cinque

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"Quando possono venire i miei amici? "

"Quando vuoi , io non ho problemi..."

"Allora che ne dici di domani?"

"Ti ho detto che va bene tutto" dico senza ormai trattenere
La rabbia.

"Okay allora io vado eh..." dice alzando le mai al cielo e indietreggiando.

"Scusami" dico in un sospiro

"Tranquilla" dice uscendo e chiudendo la porta.

Io mi stendo sul letto e chiudo gli occhi.

Devo pensare...

Insomma lui si è avvicinato per baciarmi quindi anche lui prova qualcosa,ma quando lo volevo baciare io si è allontanato...

Oh insomma non ci capisco più niente...

"Justin!" urlo e lui arriva in meno di venti secondi.

"Cosa c'è ?" Dice aprendo la porta e vedo il suo viso abbastanza preoccupato.

"Vieni qui" dico facendogli spazio nel letto, dovevamo chiarirci.

"Eccomi" dice sedendosi.

"Possiamo provare a darci un bacio?" Dico per poi pentirmene.

"U-un bacio?"

"Si un bacetto uno di quelli per provare..." per provare? Ma sono pazza?

"Oh... vabene"

Ecco bene ora devo farlo...
Non che mi dispiaccia...

Mi avvicino a lui e appoggio le mie mani sulle sue guancie poi faccio sfiorare i nostri nasi e le nostre labbra si toccano piano piano,in un bacio lento e straziante.

Mi avvicino a lui e appoggio le mie mani sulle sue guancie poi faccio sfiorare i nostri nasi e le nostre labbra si toccano piano piano,in un bacio lento e straziante

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Poi mi stacco e ci guardiamo negli occhi, mantenendo però la vicinanza.

Ma Justin mi sorprende dandomi un'altro bacio ,sempre dolce e casto ma che mi fa arrossire.

Appena si stacca ci allontaniamo.

Ci guardiamo negli occhi e io gli sfioro la mano.

"Ecco lo sapevo" dice passandosi una mano tra i capelli.

"Cosa c'è? Non ti è piaciuto?" Chiedo preoccupata.

"No anzi...devo parlarti di me e di te..." dice avvicinandosi .

"Quindi?"

"Ci sarà mai un noi?" Dice ed il mio cuore perde un battito.

"Un noi?" Dico cercando di sembrare il più normale possibile.

"Si sai, quando si prova a stare insieme..."

"Lo so..." dico cercando di mantenere la calma.

"Allora? Ci stai?" Dice porgendomi la mano.

"Si ci sto" dico stringendogli la mano proprio come fanno i bimbi dell'asilo per fare la pace.

Ma d'altra parte mi piace il suo modo di fare.

È così innocente, si a volte stupido, ma è così ingenuo...

"Ma come la mettiamo del fatto che siamo fratello e sorella?" Dico pensandoci.

"Siamo perfetti sconosciuti...
Io sono un Bieber,tu una Gomez quindi non c'è nessun grado di parentela"

"Hai ragione!" Dico abbracciandolo e una lacrima di gioia mi riga il volto.

Sarebbero stati due giorni da urlo.

US /JelenaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora