Che la guerra abbia inizio!

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-"Aaaaaahh, maiale!"-dovevo aspettarmelo...

Sento un dolore alla guancia, non che sia molto forte, ma al momento sono abbastanza intontito.

-"Hey ma che diavolo ti prende?"-dico incavolato.

Mi aveva mollato un ceffone, e a quanto pare non se ne era nemmeno accorta.

Istintivanente si copre con un'asciugamano preso dalla sedia accanto alla porta, rossa in volto.

Grazie Matt...davvero...come farei senza di te...

-"Che diamine stai facendo? Andiamo via dai!"-sento afferrarmi per il braccio destro.

Matt mi trascinò fino alla porta facendomi quasi volare, sollevandomi da terra per qualche istante per la troppa velocità a cui andava.

Mentre mi allontanavo, continuavo a guardarla, non distoglievo mai lo sguardo, e nemmeno lei.

Ma una differenza c'era. Il mio sguardo esprimeva sconforto, dispiacere. Il suo era pieno di odio, e di imbarazzo allo stesso tempo.

Quando arrivammo in classe, trovammo Andy e Jack che ci aspettavano seduti al solito banco, dove ci sedevamo spesso per parlare del più e del meno.

-"Ragazzi, di ritorno dall'inferno eh?"-ridacchiò Andy, mentre si accorse che Matt mi stava ancora tenendo per il braccio nonostante ci fossimo fermati già da un po'.

Cos'ha che non va? Mi sta stritolando il braccio.

-"Guarda non c'è niente da ridere...questo qui ha rovinato tutto!"-disse guardandomi divertito.

-"Cosa? Sei stato tu a spingermi, io non ho fatto proprio nulla!"-dissi per discolparmi.

-"Beh, sta di fatto che il ceffone te lo sei beccato tu!"-disse ridacchiando tra se e se, pensando che non l'avessi sentito.

Jack ci guardò con faccia perplessa, quindi spiegammo ai due per filo e per segno quello che successe.

-"Nooo non ci credo!"-

-"Credici! Il furbacchione qui si è ritrovato faccia a faccia con Clare Johnson, la ragazza più carina della scuola, e per colpa sua non sono riuscito a vedere niente!"-disse Matt turbato.

-"Beh Cody, devo dire che hai veramente fatto il colpaccio!"-Jack sentenziò.

Non capisco...ma ci fanno o ci sono?

Passammo così tutto il resto dell'intervallo, dopodichè ci sedemmo ai nostri posti fino alla fine delle lezioni.

Non facevo a meno di pensare a quel ceffone, che se avessi potuto, avrei restituito volentieri.

Uscimmo tutti insieme, come al solito.
Formavamo uno strano gruppo: c'era un tizio a cui non piacevano le ragazze, Andy, uno a cui interessava solo il calcio, Jack, uno che pensava alle ragazze come a delle prostitute degne di nota, Matt, e poi c'ero io.

Probabilmente l'elemento più discutibile del gruppo ero proprio io.
Non mi sono mai piaciute veramente le ragazze, ma ne ho sempre avute molte attorno, e come se non bastasse mi incazzo con loro per qualsiasi cosa, vanificando tutto.

Molti in classe mi ritengono un "omosessuale" solo perchè non rivolgo mai la parola a nessuna ragazza e perchè di solito mi comporto sempre da stronzo con loro.

Non posso farci niente, sono fatto così.
Il mio orgoglio non è stato scalfito nemmeno dalla vista della ragazza più carina e ambita della scuola.

-"Allora Cody oggi dove si va?"-disse Andy aspettandosi una risposta così su due piedi.

Il punto è che non avevo sentito quello che aveva detto, immerso nel pensiero di quello schiaffo.

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