Otto mesi dopo.
Entrai in casa sapendo di essere sola con Oliver, ma quando aprii la porta vidi che Oliver non mi veniva incontro scodinzolando come sempre, quindi andai vicino alla sua cuccia dove lo trovai che dormiva, era molto strano che Oli dormiva anche se mi aveva sentito entrare.
Solo dopo avergli cambiato l'acqua, aver messo la pappa nella sua scodella e aver visto che non si muova avevo capito: era morto.
Così provai a sentire se respirava, ma niente, continuai a sperare si svegliasse, nulla!
Scoppiai a piangere, non riuscendo più a far nulla presi le mie cose ed andai a passeggiare? Beh, non proprio direi, iniziai a correre senza avere una meta ben precisa, corsi soltanto con le cuffie all'orecchio fino a quando attraversai la strada, non avevo sentito nulla per via delle cuffie, ma una macchina stava per investirmi ed io non facevo nulla, rimanevo immobile, fino a quando una mano mi strattonò via dalla strada fino a finire su un petto che riconobbi subito, era Daniel, lo abbracciai subito, mi mancavano i suoi abbracci, erano otto mesi che non ci parlavamo, non ci incontravamo, non ci parlavamo. Mi mancavano i suoi abbracci, le sue parole, mi mancava lui.
Quando lo abbracciai lui non ricambiò per nulla l'abbraccio, anzi mi tolse le cuffie ed iniziò a urlarmi contro cose che io non ascoltai perché l'unica cosa che c'era nella mia testa era l'abbraccio mancato. Subito allora sbottai ed andai dritto per la mia strada senza guardarlo neanche in faccia, continuai a correre tornando a casa, entrai e sbattei la porta, mi ricordai di Oliver, così presi un sacco, posai lì Oliver e andai a sotterrarlo, dopo antraci sotto la doccia e l'ora dopo uscì ancora piangendo, dopo come quasi ogni giorno presi il temperino è il cacciavite, staccai la lama del temperino ed iniziai a fare il primo, il secondo, il terzo, il quarto taglio, fino a macchiare l'asciugamano nel quale ero avvolta -erano ormai otto mesi che mi tagliavo, erano otto mesi che non mangiavo e non smettevo di piangere, erano otto mesi che dentro di me non succedeva più nulla, ero morta internamente.-Quel giorno mia madre faceva il turno di notte, così andai a letto molto presto e mi addormentai subito.
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"My life" la mia vita la gestisco io!
RomantikUna ragazza particolare, l'odio verso il genere maschile, l'amore per la sofferenza, i tagli; un ragazzo, un cambiamento di umore, un uomo poco desiderato, delle violenze, segreti. Tutto questo o molto altro intorno ad una travolgente storia d'amore