Capitolo 3

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5 agosto ore 11.05
Ero distesa sul mio lettino, stavo ascoltando un po' di musica con le mie adorate cuffiette, ma ad un certo punto mi vennero in mente quegli occhi. Quell'azzurro intenso. Ti ci perdevi dentro solo a guardarli.
Non puoi pensare queste cose. Tu lo odi.
A riprendermi da quello stato di trans fu la mia coscienza. Maledetta.
Mi andai a rinfrescare con una doccia fredda. Uscii dal bagno con un'asciugamano e mi trovai davanti..Dylan? Cosa ci faceva Dylan in casa e soprattutto in camera mia?
-Dylan cosa ci fai qui?
Lui non si mosse, continuava a fissarmi come se non avesse mai visto una ragazza in asciugamano. La solita razza maschile.
Mi avvicinai e gli chiusi la bocca.
Presi i vestiti, la biancheria e mi andai a vestire.
Uscii e lo trovai sul letto..
-Ti sei ripreso ahahah?
-Divertente Mad ma con il tuo fisico, le tue gambe e quell'asciugamano molto corta, non è stato facile..
Rimasi paralizzata da quelle parole, insomma, nessun ragazzo mi aveva fatto tutti questi complimenti, poi in una volta sola.
-G-grazie Dylan.
Mi sorrise e uscì.
Scesi di sotto e trovai mio fratello, Dylan e quell'odioso di Daniel.
Salutai mio fratello con un bacio nella guancia e mi buttai, letteralmente, sopra il divano.
Feci zapping col telecomando fino a quando una mano me lo prese e si sedette accanto a me. Alzai lo sguardo e incontrai i suoi occhi divertiti. Sbuffai e mi arresi. Guardando i suoi addominali non penso sarei riuscita a togliergli il telecomando.
Dopo una mezz'oretta di noiosissimi programmi demenziali, mi addormentai.
Venni svegliata da una voce. Aprii gli occhi e capii.
Ero, praticamente, abbracciata a Daniel.
Cazzo.
Mi alzai di scatto e salii di sopra.
Mi buttai sul letto e divenni rossa.
Non ero mai arrossita in vita mia. Non era possibile che un essere così odioso avesse il privilegio di farmi arrossire.
Ero assorta così tanto nei miei pensieri che non mi accorsi di una presenza nella stanza.
Riconobbi quell'odore di menta e miele.
Lui.
Si stese accanto a me e mi cinse la vita con un braccio.
Quando sfiorò il mio collo con le labbra, una marea di brividi pervase il mio corpo.
Lo mordicchió e fece un succhiotto.
Uno zoo nacque nel mio stomaco.
Presi il suo viso tra le mani e lo baciai.
All'inizio, sorpreso, non ricambió. Appena realizzò, picchiettó con la lingua sul mio labbro inferiore chiedendo l'accesso che, sorprendentemente, non fu negato.
Il bacio si fece più passionale al punto che mi misi a cavalcioni su di lui e continuammo così, fino a quando nessuno dei due ebbe più fiato.
Ci guardammo e, capendo lo sbaglio, scesi da lui.
Mi stesi e guardai il soffitto, solo dopo 5 minuti mi girai sentendo il rumore della porta che era stata sbattuta.
Se n'era andato.
-
Non potevo. Lo odiavo. Mi avrebbe consumato. Mi avrebbe sfinita.
Conoscendomi, però, mi sarei lasciata sfinire.

Spazio autrice
In foto abbiamo Daniel, interpretato da Daniel Sherman.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jun 30, 2016 ⏰

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