Oggi, ho avuto tutte e le prime due ore di tecnologia; il prof. Palange mi ha interrogato: 3. Mi ha tenuto sulle spine per due lunghissime ore; per quanto mi sforzi, non riesco a farmi piacere la sua materia, ovvero tecnologia. Quel prof mi odia; non sono mai andata bene in educazione tecnica, ma ho scelto quell'indirizzo solo per stare con le mie "amiche" che dopo due secondi mi hanno abbandonato per andare con i soliti ragazzi snob che si approfittano di loro; io non li calcolo, certo, neanche loro sono da meno, diciamo che io non gli sto molto simpatica e io provo lo stesso sentimento per loro. Come stavo dicendo prima, avendo scelto quell'indirizzo dovevo sorbirmi 7 ore alla settimana di tecnologia, uff... beh un lato positivo c'era di quel giovedi di pioggia; la ricreazione potevo passarla tutto il tempo con lui, con Carlo.
Come ho già detto prima non pensiate che sia una cosa seria; è che lui è l'unico vero amico che ho, ed è l'unico che mi capisce fino in fondo.
- Carlo, Carlo, sono qui, vieni...- mi sbracciai; stava scendendo dalla scala a chiocciola e mi corse in contro, io ero nel piccolo giardino interno della scuola seduta su una piccola panchina bianca sotto un salice piangente.
-Hey Carolina-
-cciaaaoo, allora hai letto il nuovo libro di Percy Jackson?
-ecco... so che è una conclusione veramente molto affrettata, ma beh è stato bello conoscerti
-non ci sto capendo nulla, perché? Carlo te ne vai? Dove?
Ero stupita dove doveva andare?perché doveva andare? Per quanto?
-Em... oggi nella prima ora di scuola la preside mi ha chiesto di fare uno stage in Svezia per diventare un ragioniere professionista. E voglio andare per poi rimanerci e ... sai ormai hai capito. Mi mancheri
Ero in lacrime corsi via e mi rifugiai nel bagno.
-Hey perché piangi, cosa c'è che non va? C'è un basilico da queste parti?
Una voce mi sorprese alle spalle, non poteva essere una ragazza della scuola, io non avevo nessun amico, che sapesse cosa significasse basilisco, ovvero un serpente altissimo rinchiuso nelle fogne di hogwarts la scuola di magia e stregoneria di Harry Potter. Chiunque fosse non poteva sapere se piangevo oppure no, ero distrutta alzai la testa e domandai
-scusami ma chi sei?
Misi a fuoco la sagoma della mia interlocutrice e con stupore vidi un viso scarno di una ragazzina mingherlina dai capelli neri, era pallida con degli occhiali tondi, occhi marroni; aveva dei codini e aveva il viso umido, di pianto; fluttuava nell'aria
-E tu chi saresti, Mirtilla malcontenta per caso!?
-Per favore chiamami solo Mirtilla; perché piangi nei bagni? Sappi che non ti conviene poi ti daranno dei nomignoli stupidissimi, come il mio che modestamente a me fa schifo. Quindi per favore tesoro tirati un po' su di morale.
Cavolo oggi era tutto molto assurdo; speriamo di non trovare un basilisco dentro al water. Pensai. Poi le chiesi
-Mirtilla perché sei qui?
-ma io ci abito qui, cara! Sei della scuola non- magica vero?! Quella babbana?! Devi sapere allora, che qua dopo le 6 del pomeriggio, qui è hogwarts; sai i soliti problemi con il fusorario!
-ma che ore sono adesso?
Domandai. Sapevo che erano circa le 10:15 perché la campanella della ricreazione non era ancora suonata, quindi feci per uscire quando Mirtilla mi afferrò il polso
-sono le 5:55, hai pianto per un bel po' qui nel bagno; ti conviene muoverti comincerà la cerimonia dello smistamento fra poco e sai...
Cosa?! La cerimonia dello smistamento?! Seriamente? Ommiodio, era da quando avevo 6 anni che sognavo di prendervi parte; ed ora potevo farne veramente essere lì! Sapevo che si trattava solamente di una semplice stranezza della mia mente ma magari, magari era tutto vero, magari potevo veramente cambiare vita!
Corsi fuori dal bagno; si era trasformato: i lavandini molto singolari erano messi al centro della stanza con le tubature "in bella vista", i le cabine marroni dove c'erano i water erano messi tutte in fila, e le piastrelle che componevano la stanza erano di un rosa perlato stupendo; uscii dalla porta il legno di quercia e percorsi il lungo corridoio tappezzato di quadri che si muovevano, parlavano e conversavano tra loro, mi sentivo osservata, quindi corsi ancora più veloce, mi ritrovai in un vicolo cieco, e una rampa di scale si spostò nella mia direzione, proseguì il mio percorso sempre facendo attenzione alle scale (a loro piace cambiare!)
Entrai in sala grande e... wow la sala grande; non era cambiata di una virgola dalla descrizione che J.K. Rowling aveva fatto nel primo libro di Harry Potter: le 4 tavolate delle 4 case erano ricolme di studenti, il cielo limpido che si poteva vedere se si alzava il naso era pieno delle sfumature della notte, pieno di stelle bianche che risplendevano rischiarando tutto quello che avevano intorno, quattro stendardi erano appesi in fondo a quel grande corridoio, un leone ovvero lo stendardo di griffondoro, un serpente quello di serpeverde, un tasso quello di tasso rosso e un corvo quello di corvonero; sotto i quattro stendardi c'era una tavolata formata da persone più anziane; i professori, la preside seduta in tutto il suo regale portamento si stava alzando per fare il solito discorso; i ragazzi del primo anno erano seduti sotto le scalinate; percorsi il corridoio e...
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CAROLINA BROWN E LO SPECCHIO MALEDETTO
FantasyCarolina è una studentessa liceale; è presa in giro per il suo aspetto fisico, perché legge e perché sa usare la fantasia meglio degli altri, solo che lei non sa di avere un dono che gli altri non hanno; lei è una fangirl e tutte le fangirl come le...