Io non dissi niente.
I miei muscoli si rifiutarono di fare qualsiasi tipo di movimento.
Non so se fosse il sonno o la paura di andare vicino a lei.
Lei continuò a guardarmi con quel tenero sorriso e alla fine riuscii a convincere il mio corpo a fare un primo, timido passo.
Camminai lentamente verso il bordo del terrazzo, dove si alzava un muretto in cemento senza fessure.
Arrivai al suo fianco e mi appoggiai con le braccia sul balcone.
Guardai davanti a me: luci in lontananza, prati e all' orizzonte delle collinette.
Poco sopra di esse il mantello nero del cielo tempestato di piccole stelle lucenti.
I miei occhi si illuminarono della luce che rifletteva la Luna.
Era qualcosa di indescrivibile.
Udii una tenera risata.
Cosa stava succedendo a Lauren? Perché era così dolce quella notte?
<< Bello vero? >> mi domandò.
Girai il mio volto verso di lei.
Sorrideva, mentre fumava e guardava il cielo sopra di noi.
<< S-Sì >> balbettai.
<< Le stelle sono davvero affascinanti... hanno qualcosa di misterioso che mi attrae. >> mormorò con voce roca.
Il suo tono mi fece venire i brividi.
<< Alcune di queste potrebbero essersi già spente. Sono delle bugiarde. In questo momento le vedi, sembra che ci sono, ma dove si trovano loro, a miliardi e miliardi di anni luce da noi, potrebbero essere già morte da anni... >> dissi.
Lei si girò verso di me.
Sentii il suo sguardo potente fisso su di me.
Mi feci coraggio e continuai a parlare.
<< Tu, una sera, potresti fare una promessa, guardare una stella e contare su di lei, però potrebbe esserci come non esserci. Noi vediamo solo la luce di ognuna di loro che riflettevano molto tempo fa, chi può essere certo che non siano già morte? >>
La vidi annuire con la coda dell'occhio.
<< Piccolo corpo ma con una grande mente >> affermò << Non hai affatto torto >>
Finì la sigaretta e la buttò giù dal terrazzo, sospirando.
Stava iniziando a farsi davvero freddo, ma a me piaceva stare lì, in sua compagnia.
Iniziai a strusciare le mani sulle mie braccia per creare un minimo di calore per riscaldarmi.
Lauren se ne accorse.
<< Hai freddo? >>
Volevo dire di no, però mi lasciai scappare la verità.
<< Un po' si.. >>
<< Allora rientriamo, su. >>
Io scossi la testa.
<< No, voglio stare ancora qui >>
Lei sorrise, amorevolmente come prima.
Si tolse la lunga felpa e me la mise sulle spalle.
Appena me lo mise il suo profumo invase le mie narici, inebriandole come non mai.
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The House
FanficSette persone vengono prelevate a caso per essere messe in una casa a vivere insieme, per un esperimento organizzato dallo stato. Non potranno uscire, nè avere contatti da fuori per 365 giorni. La ragazza più giovane è Camila, di 18 anni appena comp...