Luke's povSon sull'aereo. I miei genitori mi hanno dato il permesso di tornare a vivere in Australia, visto l'avvicinarsi del mio diciottesimo compleanno e non vedo l'ora di tornare a casa. Mia madre mi ha imposto di andare a vivere a casa di Calum, ma almeno sarò a casa e potrò rivederla. Non riesco più a trattenere la gioia. Felicity sta passando un momento troppo difficile, non può sopportare tutto da sola e io voglio aiutarla a stare meglio. Non mi va che la ragazza di cui sono innamorata sia costretta a a stare con un deficiente solo perchè lui la minaccia di fare del male a chi ama. Ho deciso che, se Felicity sarà d'accordo, affronterò Michael e renderò alla mia migliore amica la libertà di stare con chi ama davvero senza avere paura delle conseguenze.
L'aereo atterrò con uno sbandamento. Mi riprendo dalla botta appena presa contro il finestrino e mi alzo stiracchiandomi. Finalmente sono tornato nella mia città, nella mia casa, sono tornato dalla gente che amo. Scendo dall'aereo tutto euforico e vedo oltre il vetro un eccitatissimo Calum che mi saluta con gioia. Corro verso di lui e ci abbracciamo dopo esserci dati il cinque. -Ehi amico, bentornato a casa!- esclama lui tutto contento. -Dai, molla la valigia. Tra un'ora circa la tua cara Felicity verrà a trovarmi a casa, quindi hai il tempo di farti la doccia e farle una bellissima sorpresa. Le hai comprato qualcosa, vero?- dice Calum, troppo euforico per ricordarsi di respirare. -Sì, le ho preso qualcosa, ma tanto è inutile che mi guardi così, non ti dico cos'è!- esclamo vedendo la faccia del mio amico. Lui sbuffa e mette un finto muso. Così corrucciato mi accompagna a casa e io mi fiondo in bagno. -Non perdere tempo, eh!- dice Calum ironico. Mi butto sotto l'acqua e mi lavo bene bene, lasciando che l'acqua calmi i miei nervi eccessivamente tesi. E se Felicity non fosse contenta che io ero tornato? Se, con tutti i suoi problemi, non mi voleva tra i piedi? Come avrebbe reagito quando mi avrebbe visto? Che cosa avrebbe detto? Avrebbe pianto, mi avrebbe abbracciato? Mi avrebbe salutato o mi avrebbe urlato dietro di andarmene? La confusione mi ha fatto perdere la cognizione del tempo. Mancano circa cinque minuti, poi Felicity sarà qui e io ho il cuore in gola.
Felicity's pov
Sto andando da Calum. Mi ha chiesto se potevo andare da lui, perchè aveva bisogno di mostrarmi qualcosa. Era molto misterioso e molto euforico, cioè, più euforico del solito. Arrivo davanti a casa sua e suono il campanello. Ci vogliono molti minuti prima che la porta si apra e vedo sulla soglia Luke. Gli salto addosso troppo contenta e, ancora avvinghiata al suo collo come un koala, gli chiedo:-Ma che ci fai qui? Quando sei arrivato? Perchè non me lo hai detto? Me lo hai fatto il regalo vero? C'è anche il resto della famiglia? E l'Inghilterra? Com'è, è bella?- Dalla mia bocca escono domande a raffica e Luke pare molto rimbambito. -Una domanda per volta, già il suo cervello è piccolo, se poi lo tempesti di domande...- dice Calum, seduto sul divano. Mi lancio sul divano e gli tiro amorevolmente i capelli. -E tu perchè non mi hai detto nulla?- chiedo sorridendo. -Volevo che fosse una sorpresa- risponde lui con un tono che lascia intendere la frase "è ovvio e particolarmente scontato". Luke si avvicina a me con le mani in tasca e ne estrae un cofanetto rosso che mi porge. -Quando l'ho vista ho pensato a te- dice. Apro il pacchetto e vedo che contiene una collanina con un ciondolo di cristallo a forma di chitarra. -Giralo- mi incita lui. Giro il ciondolo e vedo una scritta dorata: "Segui il tuo cuore". Quasi piango dalla bellezza del regalo, ma Luke pare fraintendere la mia reazione. -Posso cambiarlo se vuoi- si affretta a dire e io sorrido. -No, è bellissimo- dico al settimo cielo. lui pare esserne contento.
Chiacchieriamo per qualche tempo. Sono molto felice di avere Luke di nuovo qui, così posso avere anche il suo sostegno, di cui ho veramente bisogno.
Luke si gira a guardarmi e io gli sorrido. Ci fissiamo per un lungo momento, poi il telefono mi squilla. -Sempre!- esclamo esasperata e Luke sembra aver già capito, come me d'altronde, chi mi abbia chiamato. -Cucciolllla- mi saluta Michael. -No, non con quattro L, ti prego!- esclamo esasperata. Clifford pare essere contento della mia risposta. -Che fai?- mi chiede con la vocina da persona apprensiva. -Sto con amici, avevi bisogno di me?- chiedo snervata. -Io ho sempre bisogno di te- dice lui con amore e per la prima volta da quando abbiamo rotto lui ha usato un tono da persona veramente innamorata. Quella frase mi fa tornare indietro nel tempo, quando amare non mi costava i miei cari, quando io e Ashton stavamo bene insieme e ci amavamo, quando potevamo stare insieme e io non avevo paura di dover correre in ospedale perché gli era successo qualcosa di brutto. Una lacrima riga il mio viso e penso con dolore "Voglio tornare indietro! Rivoglio la mia vita!" Luke mi asciuga la lacrima con fare amoroso e fraterno. Rivoglio la mia vita, voglio Michael fuori dalla mia vita e voglio tornare con Ashton, voglio poter stare con i miei migliori amici senza avere paura che qualcuno possa far loro del male a causa mia.
Michael's pov
-Io ho sempre bisogno di te- dico con tutto l'amore che ho in corpo. La mia frase pare pietrificarla. È la prima volta che le dicevo una frase del genere senza quell'ironia un po' beffarda. Io ho bisogno di lei, ma non so spiegarmi il motivo. Quando la vedo sono felice, ma allo stesso tempo mi sento furioso con me stesso. Io la amo, ma lei non ama me, tutta questa storia è solo una bugia.
Scuoto la testa per scacciare quei pensieri e mi rendo conto che lei ha riatraccato. Non cambierà mai, continuerà a fingere di amarmi per proteggere quelle persone che la rendono ciò che sono. Ma io? Io sto cambiando per lei o è solo fantasia?
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And back
FanfictionOrmai Michael ha raggiunto il suo obiettivo, ma Ashton si arrenderà così facilmente? Sequel di To The Moon