Erano le 22.00 e Camila era uscita nuovamente. Ma questa volta aveva cercato di portarmi con sé alla festa che aveva organizzato uno dei suoi amici giù in città.
Ho rifiutato dicendole che non stavo molto, perché sapevo che quando lei sarebbe entrata da quella porta avrei dovuto prendermi cura di lei un'altra volta, e se fossi tornata ubriaca anche io da quella festa allora non so chi lo avrebbe fatto.
Decisi di guardare un film per uccidere il tempo, incominciai a sfogliare per il numeroso elenco che Netflix mi regalava, fermandomi su un film chiamato "abbandonata dal destino". Il titolo mi incuriosì così decisi di guardare.
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Erano passate quasi due ore da quando avevo iniziato di guardare il film e ora mi ritrovavo ad abbracciare il cuscino mentre lasciavo liberamente le lacrime cadere su di esso.
Non piangevo mai durante i film, tutto l'opposto di Camila che anche se fosse morto un cane lei sarebbe scoppiata a piangere.
Ma questo film era diverso. Rappresentava più o meno la relazione tossica che c'era tra me e Camila. E ammiravo come la protagonista fosse riuscita a lasciarsi tutto alle spalle per riuscire ad inseguire il proprio sogno e per creare qualcosa di migliore per se stessa, non per qualcun altro.
La porta d'ingresso si aprì e chiusi gli occhi solamente al pensiero di dover immaginare Camila a letto con qualcun altro.
Ma sentii solamente un paio di passi.Camila apparì dopo pochi secondi davanti il televisore, aveva uno sguardo distrutto sul viso, continuava a guardarmi attentamente senza dire una parola e io feci lo stesso.
Arruffai le sopracciglia in confusione quando incominciò ad avvicinarsi a me. Si mise a cavalcioni su di me e incominciò a baciarmi focosamente.
Riuscii a sentire il sapore di alcol sulle sue labbra ma lasciai perdere. Era la prima notte che tornava con l'intenzione di stare con me.
Finì di baciarmi dopo qualche minuto e mi guardò. Quegli occhi marroni erano così intensi, li sentivo bruciare mentre guardavano il mio viso.
"Scopami."
Questo è tutto quello che uscì dalle sue labbra. Alzai entrambe dal divano, le sue gambe si intrecciarono ai miei fianchi mentre le sue braccia rimasero legate al mio collo. La portai nella nostra stanza e la buttai sul letto.
Incominciai a spogliarmi mentre Camila rimase ferma a guardarmi con un sorrisetto. Aveva sempre preferito che fossi io quella a spogliarla da tutti quei vestiti.
E così feci.
Rimase solamente con il jeans addosso.
Portai le mie labbra alle sue, per poi morderle uno dei lobi delle orecchie. Trascinai le labbra su tutto il suo collo ed è lì che incominciai a sentirla gemere. Sapevo che il collo era la sua parte debole, così decisi di lasciare dei marchi abbastanza scuri in modo che se la notte successiva avrebbe portato qualcuno qui, avrebbero capito che Camila apparteneva già a qualcuno.
"Lauren," mormorò in un gemito accarezzandomi i capelli con entrambi le mani.
Passai le labbra sul suo seno, leccandone entrambi i capezzoli. Notai come un altro gemito lasciò le sue labbra.
Le baciai tutto l'addome per poi ritornare alle sue labbra. Camila morse il mio labbro inferiore e io incominciai a sorridere nel bacio.
"Sei sicura?" Ero il tipo di persona che prima di ogni rapporto aveva bisogno di sapere che la persona con cui lo stava per fare fosse sicura al 100% e si sentisse a suo agio.
"Si, ti prego Laur.." Pregò Camila.
Le lasciai un altro umido bacio sulle labbra per poi andare a slacciarle il jeans che indossava. Lo gettai a terra insieme al suo slip.
Incominciai a baciare l'interno coscia e notai come le sue gambe si intrecciarono alla mia testa e la sua schiena si arcò leggermente mentre piccolo gemiti continuavano a farsi strada fuori la sua bocca.
Le diedi un ultima occhiata prima di passare la mia lingua sulla sua parte sensibile.
Nel momento in cui la mia lingua incominciò a muoversi sul suo clitoride, la sua schiena si arcò completamente e un forte gemito lasciò le sue labbra.
"Lauren!" Urlò trascinando una sua mano ai miei capelli. Incominciò ad accarezzarmi e io riuscii a sentire la mia pelle sciogliersi sotto il suo tocco.
Questo era quello che volevo. Io doveva farla stare bene non un signore qualsiasi incontrato ad una stupida festa.
Sentii il suo corpo irrigidirsi e sapevo che da un momento all'altro sarebbe potuta venire. Infilai due dita dentro di lei e Camila trattenne un respiro. Lo fece uscire appena il mio pollice incominciò a giocare nuovamente con la sua parte sensibile.
"Lauren," gemette. Amavo quando il mio nome usciva dalle sue labbra come un gemito. Non c'era suono più bello. "Sto per-," non riuscì a finire la frase a causa degli spasmi che ebbe appena arrivò all'orgasmo.
Le mie labbra si avvicinarono alle sue e mi accorsi come volessi che quel momento si fosse ripetuto per altre mille volte.
Un "ti amo" abbandonò le labbra tremolanti di Camila e un sorriso sincero e genuino apparì sulle mie labbra. Posizionai Camila tra le mie labbra e incominciai ad accarezzarla per tutta la schiena.
"Ti amo anche io, Camz."
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after midnight ➳ camren one shot
Fanfic"Non riesco a togliere i miei piedi dal baratro In un certo senso mi piace la sesazione che provo quando sei vicino alla morte e tu mi stai facendo impazzire resisti mentre ci schiantiamo contro la terra un po' di dolore ti aiuterà a soffrire quando...