Sentivo i suoi occhi perennemente sul mio culo e ciò mi dava davvero sui nervi.
Sbuffai quasi cinque volte nel tragitto dal piano di sopra al piano terra.
Sentire qualcuno che ti guardava il sedere incessantemente era davvero snervante, soprattutto se era lei a guardartelo.
Finite le scale mi girai verso Lauren e la guardai con uno sguardo davvero incazzato.
<< Hai un bel culo, complimenti. Devi andarne davvero molto fiera >> disse, senza neanche lasciarmi il tempo di aprire la bocca.
Rimasi un attimo in silenzio, non sapendo cosa rispondere.
<< Lo so >> affermai alla fine.
Lei sorrise, compiaciuta dalla mia reazione e dalla mia risposta.
<< Mi divertirò un sacco con te >> mormorò a voce bassa, superandomi e dirigendosi verso la cucina.
L'aveva detto piano, ma abbastanza forte da poterlo sentire.
Udire una frase simile dalle sue labbra poteva essere un bene come un male.
Cosa intendeva? Cosa voleva dire dicendo che si sarebbe divertita un sacco con me?
Tornai alla realtà e andai in cucina, dove mi aspettavano tutti gli altri.
Non appena arrivai, sentimmo uno strano rumore robotico e fu in quel momento che Harold riprovò ad aprire il frigo.
Esultarono tutti dalla gioia non appena ci riuscì.
<< Si mangia! >>
Lui iniziò a preparare la colazione per tutti.
Prese uova, salsicce, bacon, latte, farina, waffles e iniziò a cucinare.
Preparò un sacco di roba buona: pancakes, uova strapazzate, bacon, waffles con sciroppo d'acero e burro e salsicce cotte semplicemente in padella.
In tavola in oltre mise dei cereali, dei biscotti, del pane e la Nutella.
<< Mangiate! >> ci ordinò Harold non appena finì di imbandire la tavola.
Nessuno se lo fece ripetere due volte.
Ognuno di noi si prese una sedia e iniziò a mangiare.
L'unica che non mangiò il ben di Dio che aveva preparato Harold fu Lauren, che semplicemente si prese una tazza senza manico, la riempì di cereali e ci versò il latte freddo.
Mangiò velocemente e se ne andò, senza dire neanche una parola.
Tutti quanti la guardammo salire le scale e, non appena scomparve dalla nostra vista, iniziammo a parlare.
<< E io che volevo farla parlare stamani >> mugolò Ethan << Volevo parlare un po' tutt'insieme... >>
<< Lasciala perdere, quella è pazza >> disse Harold.
Io non partecipai a quella conversazione.
Parlare male di Lauren alle sue spalle mi dava davvero noia, anche se non mi stava simpatica.
Non volevo parlare di lei, anche se alla fine mi coinvolsero.
<< Camila! Te che ce l'hai in stanza, è davvero così stronza? >> mi chiese Normani.
Non volevo fare la stronza e parlare male di lei, perciò mi limitai a dire la verità.
<< Stanotte non abbiamo dormito un gran che ed è stata davvero molto gentile con me... È stamani che si è comportata da stronza >>
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The House
FanfictionSette persone vengono prelevate a caso per essere messe in una casa a vivere insieme, per un esperimento organizzato dallo stato. Non potranno uscire, nè avere contatti da fuori per 365 giorni. La ragazza più giovane è Camila, di 18 anni appena comp...