Capitolo 3

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Guardo Vanessa negli occhi, siamo entrambi imbarazzati. Mi dirigo all'entrata e dallo spioncino della porta vedo due persone con delle telecamere e un microfono. " Sapevo che Sami avrebbe provocato questo. Lo sapevo. " Non erano dei paparazzi, ma semplicemente un reporter che voleva farmi un'intervista. Corro da Vanessa e la porto al piano di sopra, tirandole il braccio. - Zac così mi fai male, lasciami - urla, cercando di togliere la mia mano dal suo braccio.

- Shh stai zitta. C'è un giornalista con il cameraman, non voglio che ti vedano qui. Resta ferma e non uscire per nessun motivo, aspetta che ti chiamo io. - Se mi vedessero con lei sarebbe la fine del mondo, a causa dell'intervista di Sami. Ormai la mia privacy non è più al sicuro.

- Ma Zac.. - chiudo la porta della stanza da letto e mentre scendo le scale, sento bussare di nuovo il campanello.

- Chi è ? - chiedo da dietro alla porta

- Siamo dell' " Accademy Megan Stars " vorremo farle qualche intervista signor Efron. -

Apro, senza farli entrare - Mi dispiace, ma non ho niente da dirvi -

- Signor Efron ci spiega l'intervista di Sami allora ? Di quale novità parlava ? -

- Ripeto non ho niente da dirvi. Non credo ci siano novità, poi se le persone ad un tratto diventano il mio manager, beh non lo so - Rispondo seccato. Odio quando insistono - Scusate, ma adesso devo proprio andare - Chiudo la porta senza finire di ascoltare cosa stanno blaterando, aspetto che se ne vadano spiandoli dalla finestra della cucina e quando accade, vado al piano di sopra, da Vanessa.

Entro nella stanza sospirando - Scusami per come ti ho risposto, ma sta- .. - Mi giro, chiudendo la porta alle mie spalle e vedo lei con indosso solo l'intimo. Scuoto la mia testa a destra e a sinistra, sono in imbarazzo. " Cosa faccio adesso ? " - Oh merda, perdonami io non ... -

Pov's Vanessa

" Credo che Zac stia facendo l'intervista, ci mette troppo tempo. " Nel frattempo apro un armadio qualsiasi e prendo un suo completino da basket appoggiandolo sul letto, poiché il mio vestitino si è sgualcito nella parte posteriore mentre Zac chiudeva la porta, grazie alla sua fretta di ' nascondermi ' dal mondo. - Credo che questo vada più che bene, dovrebbe andarmi. - Tolgo velocemente il vestito restando in intimo e con mia grande ' fortuna ', se così vogliamo chiamarla, Zac entra..

- Scusami per come ti ho risposto ma sta... Oh merda, perdonami io non.. - il suo viso inizia ad assumere un colore più acceso, restando immobile davanti a me. Io faccio altrettanto senza muovere un muscolo, l'ultima volta che Zac mi vide così fu quando i nostri corpi, per l'ultima volta, si toccarono.

( Canzone da sottofondo: Ludovico Einaudi - Nuvole Bianche ) " Ricordo quel giorno come se fosse ieri: I miei occhi neri si rispecchiavano nei suoi,quei suoi occhi azzurri che ricordano il cielo, o meglio ancora.. ricordano il cristallo più lucido. Quest'immagine è stampata nella mia mente come una fotografia, rimanemmo per tutto il tempo a guardarci mentre dolcemente e lentamente iniziavamo a spogliarci, prima la maglietta e i baci sul petto, poi i pantaloni e altri baci, fino a restare nudi. I miei sospiri, i baci sul collo,il suo piacere.. era musica in quella stanza, tutte le volte che facevamo l'amore, era così. "

Ritorno sulla terra ferma ed elaboro la situazione - T-Tranquillo Zac, adesso subito mi vesto - Mi giro per vestirmi e lui va al piano di sotto sconvolto. Resto nella stanza ancora un paio di minuti, con quale faccia esco da qui ? Sono mortificata.. " - Oh Zac, non sai quanto desidero ancora il tuo corpo. - " Sento la porta aprirsi e Zac mi guarda confuso. - Scusami per il disagio prima Zac, ma avevo visto che ci mettevi tempo, poi il vestito si è sgualcito ed io ho pensato.. - si avvicina e dolcemente appoggia la mia mano sulle mie labbra.

La nostra canzone || Zac Efron Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora