Pioveva
Pioveva tanto
Uscii di casa
Piangendo
Andai in uno dei soliti sterminati campi che davano davanti alla mia casa
E stetti lì
In mezzo al nulla
Singhiozzavo
Non sapevo neanche io perché stessi piangendo
Insomma,avevo tutto quello di cui avessi bisogno
Una bella casa,una famiglia stupenda,tanti animali da amare
Però piangevo
Forse uno sbalzo d'umore
Forse un momento di sfogo così,giusto per
Non ero triste
Però piangevo per liberarmi
Non piangevo da tempo
Inizai a camminare per una stradella di campagna
Giusto per distendere un po i muscoli
Camminavo a testa bassa,senza guardare chi ci potesse essere davanti a me
Ancora avevo tutto il mascara colato sulle guance
Sentii una voce:Ei...perché piangi?
Oddio era la voce di un ragazzo.
Non ero abituata a confrontarmi con l'altro sesso.
Rimasi impietrita per qualche attimo.
Balbettai qualcosa.
Era bellissimo.
Alto,Magro,capelli e occhi scuri,difianco alla sua bici.
Dissi: n....n.....n....non l...non lo so......
Lui disse:Ti riporto a casa,sei fradicia.
Salii in bici con lui.
Mi misi dietro di lui.
E per non cadere dovevo stringerlo forte.
Sentivo i suoi pettorali e la sua tartaruga.
E vedevo che lui guardava le mie mani strette al suo petto.
Arrivammo a casa mia.
<ecco,siamo arrivati.
Comunque piacere,mi chiamo Luca.
E se avessi bisogno,questo è il mio numero.>
*ebbe un momento di silenzio*
<Se....ehm...se vuoi domani ci prendiamo un gelato in paese così mi parli di te.
Però io non so ancora il tuo nome.>
Allora asciugandomi le lacrime dissi:Mi...mi chiamo Giulia.
<Allora domani ci vieni con me?>
<S...sì.>
<Perfetto!a che ora?>
<alle 3 in gelateria davanti alla farmacia?>
<Ok.A domani!>
<A...a domani.>
Quando rientrai in casa ero confusa.
Non sapevo neanche chi fosse e già voleva aiutarmi.
Però dio se era bello...
Verso sera andai a letto e mi portai il telefono.
Presi il foglietto in cui c'era scritto il suo numero e lo salvai in rubrica.
Stavo per scrivergli ma mi addormentai.
La mattina seguente mi svegliai e mi preparai.
Mi feci una doccia,mi piastrai i capelli,mi truccai e mi misi una maglietta che arrivava sopra all'ombelico e un paio di pantaloncini corti.
Mi misi le scarpe e andai.
Tanto a piedi ci impiegavo 4minuti.
Mentre camminavo,guardai avanti e lo vidi venirmi incontro.
Dissi:Che ci fai qui?sono ancora le 2 e 30 hahaha.
<Sai volevo troppo vederti...mi mancavi.>
*mi abbracciò.*
Andammo in gelateria e avevo dimenticato il portafoglio a casa.
Mi voltai per correre a casa per andare a prendere i soldi,ma lui mi placcó dicendo:pago io.
Arrossii e dissi:oddio grazie...
Passammo un intero pomeriggio insieme a ridere e scherzare mentre ci raccontavamo delle nostre avventure.
Ci sedemmo su una panchina e io misi la mano vicina alla sua.
Lui me la presa e intrecciammo le dita.
Mi guardò negli occhi,si avvicinò a me,mi sfiorò le labbra e alla fine mi diede un bacio sulla guancia.
In quel momento capii che era un ragazzo serio e che non voleva affrettare le cose.
Mi riaccompagnó a casa e ci salutammo.
Verso sera gli scrissi e lui mi chiese di fare una videochiamata.
Parlammo tutta notte e aspettò che io mi addormentassi.
La mattina mi svegliai e lui aveva ancora la webcam accesa.
Mi aveva guardata tutta notte.
E mentre lui dormiva lo osservavo.
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Un Amore Comparso Per Caso
ChickLitSalve a tutti! Questa storia tratterà di due innamorati. Spero vi possa piacere. Ovviamente tutto quello che scrivo viene da mia fantasia! Buona lettura!