Capitolo 4

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La sveglia mi spacca i timpani, non la stacco, ho troppo sonno per muovermi, poi però ricordo che non ho impostato nessuna sveglia. Apro gli occhi e sento questo rumore più e più volte, scendo dal letto e non metto neanche le ciabatte, scendo le scale e allora connetto che è il campanello della porta, cerco di capire dov'è Miriam, poi vedo la luce del bagno accesa e capisco, apro la porta e senza rendermene conto Danny mi ha preso dai fianchi alzandomi da terra e subito dopo mi ricordo che sono con una maglietta che mi arriva a metà coscia, gli do un pizzicotto sul braccio e mi lascia, appena mi molla gli dico..

-Puzzi di alcol dio, stammi lontano.

Poi arriva un tizio, ben vestito, proprio come piace a me, penso sia Federico, ma neanche il tempo di pensarci e arriva Miriam vestita di tutto punto è correndo sui tacchi, poi si ferma e cerca di imitare le modelle di Victoria's Secret alle sfilate. La guardo dalla testa ai piedi e le dico..

-Sembri un clown in faccia tizia.

Mi guarda male e io le faccio un sorrisetto malizioso, subito dopo mi presenta il famoso ragazzo di cui ho indovinato il nome. Dopo alcuni attimi di silenzio dico..

-Bhe è stato bello ora torno a letto.

-Vuoi un po' di compagnia tesoro?
Dice Denny mandandomi baci.

Gli mostro la mia mano e poi la chiudo lasciando fuori il terzo dito.
Mi lancia un sorriso malizioso e io torno sú.

Passano delle ore, sono le 22:22 e penso nella mia mente quella cazzata che si dice, 'esprimi un desiderio', fallo entrare da quella porta il mio desiderio. Vado in cucina e prendo l'acqua, suonano al campanello e dico..

-Oh cazzo, il mio desiderio è puntuale.

Corro verso la porta scivolando sul parquet con i calzini, mi sistemo e apro la porta, credo di avere gli occhi a forma di cuore, è lui. IL FATTORINO CHE CONSEGNA LE PIZZE. Lui si che è un eroe. Prendo la pizza, gli consegno i soldi e chiudo la porta con un calcio mentre apro la scatola della pizza, tutta quella bontà in una forma geometrica così perfetta.
Mi butto sul divano mentre mangio una fetta di piazza e schiacciando play sul telecomando. Pizza, divano, Coca cola, la mia serie TV preferita, cazzo questo è un sabato.
Dopo 15 minuti circa mi squilla il telefono, lo prendo e vedo un numero sconosciuto, rispondo e dall'altro capo c'è la voce di un goblin che mi dice che mi sto perdendo troppo, dopo aver parlato solo di quel posto decido di salutarla e finire la conversazione. Appena chiudo il telefono guardo l'ora, è mezzanotte passata, non è affatto passata un quarto d'ora. Bhe pazienza, è stato comunque un sabato intrigante.

Fuori è magnifico, si ma tu un po di più.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora