Sudore colava dalla fronte del vampiro. La sua vista era confusa, vedeva tutto così piccolo e con poca nitidezza. Erano appena scesi dalla macchina che velocemente era arrivata di fronte la dimora Sakamaki. Yui con fatica sosteneva il corpo di Ayato, lo percepiva come un peso morto: si era completamente buttato su di lei, come un cagnolino che salta sul suo padrone.
"Yui..che mi succede... ". Riuscì a sibilare, sottovoce e con enorme fatica. Si scostò dal corpo di lei per tentare di posare saldamente i piedi tremanti sul marciapiede. La sua testa barcollava come un ubriaco ad una festa, ed i suoi occhi, oh quei bellissimi occhi luminosi si spensero come quando muore una lucciola. Divennero opachi, forse leggermente marroni, senza alcuna sfumatura a renderli apprezzabili. Yui vedendo quel cambiamento avvenire di fronte a lei si spaventò, sobbalzando un poco. "Che ... che ti prende, hai un volto spaventato, non ti voglio fare del male ... tranquilla." Disse lentamente lui, lanciando parecchi colpi di tosse. Il vampiro si era accorto della sua espressione terrorizzata mista alla preoccupazione, voleva che lei fosse tranquilla ma sapeva che in quella strana circostanza era quasi impossibile.
"Ayato ... so che non vuoi farmi del male, sono solo preoccupata per te." Sospirò quasi singhiozzando. L'umana osservava il ragazzo da un bel po' senza dire una parola, forse per paura o forse per capire cosa gli stava succedendo. Le ginocchia di lui ormai erano fuori funzione, dondolavano a destra e a sinistra senza mai interrompersi. Le sue mani sembravano stanche, stanche di tenere il leggero peso di quelle dita rosse, forse perché erano fredde come il ghiaccio. Il suo busto era curvo, le spalle erano abbandonate al corpo lasciando le deboli braccia pesanti cadere, come se il loro unico desiderio era staccarsi dal vampiro per la stanchezza e la depressione che velocemente aumentavano in lui.
"E' troppo tempo che stiamo fuori, dai, entriamo!" Disse convinta Yui. Prese a braccetto Ayato conducendolo con fatica fino alla porta. Anche Yui iniziò a sudare violentemente, questo perché stava praticamente trascinando un corpo morto, il vampiro non riusciva neanche a camminare correttamente: era come se i muscoli dei piedi e delle gambe non erano più collegati ai recettori del cervello.
Le porte massicce si aprirono lentamente, e allo stesso modo entrarono nella Dimora.
"Yui ... non voglio che i miei fratelli mi vedano in questo stato, passiamo per quella porta ..."Sospirò.
"Ehm ... ma cosa dici Ayato, devo sapere ciò che ti succede, magari potrebbero aiutarti. E poi... scusami se chiedo, ma quella porta dove conduce ?" Domandò leggermente curiosa stringendo la presa sul braccio di lui dato che si accorse che la sua instabilità era fortemente peggiorata di colpo.
"E' solo un passaggio per un altro corridoio, che non usa nessuno, se passiamo di lì raggiungeremo la mia camera senza essere visti ..." Tossì.
"Ayato. No, i tuoi fratelli hanno il diritto di sapere." Disse Yui in modo quasi brusco e freddo, ma aveva risposto così solo per il bene del vampiro.
In modo inaspettato Ayato riacquistò tutte le sue forze, inoltre gli salì una forte rabbia contro il suo volere. "Come osi contraddirmi, tu fai ciò che dico io chiaro?" Il vampiro la prese per il collo stringendo in modo molto violento. Lo sguardo però rimase lo stesso, triste e impassibile, era come se il suo sguardo era scollegato completamente dal suo stesso corpo. Yui era entrata nel panico, stava soffrendo e molto probabilmente da lì a poco sarebbe svenuta, e forse, dopo, anche morta. " Ayato ... che ti prende ..." Singhiozzarono le sue labbra ormai viola.
"Tu, inutile umana, fai quello che dico io, non voglio sentire lamentele, ora ti è più chiaro il concetto?" I suoi occhi si aprirono, piano, piano anche il suo sguardo stava mutando ulteriormente. L'aderì alla parete, vicino la porta d'ingresso, con molta forza, stringendo ancora di poco il suo fragile collo. "Va ... va bene, ok ... non diciamo nulla ai tuoi fratelli e passiamo per quel corridoio." Riuscì a dire sibilando a causa delle forti dita del vampiro che per poco non la strangolavano completamente.
Ayato lasciò la presa rapidamente: si era calmato all'improvviso. Come una bambola di pezza cascò sul corpo di lei. Yui si spaventò a quel colpo, ma cercò di riprendere un po' di ossigeno e un po' di forza. Aveva paura che ora la volesse uccidere fino a che non iniziò a percepire dei tremori provenire dal corpo di Ayato, erano leggeri ma all'improvviso si fecero sempre più evidenti, sembravano scosse.
"Scusami ..." Sussurrò quasi nel pianto il vampiro ormai al limite. Le sue forze era nuovamente scomparse, lasciando spazio ad un
Ayato sempre più distrutto e debole.
Chiuse gli occhi, forse per le palpebre tremendamente pesanti; posò il volto nell'incavo del collo della ragazza per aspirare il suo buon profumo, già si sentiva meglio. Di colpo un forte istinto provenire da una sua lontana e vicina natura lo portò a sgranare velocemente le labbra per posare i suoi denti sulla pelle candida di lei. Iniziò a pressare con forza, per morderla: desiderava bere del sangue.
Yui si stupì di quel gesto, ma rimase tranquilla grazie a quello "Scusami" spaventosamente sincero, detto prima di "morderla". La sua mano si posò sui capelli rossastri del vampiro come per incoraggiarlo nel morderla. Lui continuò a pressare mettendoci tanta forza, forse troppa, ma si presentò subito un problema: i suoi denti non riuscirono a perforare la sua carne, erano canini troppo poco appuntiti per compiere un atto del genere. Il ragazzo entrò nel panico così si strinse sempre più a lei per cercare sicurezza e pace, lasciò le labbra posate sul suo morbido collo ancora spalancate, un po' di saliva si posò su quella bianca pelle leggermente graffiata dal tentativo di essere morsa.
"Su ... Ayato, puoi mordermi se ne hai bisogno." Disse con voce amichevole per tentare di rassicurarlo dato che si era accorta, grazie a quella possente stretta, che aveva bisogno di aiuto.
"Io ... ne ho bisogno. Ma non riesco a morderti." Rispose tremando e balbettando di continuo.
Yui purtroppo capì che era appena accaduta la stessa cosa di qualche ora fa, quando Akari aveva lanciato al vampiro dei messaggi con il pensiero. La bionda umana voleva sapere cosa gli aveva fatto la sua amica cacciatrice, non l'avrebbe mai perdonata per il suo atto irragionevole.
Di colpo sentirono delle voci: Reiji e Kanato. Ayato sgranò gli occhi, non voleva mostrarsi a loro in uno stato di debolezza, ma ormai non poteva nascondersi. Yui al contrario del vampiro sopra di lei era contenta per la prima volta di aver sentito le loro voci. Con la mano fece un segno come per chiamargli.
Reiji curioso ma anche un po' schifato da quella posizione si avvicinò con fare superiore. "Ayato, quante volte devo dirti che certe cose devi farle in camera tua?" Domandò ormai rassegnato ad un Ayato menefreghista ed egoista.
Yui a quelle parole divenne un po' rossa ma cercò comunque di attirare l'attenzione del vampiro dai capelli grigi. "Reiji, aiutalo ad alzarsi per favore. Non è quello che credi, più tardi ti spiego." Cercò di essere più diretta possibile in modo di fargli capire che era veramente seria, e per fare in modo di non essere bloccata nel bel mezzo della frase.
Reiji sentendo l'umana parlare con quel tono e non sentire Ayato controbattere alle parole di lei, si precipitò di corso insieme a Kanato per spostare il vampiro. Lo presero uno da un arto e l'altro dal secondo arto, percependo da subito che il suo corpo era pesante e stanco, aveva qualcosa che non andava. Con cautela lo posarono al muro, era immobile come un inutile oggetto abbandonato su una mensola impolverata.
"Yui ... mi spieghi cosa prende ad Ayato? Teddy è molto preoccupato " Chiese il vampiro dai capelli viola dagli occhi sgranati.
L'umana si alzò con molta fatica per spiegare ai due vampiri l'accaduto. Alla fine del tremendo racconto entrambi i vampiri avevano in volto un'espressione più che preoccupata, erano terrorizzati e sconvolti. Reiji senza fiatare andò nel suo studio per prendere un ago e una provetta e correndo tornò da suo fratello. Con delicatezza tolse dal braccio debole di Ayato un po' di sangue che andò a finire in quella piccola provetta.
"Yui, portalo in camera sua, fargli compagnia; penso che verrò dai voi tra due orette sperando di essere riuscito a capire che diamine gli ha combinato quella dannata."
Yui annuì e con forza e determinazione portò Ayato in camera, lo stese sul divanetto, dato che il suo "letto" non si poteva definire tale, e lei si mise seduta accanto a lui posando la schiena sul suo petto. 'E' bello stare così vicini e tranquilli, speriamo di trovare una cura ...'
Pensò tra sé e sé per poi prenderli una mano tremante e viola per il freddo. "Ayato, vuoi una coperta?" Lui non rispose subito, la guardò per un po' per poi sorriderle, fino a che sussurrò qualcosa. "No ... mi basti tu."Yui divenne leggermente rossa, ma non pensò molto all'imbarazzo dato che la situazione che stavano vivendo era davvero un trauma, e superava tutte le altre cose. Era tardi, erano passate più di sei ore dall'incontro con Akari.
Molto lentamente il vampiro riuscì ad addormentarsi e lei non poté non rimanere per ore a guadarlo, si accorse che era davvero bello, non che non lo aveva mai capito prima, ma ora, nel sonno e con il volto ricoperto dai segni della stanchezza poteva ammirare tutti minimi dettagli di quel bizzarro viso.
I suoi pensieri vennero interrotti dalla porta che si aprì violentemente, ospitando un Reiji ad occhi sgranati, era quasi scandalizzato. Dal suo sguardo Yui poteva capire che era indeciso se parlare o no.
Reiji deglutì più e più volte fino a che la sua voce completamente tremante rimbombò in quella silenziosa e oscura camera:
"Yui, Ayato sta diventando Umano."
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Spero vi sia piaciuto, fatemi sapre, un bacio a tutti :3
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FanfictionSalve a tutti. Questa fan fiction è un pò particolare. Si basa essenzialmente sui sentimenti di Yui e Ayato...Ayato porta la sua "prigioniera" fuori dal palazzo per passare una giornata diversa insieme alla sua Chichinashi...ma accade qualcosa di im...