CAP 4

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Sono le 7.35 e, come sempre, sono in ritardo, almeno stavolta è in ritardo anche Alessia.
Oggi non ho dormito tutta notte per colpa di quello stupido incubo e ora ho delle occhiaie da far concorrenza ad un panda.

Vado a farmi una doccia veloce e quando esco indosso un paio di jeans neri, una maglia a maniche corte -anche se è settembre fa ancora molto caldo- e porto dietro la mia adora giacca di jeans.

Aspetto anche Alessia e poi ci dirigiamo dubito verso la scuola e visto che non abbiamo la macchina dobbiamo farci la strada a piedi e inoltre di corsa!

Finalmente arriviamo a scuola, ma sono le 8.25 e se entro in classe adesso la prof di francese mi farà la solita ramanzina e oggi non ho per niente voglia di ascoltarla, così saluto Alessia e mi dirigo in biblioteca per ripassare storia.

Mancano ancora 15 min prima che la campanella che segna la seconda ora suoni così prendo il telefono è mando un messaggio a Zayn.
Abbiamo legato molto e possiamo considerarci perfino migliori amici. Per ora, oltre a mio cugino, è l'unico che sa di mio fratello e dei miei incubi, anche se ho il presentimento che Niall sappia qualcosa...

*Chat con Zayn*
Io: Ehi kebabbaro sei a lezione?
Z: No, oggi entro alle 10.00 e tu? Non dovresti essere in classe?
Io: Si, ma come sempre sono arrivata in ritardo e oggi non volevo beccarmi la sgridata di quella psicopatica della prof di francese, poi ho mal di testa e di sicuro la sua voce stridula non aiuta.
Z: AhAhAh, sei sempre la solita ritardataria!
Io: Simpatico! Comunque ti ricordi che oggi dovrai essere in camera per le 14.00 per ordine di mio cugino, anche se gli ho già detto che non è un mostro assassino Louis.
Z: Si, come potrei dimenticarmi, tuo cugino ne lo ha ripetuto almeno 600000 volte! Adesso devo andare e non addormentarti sul banco, vi raccomando.
Io: Contaci! Ciao ci vediamo a pranzo.

Metto a posto il cellulare e mi dirigo verso la classe.
Appena sono davanti la porta la campanella suona e fra 5 ore sono fuori da questa prigione.

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Sono finalmente le 14.00 e mi dirigo al dormitorio dei ragazzi, stranamente non sono in ritardo ma in anticipo.
Sono meravigliata di me stessa.
Mando un messaggio ad Harry dicendo che sono sulla porta, dato che non ho il coraggio di bussare.

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È passata ormai mezz'ora e io e Louis stiamo vedendo un film e nessuno dei due apre bocca.
Abbiamo parlato una volta sola, per litigare su che film scegliere, io volevo vedere "Citta di carta" mentre lui optava per vedere "Colpa delle stelle".
Ho scoperto almeno che al ragazzo non piacciono i film d'azione.

All'improvviso la tele si spegne e Louis parla.
"Senti cosa devi dirmi, perché io non ho tutta la sera!" dice sbuffando, come al solito in fondo.
Credo che preferivo il silenzio.
"Emh...volevo farti di nuovo la domanda dell'altra volta."
"Ovvero?"
"Bhe.... perché mi eviti, fai finta che non esisto e le poche volte che mi parli mi mandi a fanculo?" dico tutto ad un fiato perché ho paura della reazione.
"E come già ti ho detto, NON SONO CAZZI TUOI!" tuona lui.
"Invece si visto che quella ignorata sono io!"

Noto che stringe i pugni fino a far sbiancare le nocche e non mi accorgo che sono gia rinchiusa tra il suo corpo e il muro.
Perché non chiudo mai la bocca!

~Forse perché... sei acida, stronza con tutti e non dimentichiamo il tuo bipolarismo!~

Ecco a tutti la mia odiosa coscienza! A volte mi chiedo come fa a essere una parte di me è troppo.... diversa(?)

~Idiota io sono te!~

Vabbhe ora non ho tempo di parlare con te.

Mi accorgo solo ora che Louis mi sta parlando e dal suo tono di voce è particolarmente irritato.
"... è la mia vita e decido io a chi dirla e a chi no e tu non sei fra questi" finisce il duo discorso e poi mi spiaccica ancora di più alla parete e aggiunge
"Chiaro?"
"Chiaro" rispondo intimorita.
"E ora vattene mi ha già rovinato la giornata abbastanza!"
Si sposta da me, indica la porta e abbassa lo sguardo come se avesse capito che ha sbagliato a reagire così è sta facendo lo stesso errore di anni fa, anche se non di preciso cosa sia successo.

Ovviamente come una stupida ribatto e mi avvicino a lui.
"No, non me ne vado finché tu non mi dai una risposta sensata!" Grido isterica, mi fa davvero impazzire.
Dopo la mia reazione Louis mi riscaracenta al muro facendomi battere la schiena e io gemo dal dolore, ma subito si stacca lasciandomi cadere a terra come se avesse paura.
Ho trovato una persona più bipolare di me.

Anche se con fatica mi alzo e vado a sedermi vicino a lui che si è messo sul letto a fissare la televisione spenta.
Mi giro piano verso di lui che ora tiene la testa bassa e cerco di far incrociare i nostri occhi, ma quando ci riesco non avrei mai voluto farlo.

*Spazio autrice*
Scusate se non pubblicavo da tanto è che non ho avuto temoo

My New Life Whit Louis Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora