'Amo i solitari, i diversi, quelli che non incontri mai. Quelli persi, andati, spariti, fottuti. Quelli con l'anima in fiamme'
{DA CORREGGERE}
Quel giorno ad Hollywood il sole spaccava le pietre, come si suol dire, anche se eravamo ad ottobre. Non sapevo perché, ma quella mattina mi svegliai con un brutto presentimento, come se di lì a poco sarebbe accaduto qualcosa di brutto.
Mi risvegliai dai miei pensieri quando vidi Skyler passarmi una mano davanti agli occhi."Mi hai sentita?" chiese corrucciando leggermente la fronte.
"In realtà no"Alzò gli occhi al cielo "D'accordo, ho detto che sto morendo di fame, e che devo ancora trovare un paio di scarpe che mi piaccia"
"Gira un altro po' per i negozi e cerca e poi andremo a casa a mangiare visto che tra poco è ora" dissi, ed alzai gli occhiali da sole sui capelli.
"Va bene" disse "Grace?"
"Sì?""Aiutami, muoviti" disse tirandomi per un braccio.
Le sorelle minori, una gran rottura di palle, ma in fondo le volevo un mondo di bene.
Finalmente Skyler trovò il paio di scarpe che cercava, e ci dirigemmo verso il parcheggio per tornare a casa. In auto Sky entrò ed accese lo stereo fermandolo su una canzone dei Nirvana, guardandomi di sottecchi.
"Che c'è?" chiesi mettendo in moto ed uscendo dal parcheggio.
"Tu ascolti questa roba?"
"A volte sì" mentii.
In realtà la ascoltavo sempre quando ero da sola perché volevo che restasse una cosa solo mia, da non condividere con nessuno.
Entrata in casa andai subito in cucina a salutare mia madre.
"Ti serve aiuto?" le chiesi prendendo una patatina."Sì tesoro, potresti prendermi il burro e lo zucchero per favore?"
"Certo" li presi e glieli passai andando al piano di sopra.
Aprii la porta della camera di mio fratello e mi buttai sopra di lui quando aveva gli occhi chiusi mentre ascoltava musica, facendolo urlare dalla spavento.
Scoppiai a ridere vedendolo con una mano sul cuore togliendosi le cuffie.
"Dio santissimo Grace, un giorno di questi mi toccherà ucciderti" disse facendo la faccia arrabbiata."Tanto lo so che mi amiii" sorrisi.
"Uffa, mi hai scoperto!" esclamò mettendosi a cavalcioni su di me iniziando a farmi il solletico.
"No ti prego basta!!"
Mi lasciò un bacio sulla guancia e corse in bagno con il telefono in mano.
"Ti voglio bene anche io fratellone!"
"E chi ha mai detto che ti voglio bene?""Ahah, divertente, stronzo!" urlai e lui scoppiò a ridere.
Scesi le scale ed uscii fuori in giardino per guardare le stelle.
Fin quando, ad un tratto, delle mani mi coprirono la bocca con un fazzoletto ed io persi conoscenza.
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Take My Heart. [BOOK ONE]
VampireMi strinse forte come se fossi tutta la vita e mi volessero portare via. Mi strinse sentendo che io ero tutta la vita che poteva esserci per lui. Ed in effetti era così. Io ero tutta la vita che poteva esserci per lui, e lui lo sapeva. Avrebbe fatto...