Cassie

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Quando mi sveglio mi trovo in un divano sporco, noto che anche Maxxie si trova su di esso. Lo osservo dormire quando sento qualcosa di appiccicoso sulla mano sinistra. È appoggiata in un tegame e quando la alzo scopro che quello schifo è vomito. È mio. Penso. Mi pulisco con la coperta che ho sopra di me. Mi alzo e mi guardo intorno. Sono rintronata ma riesco a vedere che le pareti sono imbrattate di non so cosa e che la casa è uno schifo. Mi vesto veloce e scrutando in giro, mi accorgo di esser circondata da persone che collassano da ogni parte. Chris sta dormendo, è nudo. Ha un uovo rotto in testa e della paglia tra i capelli. Ma come cazzo è conciato. Povero Chris.

Vado in cucina e sento Anwar che sta pregando. Apro il frigo per prendere l'acqua e quando lo chiudo vedo che sul calendario il giorno 13 è cerchiato di rosso con su scritto TORNA LA MAMMA. Ma che giorno è oggi?
"Anwar? Quanti ne abbiamo?" gli chiedo.
"È il 13 perché?"
"Oggi i genitori di Michelle dovrebbero tornare"
"Porca vacca!" esclama.
"La sveglio e glielo ricordo?"
e lui "Sto cercando di pregare il mio dio, Cassie"
"Oh, wow" sorrido "e ti ascolta?"chiedo incuriosita.
"Spero di no" fa una pausa guardando il cielo "...o saprà delle pillole che mi sono spillolazzato ieri sera"
"Canta piano allora"

Vado in camera di Michelle, sta dormendo aggrovigliata a Tony.
"Michelle?" la chiamo.
"Vaffanculo...Tony" farfuglia nel sonno.
"Sono io, Cassie" dico sorridente.
"La puttanella schizzata di brutto?" domanda lei, dormiente.
"Ehm..si" sgrano gli occhi "Michelle oggi.."
"Non mangia niente" mi interrompe lei.
"Ehm si.. Ma senti tua madre oggi dovrebbe tornare"
"Mmm, domani" si volta lei
"Oggi è il 13, giusto?"
"Domani" bifonchia.
Lascio perdere, mi guardo allo specchio, metto il rossetto e vado verso Sid, addormentato ai piedi del letto. Ha due spaghetti tra gli occhiali. È pur sempre carino. Gli lascio un bacio stampato in fronte ed esco di casa.
Quando attraverso il vialetto mi accorgo che dalla macchina che ha appena parcheggiato davanti casa sta uscendo la madre di Michelle con un uomo.
"Buongiorno, Cassandra" mi dice lei cordialmente.
"Salve e Salve ehm.." mi rivolgo all'uomo insieme a lei.
"Sono Malcom" dice lui alzando gli occhi al cielo.
"Oh, Malcom, wow...E la vostra luna di miele?" domando.
"È stato meraviglioso, un vero incanto" dice lei entusiasta. "Sei venuta ad aiutare Michelle a pulire? Ti avrà avvisato che ho un importantissimo incontro oggi" mi sorride lei.
"Oh wow, certo, fino adesso"
"È stato un piacere rivederti Cassie il tuo aspetto è senz'altro migliore di quello dell'ultima volta, brava"
"Oh grazie anche il suo, arrivederci, alla prossima. E piacere di averti conosciuto, Martin" mi dileguo facilmente.
"Malcom, mi chiamo Malcom" lo sento dire in lontananza. Ma non fa la differenza.
Mi allontano e mi fermo ad osservare la scena. Vedo la madre di Michelle entrare in casa, la sento cacciare un urlo e poi tutti i ragazzi che escono a corsa, nudi e mezzi addormentati. "Mi hai distrutto la casa" grida "Disgraziata, e ora cosa racconto ai clienti, che è passato un ciclone dentro casa??"
Una scena davvero esilarante.

Oggi mi dimetteranno dalla clinica, il mio peso è aumentato di 7 etti. Ho controllato. Un vero traguardo. Ma devo cercare di non cadere nella tentazione. Di mangiare intendo. Ho paura di non fermarmi più...
Arrivo alla clinica, la dottoressa mi pesa e io sorrido compiaciuta. Non sembra convinta.
"Posso vedere le tasche?" mi chiede. Io l'accontento e lei storgendo il naso si annota il mio peso sulla cartella e mi manda a parlare con la direttrice della clinica.
Entro nel suo studio, mi siedo e la vedo che compila un modulo.
"Il peso è corretto, il comportamento soddisfacente, umore ok...beh, com'è il tuo umore?"
"Oh è fantastico, davvero" rispondo con un sorriso stampato in faccia che sia alquanto convincente.
"Eccellente. Allora, prima che tu ci lasci, voglio assicurarti del fatto che se subirai delle ricadute, potrai considerarci una grande famiglia che potrai venire a trovare quando lo riterrai necessario. Questo è il mio biglietto con il numero di emergenza da chiamare. Che cosa pensi a riguardo?"
"È un sogno, le sono davvero onorata. Davvero." rispondo io, volentierosa di volermene andare.
"Bene, ti ringrazio cara, puoi andare ora" mi congeda lei.

Quando arrivo a scuola è ora di pranzo perciò mi precipito alla mensa. Sid è seduto ad un tavolo, da solo, con tre piatti di cibo. Mi avvicino.
"Posso sedermi?"
"Oh ciao Cassie, certo"
"Forte, sei carino, grazie" Noto che ha ancora il mio bacio stampato sulla fronte. "Non sei passato a casa?"
"No.." risponde lui "..non dopo il casino da Michelle, sai che la madre ha chiamato la polizia?"
"Oh, davvero? Però... Wow, è stato divertentissimo. Lanciarci tutto quel cibo addosso e lasciarlo finire dove capitava. Wow"
Lui mi guarda stranita. "Già..." poi mi guarda dritto negli occhi. "Cassie ma come fai?"
"A fare cosa?"
"Andiamo Cassie, non mangi mai niente, non capisco come i tuoi genitori non possano accorgersene..." mi rimprovera lui.
"Sto molto meglio adesso, sono una persona nuova"
"..secondo me sono ciechi"
"Io ti trovo carino, quindi te lo farò vedere" Gli prendo il piatto pieno di cibo e me lo piazzo davanti.
"Devi parlare in continuazione, io sono molto brava. E non devi mai smettere di tagliare il cibo. Dopo di che devi dire 'oh è squisita, adoro queste salsicce, devi provarne una' o 'mi passeresti le patatine?' E adesso che ti ho rassicurato sul mio appetito continuo a sventolarti il cibo in faccia finché non smetti di guardarmi e poi 'oddio quanto è tardi, sono piena come un uovo, devo andare'. Ecco fatto"
"Impressionante. Ma in questo modo fai fessi tutti."
"Sto molto meglio ora Sid. Mi hanno dimesso dalla clinica."
"Mi pare una presa per il culo"
Ci rimango male. "Beh vedi, sono solo fatti miei se non voglio mangiare. Inoltre non credo che la mia salute interessi a qualcuno quindi.."
"A me interessa" Io lo guardo. E non credevo avrebbe mai pronunciato una frase simile. Mi rende inaspettatamente felice.
In quell'istante arriva Tony.
"Oggi sardine, mmh, deliziose. Come andiamo?"
"Scusa Tony.." dice Sid"..stavo parlando con Cassie"
"Oh, ciao Cassie.. Sempre a pancia vuota?" ridacchia.
"Sta meglio adesso, l'hanno dimessa dalla clinica" Mi sorride.
"Bene. Ma.. non ti sei lavato?" dice Tony pulendo il rossetto che ha Sid sulla fonte. "E hai un'odore addosso che non è di rose. Asfissi di brutto."
"Non ho avuto tempo"
"Tempo? Io sono tornato a casa, ho fatto la doccia, una sega, mi sono cambiato i vestiti, ho rimesso in crisi mio padre ed eccomi qua, col compito di letteratura" dice Tony spavaldo e col sorriso smagliante sulla faccia.
"Il compito di letteratura, merda, devo andare" dice Sid alzandosi dalla tavola e correndo via.
"Beh, vado anch'io. Ci vediamo in giro Tony." Lui mi fa un cenno con la testa e mi sorride, continuando a mangiare.

So benissimo che Sid è attratto da Michelle. Dice di amarla. Tanto anche. Ma forse dovrebbe arrendersi al fatto che Michelle sta con Tony e che quindi non ha la minima chance con lei. Io lo trovo molto carino. E penso che forse potrei interessargli. Forse gli interesso di già, me ne convinco sempre di più.

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