«Così tra questa immensità s'annega il pensier mio:
e il naufragar m'è dolce in questo mare.»
Leopardi, L'infinito
Ammiri la pietra che si erge sopra di te e non ti sei mai sentita così piccola e così grande. La sua ombra ti cattura come i tuoi occhi contengono la sua presenza.
Riaffiora il perduto della storia, come la melodia di un carillon dimenticato, mentre si dispongono sul pentagramma le note antiche, così vive che immagini il suono della mano che le scolpisce.
Riemergono allora i tuoi ricordi di Ohara, le altre pietre e tutte le tue avventure. Ti piace perderti in questi sogni, è questo che ami della storia.
Ti senti vicina all'eterno.
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Oltre la poesia si cela l'universo
Fiksi PenggemarLa poesia è come un fulmine che rapido compare e scompare lasciando quel bagliore che ti ammalia e ti trasporta in una realtà distante. E alla fine arriva il tuono che ti riporta alla realtà ricordandoti la folgore precedente. Seguendo i versi delle...