrovo in difficoltà ma non per questo si diede per vinto e sfoderò altre armi a sua disposizione.
Due tentacoli fuoriuscirono dalle sue spalle e formarono una solida corazza di ghiaccio con una punta uncinata, in quel momento il deux cambio strategia e si mise sulla difensiva parando ogni colpo in cerca di un punto scoperto.
In realtà l'umano era pieno di punti scoperti... il problema era arrivarci.
D'un tratto invece di un colpo di spada egli tirò una pietra in testa al deux.
Era infatti un diversivo perché alla della creatura qualcosa era appena stato appiccicato come nastro adesivo.
- Uhm? - La pietra fu subito assorbita dalla particolare anatomia del Deux mentre si allontanò dal ragazzo per rilevare sul suo corpo la pietra.
Non ci mise molto a trovarlo e staccarselo con un tentacolo.

Boom!!

La granata esplose , senza ucciderlo ma stordendolo e ferendolo.
Lelq non perse tempo e gli punto la spada alla gola.
Lo guardò negli occhi per qualche istante prima di parlare.
- Io non so chi voi siate,da dove veniate e che cosa vogliate esattamente... ma quello che state facendo non è giusto.-
La creatura lo fissava per nulla spaventato, come se fosse stato addestrato a questo e mentre si rigenerava a fatica ritranedo i tentacoli.
- Giusto? Cosa è giusto e cosa è sbagliato quando questi due concetti cambiano da individuo ad individuo?
Se vuoi saperlo quel che facciamo è giusto.
Infondo nella vita non conta la legge della sopravvivenza?-
- No, non conta più da quando abbiamo deciso la civiltà.-
Lelq ripose l'arma
-Ritiratevi e non vi saró ostile.- Disse al deux fissandolo.
- Tu forse... Ma gli altri? -
- Io non sono gli altri.- In quel momento rise guardandolo.
-Mh?-
- Sei divertente umano, solo questo. Comunque non potrai fermare la guerra che scoppierà e ricorda che noi ti teniamo sempre d'occhio, te e la tua fidanzatina.-
Espose girando i tacchi verso le uscite mentre altri deux iniziarono ad apparire e riempire gli spalti di tutto lo stadio con occhi luminosi fissi sul l'umano.
- Per sta notte abbiamo fatto più che abbastanza e perso troppo... Sei fortunato umano.
•×√ו£√£!!! - Subito inizio a sfoltirsi mentre essi si confusero con le ombre scomparendo uno a uno.
Ma un attimo prima che se ne andassero sentirono un tonfo. Una delle creature era appena caduta dallo spalto .
Sembrava quasi rinsecchita gli occhi erano diventati di un giallo morto.
Lelq si girò di scatto.
Poi guardò in alto;
La stessa creatura che aveva visto tra i bagagli, ne era sicuro, era lí.
Ma il cervello di un umano spesso vuole cose che il suo corpo non può permettersi... così, vinto dalla stanchezza, Lelq in Hotel.
Bhe, lui non poteva saperlo... ma aveva ragione .
Alcuni deux presero il simile allarmati e lo portarono alla città, dove una sola persona poteva aiutarlo.

Il giorno successivo sembrò che la tempesta non ci fosse mai stata se non per le conseguenza e soprattutto per la misteriosa scomparsa di diverse persone, sopratutto barboni o persone che lavoravano di ritorno a casa.
E nella mente del capo un solo pensiero circolava , in quelsi momento... se un singolo umano poteva uccidere così tanti dei suoi fratelli, cosa avrebbe fatto un esercito?
Serviva loro aiuto.
E forse l'autore del delitto poteva essere il loro aiuto.

Written by @VictusMors & Lelq3010
Corrected by chiara_zigochan

Ringraziamo Blue-Sky97 per seguirci ;-)

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