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Una ragazza sale alla fermata successiva alla scuola e mi chiede se può sedersi vicino a me.

La cosa non mi dispiace, anzi, ritengo strano e alquanto triste il fatto per cui spesso le persone preferiscano stare in piedi piuttosto che stare accanto a un'altra persona.

La società di oggi è fondata sull'individualismo, e questo ha comportato una sempre maggior ricerca dell'isolamento piuttosto che della condivisione.

Mentre osservo la ragazza sistemare lo zaino, ricordo di averla già incrociata a qualche festa. Dovrebbe trattarsi della sorella di Dennis, l'ex ragazzo di Zoe. Ha due anni in meno di me e frequenta l'istituto tecnico.

Più la guardo e più sono invidiosa delle sue forme perfette. Io a quattordic'anni sembravo un sacco di patate.

Fortunatamente arrivo alla mia fermata e mi dirigo verso casa il più in fretta possibile. Sto morendo di fame e non vedo l'ora che arrivino le tre.

15.37

Saluto mia madre con un bacio e scendo dalla macchina.

Sono parecchio agitata e non riesco a capire come possa un ragazzo di cui non so nemmeno il nome possa provocarmi un tale subbuglio dentro.

In palestra oggi ci sono più persone del solito, e la cosa mi infastidisce. C'è un frastuono incredibile: troppe voci, troppi cigolii, troppi occhi puntati addosso... anche se in realtà non ci faccio troppo caso dato che la mia attenzione è focalizzata su un ragazzo che sto cercando disperatamente.

Ogni due minuti controllo l'ingresso, sono talmente concentrata che non mi accorgo di essere arrivata alla sesta serie di squat quando avrei dovuto fermarmi a tre.

Mi sposto sulla zona cardio e salgo su uno dei tapis roulant. Comincio a correre mentre lascio scorrere nelle mie gambe tutto il nervosismo e la tensione di questo periodo.
Correre mi fa bene: è una valida alternativa al modo poco sano che ho solitamente di scaricare il male che ho dentro.

Sono leggermente delusa per non averlo visto. Mi sento una stupida, vedo un ragazzo per qualche minuto e non faccio altro che pensare a lui per tutto il giorno, a tal punto da essere scocciata per non essere riuscita a rivederlo?

In spogliatoio mi cambio e mi faccio una doccia calda, trattenendomi più del dovuto. Fuori tira un vento pazzesco e non c'è cosa migliore di questa per affrontare le fredde giornate autunnali.

Mi asciugo velocemente i capelli, mi sistemo il mascara e mi avvio verso l'uscita della palestra.
Afferro la maniglia della porta e la tiro verso di me, ma qualcun'altro la sta spingendo allo stesso tempo.

Un ragazzo dal volto familiare mi chiede scusa e mi lascia passare per prima. Ha una carnagione piuttosto scura, probabilmente è del Sud, inoltre ha degli occhi scuri e i capelli neri sistemati di lato. Ciò che mi attira di più è la mascella definita, ricoperta da un fine strato di barba ben curata. Devo dire che è proprio un bel ragazzo.

Gli sorrido (non so dove ho trovato l'audacia!) e lo ringrazio; faccio per andare avanti, ma sbatto contro a una persona che evidentemente non si era accorta che il ragazzo di prima stava tenendo aperta la porta per me.

Dopo averlo urtato alzo lo sguardo per lanciargli un'occhiataccia, ma le mie intenzioni si disintegrano quando riconosco la persona che mi sta osservando divertita.

Quel sorriso meraviglioso, quelle labbra carnose, quegli occhi magnetici.

Potrei svenire in questo preciso istante.

Ciao ragazzi, sono nuova di Wattpad e sto scrivendo la mia prima storia.. ho tante idee in testa e sto cercando di metterle giù pian piano in modo da capire se la storia piace o dovrei smettere di scrivere. Ci tengo molto in realtà perché si basa su degli avvenimenti che sono accaduti davvero e sto praticamente raccontando una parte di me.

Cosa ne pensate della storia e di com'è scritta?
Grazie a tutti quelli che stanno leggendo.💞

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