Park Jimin

287 18 3
                                    

Questa stanza buia, spoglia, non mi trasmette nulla, solo un'ondata di vento gelido che entra dalla finestra semiaperta.
Mi chiedo cosa succederà quando sul portone dell'edificio sarà incollato uno di quei foglietti, per indicare una persona deceduta, con su scritto "Park Jimin" e la casa sarà venduta a qualcuno a me sconosciuto.
Ma mi spaventa il quando questo accadrà.
Non ho mai provato il piacere di vivere, ma l'idea di morire mi terrorizza, giorno e notte.
I miei genitori non si sono mai preoccupati di me, pensavano solo ai soldi, mi rinchiudevano in una stanza a studiare, non potevo prendere brutti voti, dovevo dare il massimo per avere successo nella vita, perché "i soldi sono tutto" secondo la loro logica.
Non mi sono mai fatto degli amici, appena qualcuno si avvicinava, mi chiudevo in me stesso o me ne andavo.
Non mi sono mai innamorato, non so cosa voglia dire la parola amore.
Avanzo nella stanza per andare a sedermi sul letto, guardo il vuoto nel buio, questo rappresenta la mia vita.
Ho sognato, a volte, di poter riuscire a cambiare, ma appena provavo a mettere in atto qualcosa, questa falliva.
Ma non oggi.
Oggi voglio riuscirci.

Un impulso mi fa alzare e mi trascina fino alla porta dell'appartamento, la chiudo a chiave dietro di me e mi incammino, verso non so bene cosa.
Continuo a girare per le strade di Seoul, quando vengo interrotto da uno sguardo perso nel vuoto di un ragazzino che si trova poco più avanti a me.
Aspetta alla fermata degli autobus ma non ne prende alcuno, mi chiedo se aspetti qualcuno.
"Sembra così piccolo, eppure penso che sia poco più giovane di me" penso.
Mi incuriosisce il perchè stia fermo li da circa un quarto d'ora con lo sguardo rivolto a terra costantemente.
Mi avvicino lentamente a lui.

"La 33 è già passata?" trovo una scusa per rivolgergli la parola.
" ... "
" ehi... "
"E-Eh?" mi guarda, preso alla sprovvista
"La 33 è già passata?"
"Credo di si... non so..."
Ha una faccia da...cucciolo.
Fa tenerezza, sembra un bimbo.
"Mh... come mai... hai lo sguardo assente?" mi guarda con un punto interrogativo stampato in fronte, non comprendendo la mia domanda.
"Ho notato che sei qui da un po' e non fai altro che guardare per terra... sai... ricordi un po' me" accenno un sorriso
"A-ah n-no è che stavo pensando... non sono uno stupido eh!" con aria allarmata e imbarazzata cerca di giustificarsi per evitare di sembrare un incantato.
"Tranquillo, succede anche a me... beh se non hai nulla da fare potrei offrirti un caffè se ti va, magari dirai di no visto che non mi conosci ma tranquillo! Non ho cattive intenzioni"
"Va bene... Ah! Io sono Jungkook! Piacere"
"Io Jimin, piacere" gli stringo la mano e un brivido mi percorre.
Le sue mani sono calde, le mie invece ghiacciate come sempre.
Voglio conoscere che tipo di persona é, sapere se sono in grado di farmi almeno un amico, se abbiamo qualcos'altro in comune oltre allo sguardo rivolto verso il nulla.....

Angolo autrice
Buongiorno (?) Allora tengo a precisare che la storia è mia ovviamente e l'ho pubblicata anche su efp da tipo secoli-
Spero vi possa piacere ^^
Ora vi chiederete (?) perché scrivo JiKook quando scrivo anche TaeKook... beh semplice perché la JiKook è stata la mia prima ship e non mi dispiace ahahah

Il mondo con Te 《 JiKookDove le storie prendono vita. Scoprilo ora