Caro professor Piton,
Inizia così la lettera che mi sono ritrovato in mano subito dopo il mio risveglio. Semplicemente un foglio pieno di lettere alla rinfusa, ma che so contenere emozioni troppo difficili da esprimere a voce. Un semplice foglio sottile impregnato di inchiostro nero che si snoda in una calligrafia disordinata ma che riconoscerei tra mille.
Ricordo tutto di quegli ultimi istanti che avrebbero dovuto decretare la mia morte. Ricordo la paura che mi ha invaso il petto nel sentire le intenzioni del Signore Oscuro. Ricordo perfettamente i denti freddi e velenosi dell'enorme serpente mentre questo mi mordeva ripetutamente il collo. Ricordo il freddo veleno che velocemente si è diffuso nelle mie vene. E poi ricordo il buio, una piccola luce a cui mi sono aggrappato e degli occhi verdi smeraldo. Ricordo di aver dato i miei ricordi a Potter.
Poi più nulla.
Pensavo di essere morto, ma quando dopo mi sono risvegliato di fianco a me c'era Fanny, la fenice di Silente. Con sorpresa avevo portato di scatto le dita al collo dove ero certo di aver sentito penetrare i denti di Nagini, ma sotto il mio tocco non c'era niente. Niente ferite, niente sangue. Poi ero tornato con lo sguardo su quell'uccello rosso che mi aveva salvato la vita e avevo notato che nel becco teneva una lettera.
Non sono mai stato bravo con le parole, lei questo lo sa di certo. Con tutte quelle relazioni e ricerche che mi ha corretto. Non sto nemmeno cercando di essere corretto nella grammatica di questa lettera.
Ridacchio lievemente ricordando le ricerche piene di errori di grammatica e di coerenza che trovavo nelle sue pergamene. Mi arrabbiavo sempre perché cavolo, era destinato ad essere il salvatore del mondo magico e faceva tali errori banali!
Quella brava a scrivere è Hermione e potrei chiedere a lei di scrivere questa lettera, ma non ho tempo di chiamarla e lei non è qui. Sono ancora nell'ufficio di Silente, la pergamena è la sua, e ho visto i ricordi che mi ha lasciato. Probabilmente questa lettera non la riceverà nemmeno, non se Fanny avrà fallito nel suo intento.
Rido ancora. Stupido e ingenuo ragazzo. Dovrebbe aver imparato che con me è meglio non girare intorno ad un argomento.
Probabilmente quando e se leggerà questa lettera io sarò già nella Foresta davanti a Voldemort, vivo o morto sarò lì. Grazie per avermi rivelato cosa dovevo fare, non potrò mai ringraziarla abbastanza.
Mi alzo in piedi di colpo, rischiando così di cadere per uno stupido giramento di testa. Non può essere così stupido da essere veramente andato nella Foresta. Non può veramente aver ubbidito a Silente, quel pazzo senza cervello.
Okay, forse è meglio se smetto di girare intorno all'argomento di questa lettera. Di sicuro sembrerò stupido e infantile ai suoi occhi, lei non mi ha mai sopportato in questi anni, è semplicemente stato obbligato da Silente a proteggermi. In realtà credo che tutte queste punizioni che lei mi ha dato, tutte le sgridate gratuite e tutti i punti tolti senza motivo a Grifondoro, abbiano fatto sbocciare in me un sentimento forte.
Dai Potter, che stai cercando di dire!? Corro fuori dalla Stramberga Strillante e mi fiondo verso la Foresta, sperando di essere in tempo per fermare la sua avventatezza. Il serpente è ancora vivo, sarebbe inutile sacrificarsi adesso, con ancora un Horcrux da distruggere!
Credo che questo sentimento sia l'amore.
Da lontano, di nascosto, l'ho sempre ammirata per il suo mantenere il sangue freddo. Man mano che il tempo passava l'ammirazione è diventata infatuazione.
A questo punto io so che lei ha sempre amato mia madre e che in me vede solo Lei con l'ombra di mio padre. Per questo mi odia. Ma io sono solo Harry.
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A Simple Sheet
FanfictionUna piccola Snarry senza pretese che ho voluto scrivere perché su wattpad non ne ho trovate molte e questa è la mia ship preferita. E' ambientata durante la battaglia finale e poi vent'anni dopo. Inizia con una lettera e i pensieri di Severus nel le...