La Bestia Di Wolberk

Capitolo 4

Iniziai a farfugliare due o tre parole senza senso, poi di colpo mi fermai e deglutii.
Che cazzo stavo dicendo?

Mi girai verso la "signora bestia" (di qui non sapevo ancora il nome) per chiederle aiuto mimandolo con la bocca.
Lei sorrise -Ehi piccola! Ancora sveglia? Quelli della tua età dovrebbero dormire!-Le mise una mano sulla spalla, la ragazzina si addormentò al suo tocco.

-Ma cosa le hai fatto?- Dissi fissandola. Lei fece un sorriso malvagio -Le ho cancellato la memoria. Non ricorderà niente.-

Sbarrai gli occhi.
Quella ragazza era un genio!

-Ancora non mi hai detto come ti chiami.-Disse timidamente.
-Io sono Tom.-Dissi sorridendole -Io mi chiamo Sara.- Sorrise e finalmente si tolse gli occhiali e il cappello.

Era bellissima.
Aveva gli occhi azzurri e i capelli castani che risplendevano sotto le lampadine notturne che lasciavano accese.

Sentii un forte brivido.
Poi Bella mi passò per la mente.
Ma quel pensiero svanì completamente.

-Tom, tu devi aiutarmi.-Disse, Era seria.
-Come posso aiutarti?- Chiesi confuso.
-Io ero una grande amica di tuo zio, è difficile spiegarti ora vieni.-
Mi avvicinò a lei e spalancò la bocca -Hei, Hei ferma!Cos fai?- Chiesi.

-Mh, sei così prevedibile e piccolo e gracile ed infantile.-
Disse e mi prese per un braccio.
Mi staccò un morso sul collo, svenni e caddi sul pavimento come un corpo senza vita.

-Tesoro ci sei dobbiamo scendere!-
Mia madre mi svegliò.
Avevo una sciarpa al collo e la felpa.

-Siamo già arrivati?- Chiesi.
Annuì -Tra mezz'ora atterreremo.-

Sentii qualcosa che mi colpii sulla scarpa.
Un cappello a testa larga.

C'era attaccato un biglietto.

Metti questo.
Ti spiegherò tutto al Castello Di Wolberk.

Sorrisi ed indossai il cappello.

-Cos'è quello?-
Mi chiese mia madre.

-L'ho portato da casa.-
Sbarcammo dall'aereo, l'aeroporto pululava di gente.

Fermammo un taxi da cui uscì un enorme omone dal vestito bizzarro. Caricò i bagagli e ci aprì la portiera.
Il viaggio fù lungo e dopo poco tempo mi addormentai.