Nico

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—Quella stella sembra il Coach Headge!— ridacchiò ad un tratto il figlio di Apollo, lasciandomi basito.
—Sei così allegro in questo momento da associare persone alle costellazioni?— domandai un po' irritato.
Lui annuì beffardo e ne indicò un'altra. —Quella sembra un figlio di Zeus che sta per fulminare qualcosa!—
Ridacchiai. —Sarà Jason.—
—Nah! Jason ha gli occhiali. Quello ci vede meglio di un falco adulto.— replicò divertito.
Mi immaginai Jason che non riusciva neanche a ritrovare gli occhiali una volta caduti a terra. Mi venne da ridere, ma riuscii a fare solo un risolino ebete.
Will mi guardò dolcemente. —Te l'ho già detto che sei tanto carino quando ridi?—
Alzai gli occhi al cielo. —Solo un milione di volte!—
—Be, se non era la verità non te lo ripetevo.—
Imbarazzato, mi nascosi la faccia tra le mani. Di colpo sentii le sue mani prendermi i polsi.
—No, non coprirti la faccia.— mi sussurrò. —Sei così bello...—
Non opposi resistenza e tolsi le mani. Rimasi serio. —Non è vero...—
—Te l'ho detto mille volte e lo sai anche tu che è così.— insistette lui in tono calmo e gentile.
Volevo replicare, ma le parole mi morirono in bocca. Indicai una costellazione a caso. —Quella mi sembra Chirone che rompe al signor D.—
Will piegò il capo. —Mh... Hai ragione.— indica la costellazione accanto. —Siamo sicuri che quello non sia Grover che cerca di mangiarsi la lattina di birra del signor D.?—
Cominciai a ridere, e lui mi fece eco. —Non ti facevo così pieno di energie, Di Diavolo!— mi diede un pugno sulla spalla.
Quel soprannome cominciò a farmi ridere sempre di più. —Chiamami per nome, Solace.—
—Okay, ma solo se tu farai altrettanto con me.—
Annuii. —Okay, Will.—
Lui mi guardò divertito e fece per avvicinarsi a me, ma poi si ritirò, senza speranze. Non so cosa fu: l'istinto o gli ormoni mi portarono ad avvicinarmi e dargli un energico bacio sulle labbra. Lui non oppose resistenza. Rimase fermo impalato, come un ebete. Gli presi una mano e gliela strinsi, senza staccarmi da lui. Sentii le labbra di Will fremere, finché non mi portò una mano dietro la nuca per accarezzarmi i capelli neri. Io feci lo stesso, sentendo quella sua morbida chioma bionda tra le mie dita. Tirai su le spalle e lo gettai sull'erba, per sentirmi ancora più a contatto con lui, mentre i rumori delle pentole e le grida al falò si intensificarono. Il mio cuore fece un balzo di cento metri quando le sue labbra si aprirono per darmi libero accesso alla sua bocca. La esplorai con la lingua e lui ci giocò per un po', roteando la propria. Dopo qualche minuto, ci staccammo e mi accorsi solo allora che ero praticamente sopra di lui. Per paura di fargli male, mi scansai un poco, finendo di fianco sull'erba. —S-scusa... Ti ho fatto male?—
Will scosse il capo con menefreghismo. —Assolutamente no.— e sorrise in quel modo che a me piaceva tanto.
Poggiai la testa sul suo petto e osservai le stelle di nuovo, stavolta però ero più rilassato. Lui mi mise un braccio intorno alle spalle e sospirò. —Come ti ho già detto al lago, non mi importa ciò che scegli: io voglio solo che tu sia felice. Sappi solo che io ci sarò sempre per te.—
Serrai gli occhi. —Io non voglio ferirti.—
—E so che non lo faresti mai. Mi fido di te.— sussurrò sul mio orecchio.
Trattenni il fiato. —E io di te.—
Senza accorgermene, mi addormentai su di lui, cadendo nel mondo dei sogni.

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Mi risvegliai di soprassalto, le coperte morbide sotto le mie mani. Un rimbombo mi fece perdere un battito. Spalancai gli occhi e guardai fuori dalla finestra. Alcuni del Campo stavano gridando, altri correvano come pazzi. —W-Will...?— chiamai, accorgendomi di essere ancora nella sua cabina. —Will?!—
Non lo vidi. Lo cercai con lo sguardo e pregai che fosse dietro la porta del bagno. Mi alzai, infilai le scarpe e andai a controllare. Niente. Era tutto vuoto. Il panico mi assalì, tanto che imprecai e uscii dalla cabina. Un odore di bruciato mi sciolse le narici. Guardai oltre la Casa Grande e scorsi un bagliore verde acido sopra la testa di una decina di semidei della casa di Efesto e Afrodite.
Scesi i gradini, mi diressi verso quella luce, accorgendomi di non avere nessun arma con me. Tastai la tasca dei miei jeans, imprecando ad alta voce. Quando alzai la testa, vidi che quella luce puntò proprio su di me. Un ringhio acuto mi fece rabbrividire, perché disse il mio nome.
—Nico Di Angelo!—
Arretrai, andando a sbattere contro qualcuno. —Jackson!— esclamai trovandolo dietro di me. —Che fai?—
Lui mi ignorò e continuò a fissare il bagliore verde. —È... Un messaggio.— borbottò con tanto di occhi.
—Un messaggio di cosa?— feci una smorfia e tornai a guardare quella luce. —Che significa? Perché punta su di me?—
Annabeth si fece viva tra la folla e si mise a fianco di Percy. —Punta anche lui!— indicò il figlio di Poseidone. —È una missione per voi. Significa che siete stati scelti.—
Ma in che razza di modo eravamo stati scelti e per quale missione poi? La testa cominciò a pulsarmi. —Dov'è Chirone?—
Era come se le parole fossero scivolate via e nessuno le avesse sentite, perché Percy si alzò da terra e finì dentro quel vortice verde smeraldo. Annabeth lanciò un grido pietoso. —Percy!!—
Rimasi immobile e per poco non caddi per terra quando accanto a lui si materializzò anche Will. Mi voltai di scatto e vidi che gli altri ragazzi del Campo erano spariti. L'intero Campo non c'era più: la Casa Grande, le cabine, i percorsi per gli allenamenti... Svaniti!
—Annabeth?— chiamai, ma anche lei era sparita.
Un ringhio, seguito da una risata, mi fece rabbrividire. Cominciai a tenere fissi Will e Percy. Fluttuavano ed erano come in trance, gli occhi spalancati e traumatizzati.
—Chiunque tu sia, lasciali andare!— gridai furente.
—Non ancora, figlio di Ade!— ringhiò divertita quella voce.
Serrai i pugni, mentre quell'alone verdognolo mi ronzò attorno. Era inquietane. Come se stessi nuotando in un mare verde.
Deglutii a fatica. —Almeno mostrati, codardo!—
Quello rise in modo malefico e mi risucchiò in un vortice di disperazione. Un lampo mi passò davanti agli occhi... Letteralmente! Davanti a me si materializzò "qualcuno". Un uomo dai capelli neri e lisci...
"No, cazzo" pensai. "Tutto ma non lui..."
—Cupido!— ringhiai furibondo. Il cuore prese a martellarmi nel petto. Mi ci volle tutta l'energia in corpo per non cadere all'indietro e svenire.
Cupido abbozzò un enorme sorriso. —Sorpresa sorpresa, Di Angelo. Ti sono mancato?— si portò una mano ai capelli.
—Avrei fatto volentieri a meno di te, maledetto!— risposi.
Agitò su e giù la mano. —Su, via! Ammetti anche che stai facendo fatica a dormire senza pensare a me almeno una volta.—
Mi morsi il labbro fino ad arrivare al dolore. —Inutile mentirti.—
—Appunto, quindi non mentire, Di Angelo.—
Abbassai le spalle esasperato e lo guardai dritto negli occhi. —Che cosa vuoi da me?—
Fece le spallucce. I capelli che gli ricadevano sulle spalle sembravano zampe di ragno e i suoi occhi rossi erano inquietanti.
—Ti prego, non costringermi a dire di nuovo cosa penso o... Cosa è cambiato.— dissi in tono disperato. —Non ce la faccio più! Sei... Terribile!—
—Così è l'amore, caro amico mio: ti coglie alla sprovvista.— di colpo schioccò le dita e apparvero Will e Percy legati come salami, gli sguardi persi e in trance. Cosa aveva in mente quel bastardo?!
—È una sfida, Di Angelo! Scegli!— indicò prima entrambi e poi passò il dito su Percy. —Lasci morire il ragazzo per cui hai completamente perso la testa, che ti renderebbe davvero felice...—
Serrai la mascella, il cuore martellante nel petto.
Le sue dita si spostarono verso Will. —...Oppure, lasci morire il ragazzo che darebbe la vita per te, che farebbe di tutto per renderti felice, nonostante non sia ricambiato neanche un po'?—
Fissai negli occhi Will. I suoi erano pieni di puro terrore e, allo stesso tempo, rassegnati, come se sapesse già la risposta di quelle domande. Percy aveva il respiro irregolare e orribili occhiaie vistose.
—Ti prego, non farmelo fare, Cupido...— supplicai invano, senza staccare gli occhi dai due che fluttuavano sopra di noi. —Non... Non costringermi a scegliere.—
Cupido emise una sonora risata. —L'amore è fatto di scelte difficili, e se non scegli nell'immediato tempo, lui sceglierà per te.—
Deglutii a fatica. —Non potrei mai scegliere, lo sai! Questa è... Malvagità allo stato puro!— sbraitai con tutto il fiato che avevo in gola.
—Stupido. Se non scegli, moriranno tutti e due, e in tal caso saresti ancora più solo di prima.— canticchiò il dio che, con un gesto delle mani, fece stringere sempre di più le corde che li tenevano imprigionati. Entrambi lanciarono un urletto strozzato e serrarono le palpebre. Piano piano queste so stavano riempendo di lacrime. Le gambe mi tremavano, stavano per vedere. Eppure era come... Se non le avessi.
—Scegli, stupido mezzosangue!— insistette acido Cupido.
Scossi il capo e cominciai a piangere. Non riuscivo proprio a trattenermi. —No! Non posso! Ti prego!—
Fece le spallucce. —Come vuoi.— schioccò le dita e le corde salirono fin sopra i loro colli.
Trasalii. —NO! No, non farlo!—
Il dio mi squadrò con aria di sfida, facendo fermare quelle corde maledette. —Allora dì solo un nome!—
"Ma perché lo fa?! Perché?!" La mia mente venne annebbiata dai battiti accelerati del mio cuore.
Incapace di trattenere le lacrime, mi accasciai al suolo sulle ginocchia e supplicai più che potevo. —Per favore, ti scongiuro, uccidi me! Lascia stare loro, sono io che sbaglio tutto, sono io che...—
—Non è così semplice!— esclamò Cupido. —Per quanto ancora ti nasconderai, Di Angelo? Finché morte non ti separi? Non farmi ridere.—
Fissai gli occhi azzurri di Will, colmi di lacrime come i miei. Percy invece... Era scandalizzato e in preda al panico. Gli leggevo il terrore negli occhi.
—Scegli...— sussurrò la voce del dio.
Cosa volevo io? La mia testa mi diceva di non poter scegliere, ma il mio cuore diceva...
—Scegli!— alzò la voce. —SCEGLI!—
—NOOO!— gridai a pieni polmoni, mentre una voce lontana e profonda mi fece sprofondare su un morbido lenzuolo, seguito da un pianto soffocato e voce supplichevole.

NDA: ehilà, semidei! 🤓
Scusate se questo capitolo è parecchio lungo, ma non sono riuscita a riassumere la parte finale perché è piuttosto importante. Più avanti capirete. Per ora, spero ci sia piaciuto questo nuovo capitolo. 😊

Come luce nelle tenebre [Solangelo]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora