1. E lí mi ricordai tutto

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Malfoy Manor
-Madre potrei farle una domanda?- Mi chiese mio figlio Draco spostando lo sguardo dalla Gazzetta del Profeta di quel giorno a me
Mi spostai una ciocca di capelli dietro l'orecchio
- Chiedi pure tesoro- gli risposi, afferrando la gabbia del gufo ramato che ormai da un determinato lasso di tempo sbatteva frenetico le ali producendo un baccano infernale
-Mi chiedevo madre come era lei a Hogwarts- Draco incroció il mio sguardo con quei magnetici occhi dove infuriava la tempesta
Deglutii a fatica
Mi chiedevo madre come era lei a Hogwarts
Mi chiedevo madre come era lei a Hogwarts
E lì mi tornó in mente tutto
King's Kross 1966
NARCISSA'S POV
Corsi attraverso il muro che separava il binario 9 dal 10, riuscendo a cogliere solo degli stralci di conversazione fra Bellatrix e nostra madre, evidentemente mia sorella sembrava indispettita,cercando di convincere la signora Black che portare del firewisky ad Hogwarts non fosse un'azione illegale.
L'Hogwarts Express fischiava come una teiera impazzita, sputando fumo grigiastro nell'aria; segno che mancava poco alla partenza.
Mi feci spazio fra la folla, riuscendo ad entrare a fatica nel vagone centrale.
Ero così impegnata a cercare un posto che non mi accorsi del ragazzo contro cui stavo sbattendo.
Alzai lo sguardo, un ragazzo alto con i capelli castani e gli occhi di ghiaccio.
Ovviamente sapevo chi era, tutta la scuola ne era a conoscenza.
Tom Riddle, le voci che avevo udito sul suo conto provenivano per la maggior parte da mia sorella Bellatrix che a casa non la smetteva di parlare di lui, ci mancava solo che ci costruisse un altarino ed era a posto.
Lo venerava e, almeno secondo lei, era destinato a fare grandi cose, anche se per quel poco di esperienza personale che avevo con lui nei miei ultimi sei anni ad Hogwarts mi era sembrato solamente un ragazzo troppo sicuro di se, che trovava sotto i riflettori il suo mistero. Riusciva ad intrigarti con una parola, a volerti incenerire con un fugace sguardo, come quello che mi rivolse sul treno
-Cissy mi spieghi cosa diavolo ci fai qui?- mi fece Bella con fare infastidito -chiedi scusa a Tom e togli il disturbo!-
-Scusa!- Esclamai raccogliendo la gabbia di Barle,il piccolo gufo ambrato che intanto si era appisolato.
Sentii Tom e Bellatrix chiacchierare per poi sedersi nello scompartimento con Avery e Rosier , cominciando a discutere animatamente.
Io trascinai i piedi sbuffando fino allo scompartimento di Corvonero,nel tavolo piú isolato vicino a mia sorella Andromeda ,lei sí che era una brava persona, altro che quella pazza squinternata di Bella.
-Qualcosa dal carrello care?-Ci chiese una donna sorridente,con due fossette sulle guance.
Mia sorella mi lanció un'occhiata
-Due zuccotti di zucca e una bacchetta di liquirizia -disse
-E lei signorina desidera qualcosa?-chiese la signora del carrello rivolgendosi a me
-Io nulla grazie-risposi sospirando
Voltai la testa verso il finestrino guardando il paesaggio di Londra scomparire veloce dietro di noi.
-Cosa c'é che non va?- mi chiese Andromeda
-Nulla sul serio tranquilla- mentii io
-Sono stati Tom e Bellatrix vero?- insistette lei
-Forse-

ANGOLO AUTRICE
Ciao spero che la storia vi piaccia.É una nuova tipologia di libro non l'avevo mai visto prima.Comunque se vi piace votate e lasciate un commento che mi aiuta a migliorarmi.Baci
Galaxy_light

Il Tom che ricordavo Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora