Capitolo 2

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Mi disse di seguirlo, io lo feci.

Presi la giacca e corsi in macchina. Dopo 20 minuti di lamenti su dove stavamo andando mio nonno mi disse..

-Siamo arrivati.

Eravamo nel parcheggio dell'ospedale. Io iniziai a preoccuparmi e a riempire la mia mente di scene orribili.

Entrammo di corsa, e la prima cosa che vidi fu una barella, sopra c'era mia madre.

Mio padre era in sala operatoria, io restai immobile, non parlavo, una lacrima mi rigó il viso, mio nonno mi spiegò tutto, un drogato ha investito i miei genitori con l'auto...difronte la pasticceria, dopo l'incidente non si seppe più nulla del ragazzo, scappò dopo l'accaduto, lasciando i miei genitori a terra privi di sensi. Una signora che abitava lì difronte chiamò l'ambulanza e in seguito la polizia.

Appena udì 'pasticceria'. Mi arrabbiai e mi misi a piangere. Mi reputai colpevole, avevo insistito io per la torta, e se li avessi ascoltati a quest'ora sarebbero ancora qui con me.

Passarono ore e ore, alla fine arrivò un medico. Io non riuscì a sentire, ma vidi i miei parenti piangere, seguì quel dottore, e lo presi per un braccio.

-Dottore sa cosa è successo alle due persone appena uscite dalla quella sala?
Dissi singhiozzando.

-Mi dispiace signorina, ma queste sono informazioni riservate.
Mi disse il dottore con aria fresca.

-La prego.

Dissi con gli occhi lucidi.

-Ma lei chi è?
 Mi disse.

-Io sono la figlia! Me lo...

Non mi lasciò finire la frase, e mi disse..

-Sono morte! Abbiamo fatto il possibile, ma l'intervento non è riuscito. Mi dispiace.

Lo guardai fisso negli occhi, e poi scappai dai miei parenti e quando tornai a casa mi nascosi sotto il letto dei miei genitori.

Continuavo a ripetere, colpa mia, è solo colpa mia'. Da quel giorno non fui più la stessa. Cambiai carattere, modo di vestire, tutto.

Si, lo so, brutta storia. Ma ormai..

Fuori è magnifico, si ma tu un po di più.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora