3.Sempre più confusa

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'Hai presente quando hai una marea di cose da fare ma fottesega mi butto sul letto e ciao'

{DA CORREGGERE}
"No niente" dissi abbassando lo sguardo.

Avevo un forte bisogno di capire qualcosa in più, anche qualcosa di insignificante, ma non potevo stare in quel modo senza sapere nulla.

"Bene, se insisti. Posso dirti solo che mi chiamo Dylan e che Anne mi ha chiesto di proteggerti" disse continuando a guardare la televisione come se fosse tutto normale.

"Mia madre? E perché mai?" chiesi sempre più confusa. Se avesse continuato di quel passo sarei diventata pazza.

"Ogni cosa al suo tempo, Grace" rispose alzandosi ed andando in cucina.

Almeno poteva dirmi come faceva a sapere il mio nome!

"Non so solo il tuo nome, ragazzina. E per l'ultima volta, ogni cosa al suo tempo" sbuffò e si sedette sul divano con in mano un bicchiere con un liquido rosso all'interno.
Decisi di non chiedere nulla e stetti zitta continuando a guardare spongebob. Ormai si era fatta sera tardi così decisi di andare a dormire.
"Allora buonanotte Grace" disse Dylan mentre stavo salendo le scale.
"Buonanotte, Dylan"

Mi buttai a peso morto sul letto e mi misi a pensare.

Non sapevo dove mi trovavo, ne cosa ci facevo. Non avevo idea di chi fosse davvero Dylan, se era un maniaco o un semplice ragazzo in cerca di attenzioni. Ormai stanchissima di non riuscire a capire nulla mi abbandonai tra le braccia di Morfeo.

La mattina dopo venni svegliata da un forte e sgradevole odore proveniente dal piano di sotto, così scesi velocemente per andare a controllare. Poi però ricordai il divieto esplicito da parte di Dylan di non andare in cucina, quindi tornai in camera.
Aprii l'armadio e misi dei semplici shorts ed una maglia bianca a maniche corte.

"Se vuoi la colazione è pronta Grace!" urlò Dylan dal piano di sotto.

Feci finta di dormire così non avrebbe seccato.

"So che sei sveglia, posso sentire il tuo respiro normale ed i tuoi passi verso il bagno!" aggiunse e quando mi voltai lo trovai difronte a me.
Sussultai spaventata e non capii come diamine aveva fatto ad arrivare su così velocemente!
E prima che lui lo dicesse, ogni cosa al suo tempo! So che lui in quel momento mi stava leggendo nella mente e ne ero sicura quando lo sentii ridacchiare.

"Esatto" disse tornando di sotto. Scesi anche io ed aspettai che lui mi portasse la colazione, che non tardò ad arrivare.
"Puoi spiegarmi perché non posso entrare in cucina?" chiesi mentre bevevo un sorso della spremuta di arancia che mi aveva preparato.
"Ogni cos..." non lo lasciai finire la frase perché la continuai io.
"Ogni cosa al suo tempo, lo so, lo so" sbuffai scimmiottando la sua voce profonda facendolo ridere.
Aveva un sorriso davvero bello ora che ci penso.

"Oh ma grazie piccola Grace" non ci credevo! Aveva letto i miei pensieri! Odiavo troppo quando lo faceva!
Sbuffai ancora e mangiai un boccone del pancake che mi aveva preparato.
"Sbrigati a mangiare ragazzina, devo spiegarti molte cose" disse mettendo le mani nelle tasche dei pantaloni.
"Potresti evitare di chiamarmi ragazzina visto che sai il mio nome?" chiesi irritata poggiando il piatto ormai vuoto sul tavolo difronte a me.
"Potrei. Ma non voglio" rispose facendomi irritare ancora di più.
"Allora spiega" alzai gli occhi al cielo ormai rassegnata.
"Per ora posso dirti solo che quando ti dirò tutto, andrai in una super escandescenza ed è possibile che uscirai fuori di testa. Quindi sarebbe meglio rimandare tra un paio di giorni" sempre più confusa annuii e mi alzai per tornare in camera mia.
"Ah, avresti un blocco da disegno per caso?" chiesi a Dylan prima di salire le scale.
"Si, te lo porto in camera" rispose andando verso una mensola.
"D'accordo"

Dopo neanche un minuto mi portò il blocco con delle matite e dei colori.
"Grazie" li presi e andai verso la piccola scrivania difronte al mio letto. Mi sedetti dopo che Dylan uscì dalla stanza e cominciai a disegnare. La mano mi guidò da sola, non sapevo cosa stavo disegnando di preciso, ma era un bel disegno.
Quando finii mi accorsi di aver disegnato Dylan con degli affilati canini da vampiro.
Anche se non credevo in quelle assurdità dovevo ammettere che era molto sexy.
Cosa avevo appena detto? Dovevo avere la febbre, non c'erano altre spiegazioni.
Nascosi quello stupido disegno e mi sdraiai su quello scomodo letto pensando alla mia famiglia e a cosa stavano facendo in quel momento Skyler e Ryan, e soprattutto se la mamma aveva risolto con papà.

Purtroppo non saprò mai cosa sta succedendo in questo momento alla mia famiglia.

"Stanno bene" disse Dylan entrando nella stanza, facendomi sobbalzare.
"Come fai a saperlo?" chiesi sempre più confusa. Non capivo più nulla...

"Lo so e basta. Ora io esco, non provare ad uscire" disse guardandomi con un'aria minacciosa.
Uscii dalla camera ed io mi alzai per andare verso la piccola finestrella nella stanza.
"Tanto non vado da nessuna parte"

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⏰ Ultimo aggiornamento: Aug 26, 2018 ⏰

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