Entriamo in un bar abbastanza pieno nonostante l'orario.
Sorsergiando lentamente il contenuto di quella tazzina, guardo i lineamenti del suo viso, sono leggeri, lo rendono troppo carino.
Noto subito il modo in cui prende la sua tazzina, con entrambe le mani, come si fa con una tazza di cioccolata calda, la tiene come i bambini.
Probabilmente era un attegiamento estremamente infantile ma lo trovavo di una tenerezza irresistibile.Finito il caffè, ci aspettano quelle sedie e quel tavolo, li in fondo alla sala, l'unico libero.
Ci affrettiamo a raggiungerlo per evitare che lo prenda qualcun'altro e ci buttiamo in malo modo sulle sedie.
Purtroppo devo ammetere che non abbiamo 'camminato velocemente', ma ci siamo letteralmente buttati tra la folla per raggiungere il posto e lanciati verso le sedie.Stiamo parlando di emerite stronzate, non mi accorgo nemmeno di come io riesca a comportarmi così, non mi é mai successo.
Resto ad ammirare il suo sorriso ogni volta che lo mostra come a prendersi gioco del tempo crudele che ci inghiotte come cibo, ferendoci in qualunque modo.
È piacevo parlare con lui, a differenza di mio padre, lui mi ascolta, anche se di ciò che sto dicendo non se ne freghi nulla.
Una sola volta provai a parlare di qualcosa con mio padre, ciò che ne ottenni fu un suo sospiro scocciato e la sua figura che mi voltava le spalle uscendo di casa.
Allora davvero esistono persone con cui poter cacciare fuori parole represse per anni?Ormai sono quasi le nove di sera, é meglio tornare a casa.
Mi alzo dalla sedia, mi guarda.
Lo vedo tirare fuori da una tasca un fogliettino, caccia una penna dallo zaino che ha in spalla da quando l'ho visto alla fermata, e ci scrive sopra un numero, di telefono probabilmente.
'Non mi è dispiaciuto parlare con te oggi.... non mi capita spesso di parlare in questo modo con qualcuno... quindi ecco.... vorrei ci potessimo sentire ancora Jimin! Quindi eccoti il mio numero! Sei libero di non cottantarmi se non ti va di sentirci ancora...' sentii una nota di tristezza in quest'ultima frase.
Certo che voglio ancora sentirti!
Volevo dirlo io ma non trovavo il modo! Hai fatto prima tu.
Prendo il foglietto e lo metto in tasca, sorridendogli.
'Ma certo! Anche per me è stato un piacere parlare con te, sai anche a me non capita spesso una cosa del genere, anzi.... direi quasi mai....'
'Perfetto allora! Beh magari appena arrivi a casa mi mandi un messaggio dicendo che sei tu così salvo il numero! Ora vado! Ci sentiamo!'
Lo vedo uscire dal bar con una felicità che gli ruotava intorno, senza più la nuvola nera piombata addosso che aveva alla fermata quando lo vidi il primo istante.
Forse è vero che aveva solo bisogno di parlare con qualcuno, di togliersi un peso di dosso.
Da quanto ho intuito, non deve avere molti amici, è uno che sta molto per le sue infondo.
Mi assomiglia molto sotto questi punti di vista.
Evvai Jimin, un altro punto in cumune!
Anche se questi non sono di certo punti di cui andarne fiero...
Uno che non sa farsi degli amici deve essere proprio un perdente... eh già....Arrivo a casa, mi siedo sul letto, prendo il telefono, che ancora mi chiedo perché non l'abbiamo mai messo in tasca, e non perdo tempo a comporre il numero di quel ragazzo, Jungkook, per inviargli un messaggio.
-Hei Jungkook! Sono Jimin! Quello con cui hai parlato al bar! No ancora te ne eri scordato....-
-Ah Jimin!~ Spero davvero che mi avresti inviato un messaggio! Senti ti va di vederci domani pomeriggio? Se non hai nulla da fare o nulla in contrario...-
-Va benissimo, ho lavoro solo la mattina-
-Perfetto! Allora che ne dici di incontrarci al bar di oggi per le 18.30?--Per me va bene-
-Perfetto! A domani!~-
Mi distendo sul letto guardando il soffitto, pensando a tutto ció che era successo nel giro di poche ore.
Non lo conoscevo nemmeno da un giorno, eppure sentivo qualcosa che nasceva dal profondo del cuore.Angolo autrice
Annyeong!~
Beh? :3 che mi diteeeee?
Ok forse vado troppo lenta con le vicende-
Ma tranquille che non vi farò
attendere troppo per le cose porno
*coff coff*
CALMATE I VOSTRI ISTINTI.
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Il mondo con Te 《 JiKook
FanfictionNon ho mai provato piacere a vivere, ma l'idea di perderla mi terrorizza. Sogno a volte di poter cambiare, ma appena provo a fare qualcosa, questa fallisce. Ma non oggi. Oggi devo riuscirci.... '...ah! Io sono Jungkook!' gli stringo la mano e un bri...