Capitolo 11

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Mi comincia a stare simpatico Luke.
Credo che sia come me! Nel senso che è molto amico del preside

K: allora... di che parlavate tu e il biondino?
Io: il biondino si chiama Luke e non parlavamo di niente!
K: si certo...  come no
Io: ma che vuoi?
K: tesoro so quando la gente mente e di sicuro non siete stati tutto il tempo a fissarvi
Io sbuffando le dissi: mi ha chiesto solo scusa e il nome. Io gli ho detto che avrebbe dovuto sapere chi fossi visto che sono la migliore amica del preside e poi lui mi ha chiesto come ho fatto ad andare dal preside e ad avere una punizione il primo giorno di scuola e io gli ho detto che sono i miei poteri. Tutto qua.
K: TUTTO QUA? HAI PARLATO CON QUEL PEZZO DI FIGO E L'UNICA COSA CHE DICI È TUTTO QUA?
Io: si
K: ma sei seria?  Non ti fa ne caldo ne freddo?
Io: no
K: tu sei pazza.

Non gli rispondo e continuo a skateare.

Siamo arrivate allo skate park. C'era un pò di gente, soprattutto ragazzi. Tutte le ragazze che c'erano a parte 3 erano troie. Quindi...

K: andiamo al bar?
Io: si, voglio una red bull prima di iniziare
K: sempre la solita!
Io: ehi cos'è questo razzismo contro la red bull?
K: non ho niente contro la red bull ma contro di te si! Prendi solo red bull praticamente
Io: e allora?  Mi piace
K: se lo dici tu!
Io: oggi è il tuo giorno fortunato!
K: perché?
Io: te la farò assaggiare
K: no grazie non ci tengo
Io: non era una domanda. Era un'affermazione.
K: sti cazzi
Io: shh non essere volgare!
K: parla lei!
Io: hahaha

Arriviamo al bar e chiedo subito al barista 2 red bull.
Lui ce le da subito, paghiamo e ce ne andiamo.

Io chiedo a Kate:  Sai come si apre una lattina vero?
K: ah ah ah quanto sei simpatica!

La apre, la beve e poi dice: non è male.
Io giro gli occhi e dico: almeno non hai detto che fa schifo! Se lo avessi detto ti avrei preso a sberle
K: dovevi solo provarci. Ahahaha
Io: andiamo?
K: si

Io e lei saltiamo sullo skate e facciamo qualche trick.

In lontananza vedo un ragazzo che sta facendo i nostri stessi trick allora mi avvicino.

È moro con gli occhi azzurrissimi.
Ad un certo punto cade e io non riesco a trattenermi dal ridere e me ne vado.
Mentre torno da Kate mi sento tenere il polso e quando mi giro vedo una bionda ossigenata che con la voce peggio di quella di rosita mi dice: che ti ridi, troia!?
Io: hai uno specchio in quella borsetta per vedere che qui la troia sei tu?
T: ma come ti permetti! Prima prendi per il culo il mio ragazzo e poi mi dai della troia?
Io: sei tu che mi hai fermato, se fosse stato per me manco ti avrei guardata
T: si certo! E riguardo al mio ragazzo, è inutile che ridi. Tu non riusciresti a fare nemmeno uno di quei salti
Io: vuoi vedere?
T: si dai renditi ridicola!

Ignorando il suo ultimo commento prendo il penny e comincio a skateare. Per iniziare faccio un semplice olly, poi dopo un pò faccio un kickflip e poi finisco con il 360. Ne sò fare molti altri ma non ho voglia di farglieli vedere. Tanto non ne capisce un cazzo di skate!

Mi fermo davanti a lei e le dico con voce di sfida: dicevi?
T: bhe il mio ragazzo li sa fare meglio!
Io: si è visto. È caduto!
T: Non mi sfidare...
Lo dice con gli occhi socchiusi. Pensa che mi faccia paura.
Io: pensi davvero che mi faccia paura la tua espressione? No perché sai com'è, i cani non mi fanno paura!
E da li prendo Kate che ha assistito a tutta la scena e ce ne andiamo.

Innamorata Di Uno StronzoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora