I quarti di finale secondo Alessio e Genn.

I quarti di finale secondo Alessio e Gennaro//trash alert.

I quarti di finale secondo Alessio e Gennaro//trash alert.

In un video diario di Xfactor avevano avvisato tutta Italia del fatto che fossero portatori sani di #EffettoUrban: 'Siamo degli sfigati'. Persino dopo la finale, dopo gli innumerevoli firma copie e nella loro quotidianità si concretava la sfiga di essere un urban. Gennaro ormai si era rassegnato e si limitava a una scrollata di spalle e a rollarsi una sigaretta quando succedeva- ogni tre per due- , Alessio continuava a chiedersi perché e a imprecare in napoletano stretto, per paura che qualcuno potesse capire le sue bestemmie in altre parti d'Italia.

Andava bene tutto, potevano tollerare ogni situazione da mainagioia che si ritrovavano dinanzi. Tutto tranne il diluvio universale che stava vendendo giù a luglio a poche ore del loro live a Milano.

Avevano da poco ricevuto il fatidico avviso di rinvio del live a tre giorni dopo.

- Vai a vedere che piove anche martedì.-

- Gè smiettl e fa a jatta ner?! Piuttosto cosa facciamo adesso?

Era una domanda così scontata che Genn, ridendo, si chiese se Alessio non avesse assunto qualcosa di forte prima di arrivare in albergo. Erano entrambi stesi ai piedi del letto, rigorosamente matrimoniale e spazioso, con le gambe penzoloni e le braccia dietro la nuca.

- Che domanda difficile...- Disse alzandosi piano e mettendosi su un fianco. Il suo tono era più basso e roco e traboccava allusioni a tutto spiano.

- Non mi va di uscire con la pioggia, siamo chiusi qua dentro per le prossime ore. – Alessio si poneva ancora quell'interrogativo e non poté accorgersi materialmente delle intenzioni che emanava tutto il corpo del compagno a causa della stanchezza del viaggio che lo portò a socchiudere gli occhi.

- Vediamo un po', abbiamo una stanza enorme, una vasca grande quanto casa, uno schermo piatto grande non so quanti pollici una quantità industriale di-

L'entrata strategica di Nando, che (s)fortunatamente impedì a Genn di salire a cavalcioni sul ventre di Alessio, fu improvvisa e destò l'altro urban dal suo dormiveglia. Genn adorava Nando come fosse suo fratello ma ne odiava la tempistica.

- Avete ricevuto il messaggio ragazzi?

- Forte e chiaro. – Rispose un Genn stizzito.

- Che avete intenzione di fare adesso?

- In realtà non lo sappiamo. – Ribatté Alessio prima di essere fulminato sul posto da gli occhi dell'altro, ormai ridotti a due fessure nere.

- Possiamo vedere i quarti di finale europei: Italia – Germania , ah? Giù al bar hanno messo uno schermo fantastico!

Alla felicità esaltata di Nando si contrapponeva quella falsa e mal celata di Gennaro, che sperava che il suo ragazzo avesse capito dove volesse andare a parare con quelle occhiatacce e con le avances di poco prima...

- No jà, Nà. – Genn tirò un sospiro di sollievo e iniziava a prepararsi psicologicamente a vivere una notte all'insegna del ...- Guarda qua che schermo! Non sappiamo nemmeno da quanti pollici sia. La guardiamo qua.- ... calcio.

Gennaro conosceva tutte le sfaccettature di Alessio: sapeva della sua ossessione per l'ordine e per i pigiami puliti, la sua smania di avere ogni mattina una spolverata di cannella nel suo cappuccino, il bisogno impellente di dire prima di un qualsiasi live qualcosa di dolce e di dargli un bacio altrettanto soffice e caloroso, sapeva del suo amore spassionato per la birra doppio malto. Sapeva anche da bambini avevano fatto parte della stessa squadra di calcetto e ricordava quante volte lui aveva chiesto di stare esplicitamente in panchina al riparo da avversari, sotto la frescura della pensilina delle riserve, e di quante altrettante volte un piccolo Alessio era stato osannato per i bei goal o per i bei passaggi che la maggior parte delle volte determinavano la vincita della loro squadra. Ma aveva ignorato fino a quel punto la passione del suo ragazzo per le partite della nazionale. Che poi diventano tutti patriottici durante i mondiali o gli europei.