Cos'è reale e cosa non lo è?
Cos'è giusto, cosa sbagliato?
Vorrei lasciar cadere a terra la mia maschera dorata e dissolvermi in me stessa.
Vorrei guardarmi allo specchio senza vedere il mio passato riflesso sulla mia pelle.
Vorrei tornare bambina, a quando il mio angelo non era tale e giocava con me e coi suoi riccioli innocenti. Fermarmi in quegli istanti per l'eternità.
Vorrei non saper fingere i sorrisi, tornare alla spensieratezza fanciulla.
"Sei tu forse un uom?"
Vorrei che la mia immaginazione fosse vista di buon occhio e come prova della mia intelligenza bambina, non che venga utilizzata come arma contro di me, come sguardo feroce e accusatore di follia.
Vorrei non esser guardata come una vita sprecata.
Vorrei non avere un segreto nascosto sotto la cover del cellulare.
Vorrei bruciare i miei diari.
Vorrei strapparmi il cuore, diventando una qualsiasi insensibile come tutti gli altri.
Vorrei, vorrei, vorrei!
Bla, bla, bla!
Che parlo a fare? Che senso ha scrivere ciò?!
Come se non avessi mai appuntato tutto questo da nessuna parte! Sciocchezze!
Che ci sto a fare, qui, su questo foglio digitale, quando dovrei terminare un quadro e un capitolo?!
Non lo so, non so nulla.
Non so nemmeno chi sono.
Alice Varenna! Grida la mia carta di identità, il giornale sabato sarà tinto col mio nome e i miei sogni, ma non so chi sono! Non lo so!
Una maschera!
L'ombra di me stessa.
Il riflesso sporco di cerone di un fantasma condannato a vagare, colpevole d'esser nato.
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Binari sul Nulla
Non-FictionSiamo equilibristi su binari sospesi sul Nulla di una ferrovia malmessa. E questi sono solo pensieri improvvisati.