Capitolo 2

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Poso sul pavimento la valigetta rigida nera che avevo trovato dentro il cassetto, osservo il lucchetto che la chiude e provo in qualche modo a riscaldarlo per poterlo togliere, mi guardo in torno come se la risposta potesse arrivare da un momento all'altro ed entrare dalla finestra.

Un lampo di genio si fa spazio nel mio cervello, ma mi rendo conto che per mettere in pratica una cosa del genere avrei dovuto quantomeno stare attenta in classe durante le lezioni "Sono così stupida" mi sforzo per pensare alle ore impiegate ad allenarmi con la telecinesi "Ma è possibile aprire un lucchetto con la telecinesi?" Continuo a fissarlo "Beh basterebbe che di alzi la parte argentata, no?" .

Il rumore di uno scatto improvviso mi fa sussultare, guardo il lucchetto aperto incredula "Sono stata io?".

Confusa avvicino le mie mani ad esso e lo giro togliendolo completamente.

Apro la valigia trovando molti fogli all'interno, apro la prima busta bianca con il mio nome scritto sopra, tiro fuori la lettera aprendola e inizio a leggere il contenuto.

"Quando leggerai questa lettera noi non saremo con te Scarlett.
Non avremmo mai voluto lasciarti sola alla tua età, ma era già scritto e non potevamo impedirlo pur sapendolo già.
Esistono cose che non si possono cambiare e che fanno parte del nostro destino.
Ricorda sempre, noi ti amiamo più di ogni altra cosa.
Nella valigia troverai i tuoi documenti e una carta di credito, ma non perdere tempo, prendi tutto, ti abbiamo già preparato la valigia che si trova sotto il tuo letto, scappa e raggiungi il portale, Verigo ormai non è più un luogo sicuro, ti abbiamo iscritto in una delle migliori scuole a Boston, vivi la tua vita Scarlett e non lasciare che nessuno ti tolga il sorriso, noi e tutti gli altri riusciremo a tornare.
Nella busta arancione troverai le copie dei documenti della scuola e del dormitorio insieme alle chiavi.
Ricorda che ti vogliamo bene.
-mamma e papà"

Resto ancora per qualche secondo con la lettera in mano, poi la rimetto a posto prendendo la busta arancione e tirando fuori le chaivi, ma prima di chiudere tutto un pacchettino attira la mia attenzione e lo apro senza pensarci due volte.

All'interno trovo una collana con un pendente di cristallo, lo avvicino di più alla mia faccia  e quando vedo apparire una specie di ologramma di un piccolo drago rosso salto all'indietro lanciandolo a terra.

Ad un certo punto sento una voce nella mia testa.

《Non hai mai visto un famiglio ragazzina?》

Lo guardo per qualche secondo:《Sì, ma sai, di solito non spuntano a due centimetri dalla mia faccia》rispondo in maniera scorbutica, questo inizia a girare su se stesso osservando la stanza:《Questa non è la stanza del dormitorio》afferma pensieroso, "Che perspicace" penso.

《Ti ho sentita》esclama una volta tornato alla posizione di partenza:《Forza dobbiamo andarcene, i guardiani di neve si stanno avvicinando》senza dire niente vado nella mia stanza a prendere la valigia, la tiro fiori per poi lanciare un veloce sguardo intorno a me, vedo la foto di famiglia incorniciata sul comodino e senza pensarci la prendo.

Torno nella stanza precedente, metto la cornice nella valigia insieme a tutti i documenti per poi chiuderla.

《Non vorrai portare tutte queste cose con te a  mano》

《Come faccio allora?》sto per perdere la pazienza e il suo sguardo da saccente non aiuta affatto.

《Vicino alla specchiera c'è l'anello di tua madre, prendilo e avvicinalo alle valigie, saranno teletrasportate all'interno, è uno spazio vuoto》.

Faccio come mi dice e le valigie, pensando al fatto di volerle teletrasportate all'interno dello spazio vuoto e scompaiono in un secondo.

《Bene, ora posso andarmene》esclamo uscendo.

《Ti sei dimenticata di qualcosa?》

《No, non mi pare》

《Bene, allora prova a vedere se riesci ad oltrepassare il portale da sola》dice prima di scomparire, alzo gli occhi al cielo e prendo la collana indossandola.

Prima di uscire definitivamente dó un ultimo sguardo alla casa, ripensando a tutti i momenti che ho trascorso qui.

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