capitolo 3

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Dopo aver passato una favolosa giornata al parco torno a casa, trovo mia madre che come al solito sta al telefono, così ne approfitto per andare a farmi una doccia.

Mentre sono sotto penso ad oggi, a quando Andrew si è messo in mezzo a noi... chissà perché lo ha fatto, forse voleva mettersi vicino a me, o forse, molto più probabile, non voleva farmi stare accanto alla mia migliore amica. Ad un tratto i miei pensieri vengono interrotti dalla porta che si apre e dalla voce di mia madre che dice
"Hai un'ora di tempo per prepararti, stasera devo andare ad una cena di lavoro e tu devi venire con me."
"Ma mamma lo sai che odio le tue cene di lavoro, non posso rimanere a casa?"
"No tu verrai" ribatte lei sbattendo la porta.

Sarà la serata più brutta di sempre

Esco dalla doccia mi asciugo un po i capelli e mi faccio una crocchia in modo che i capelli mi rimangono ricci, poi vado in camera e metto un vestito blu con una fascia nera in vita, dopo aver messo un filo di trucco, vado in camera di mia madre e le dico che sono pronta, dopo esco e la aspetto fuori dalla porta, quando esce mi sento un po in imbarazzo perché come sempre è stupenda con un vestito lungo, la collana di perle e i capelli tirati su in una stupenda acconciatura. Usciamo insieme e ci avviamo alla macchina e a sua volta al ristorante,
Quando scendiamo dalla macchina vedo che sull'insegna all'entrata ci sono 4 stelle e capisco di non essere vestita in modo adatto. Quando entriamo mi rassicura vedere un ragazzo di spalle che non è in smoking come gli altri, ma indossa un paio di jeans e una camicia abbastanza elegante.
Quando si volta tra la folla non lo riconosco subito ma dopo qualche secondo capisco chi è.... Andrew.

Oh mio dio.. calmati

Solo dopo un po capisco che sta venendo verso di me, così gli vado in contro, lui mi cinge in vita e mi bacia le guance.

Dopo qualche chiaccera del più e del meno ci chiamano finalmente a mangiare, senza farlo apposta mi è stato assegnato proprio il posto vicino a lui, così ci sediamo e ci servono l'antipasto,
" come mai sei qui?"
"Potrei farti la stessa domanda!" Ribatto io,
"Mio padre è il capo dell'azienda"
"Ah, mia madre ci lavora"
Rispondo io in tono secco, anche più di quanto volevo. Quando finalmente arriviamo al dolce tutte le luci si spengono, e si vede arrivare dalla cucina una grande torta di compleanno a 3 piani con sopra 2 candeline raffiguranti un 5 e uno 0, la torta viene consegnata al Signore capo tavola, quando sento bisbigliarmi da Andrew
"Lui è mio padre". Subito dopo la stessa voce fa
" vieni"
Andrew mi prende per mano e mi porta in una saletta dove la luce e accesa
"Ci avranno visti!"
Lo rimprovero io ridendo, ma lui con noncuranza si mette a sedere sul divanetto posto vicino al muro e mi fa cenno di andare vicino a lui e io lo faccio.
"Sei molto carina stasera sai?"
" ...ehm... grazie"
" beh..come ogni volta che ti ho visto d'altronde" dice lui.

Innamorata di un'illusione Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora