Quarta prova
Prima di te stesso....
_______________________
Non fidatevi degli umani bambini miei.....
..........perché sarete catturati.
_______________________
Lucian rimase spiazzato per qualche momento nel sentire l'avvertimento di Hea, dopotutto, chi poteva credere che gli umani, creature così innocue, potessero fare tanto male?
Il giovane serafino non riusciva minimamente a concepire l'idea che il Padre, avesse creato una specie che avrebbe messo in pericolo gli angeli e il paradiso.
Tuttavia, l'angelo non riusciva ad odiare gli umani, qualunque cosa avessero mai fatto. Al contrario, era curioso nel conoscere la loro storia e del perché volessero ad ogni costo delle parti dei suoi fratelli e soprattutto...l'Essenza.
Immerso nei suoi pensieri, Lucian aveva perso la cognizione della realtà che lo circondava e non si era accorto della mano che si muoveva davanti ai suoi occhi per attirare la sua attenzione.
<Lucian?>lo chiamò Sariel.
<....>
<Lucian!>
<....>
<Lu- ok lasciamo stare, ed è andato di nuovo>sospirò pesantemente il cherubino esasperato, sbattendo leggermente le piccole ali dall'irritazione.
<Sai che quando è così non c'e nulla che si possa fare>gli disse dolcemente Hea che fluttuava sulle acque del lago.
I suoi movimenti facevano in modo che sull'acqua si creassero degli zampilli e dei turbini, le immagini riflesse sullo specchio cristallino si frastagliavano e dopo pochi momenti ritornavano al loro posto.
La calma brezza, lo scrosciare delle cascate e il fruscio delle foglie rafforzavano l'aura di tranquillità e purezza del luogo, che al tramonto era nel pieno del suo splendore.
<Si Hea, ma così non è possibile! È come se si mettesse in pausa da solo!> sbuffò Sariel.
La palla di Essenza conosciuta come Hea si bloccò di colpo e al cherubino sembrò che la sua luce si fosse intensificata per qualche istante.
<Hea? Cosa c'e?> domandò preoccupato Sariel.
<Faresti meglio ad avvertire Lucian>
<E perché mai?>
<Sta per arrivare Balam>
<Oh santissimo Padre!>esclamò Sariel sgranando gli occhi e con del panico che cominciava ad affiorare nelle sue vene.
<Ok, rimaniamo calmi. Adesso Lucian, ti devi svegliare, perché mio padre sarà infuriato quando ci troverà!>disse il cherubino, smuovendo il suo amico per le spalle.
Come risvegliato da un sonno all'improvviso, gli occhi del serafino si riconcentrarono sul suo amico con aria interrogativa.
STAI LEGGENDO
Cadent
FantasyLucian. Un angelo cacciato dal paradiso senza sapere la sua colpa. Oramai è un'angelo caduto, spinto contro la sua volontà a lasciare l'unica vita che ha sempre conosciuto, tra adorazione per il Padre e tranquillità, per essere gettato tra le br...