Alyssa Pov's
1950 New York martedì 28 Marzo
"che bel sole Marianne!passeggiamo ancora un po" dissi io entusiasta.Guardai in basso e vidi che ero vestita in modo strano,stavo per fare una domanda ma una voce dolce e confortevole mi bloccò.
"Signorina Gomez, sa che dobbiamo tornare a palazzo entro le 12:30 per il pranzo reale.Si ricorda com'è finita l'altra volta?Se vuole le posso rinfrescare la memoria."
"Pranzo reale?Cosa sta dicendo Marianne?"
"Per l'ennesima volta,mi chiamo Sylvie.E non faccia finta di non sapere del pranzo reale! Ultimamente si sta comportando in modo veramente strano."
"Scusi ma che ore sono?"
2017 New York, martedì 28 marzo
"Alyssa?...Alyssa?... mi senti? sono tuo padre, siamo tutti molto preoccupati,è quasi un mese che sei in coma.Ti prego svegliati" sentivo le lacrime di mio padre scendere nelle mie guance.Tentai di parlare ma le parole non uscivano.Sentivo dei medici che parlavano lontani,probabilmente con i miei genitori.
"Vostra figlia è in gravi condizioni, ma faremo il nostro meglio per salvarla."
A quelle parole mi svegliai ancora un po' frastornata dal sogno di prima, sembrava così reale...
in ogni caso,siccome nessuno si era accorto di me,ho deciso di rovesciare il vaso di fiori che avevo sul mio comodino, lo so,scelta non proprio fine ed elegante ma non avevo scelta, la gola mi faceva malissimo e non avevo intenzione di sprecare le mie forze per parlare.Il rumore del vetro andato in frantumi per terra aveva attirato l'attenzione come pensavo io e la prima a notare che ero sveglia è stata Chloe,che subito si fiondò su di me per abbracciarmi.Mi girava ancora la testa ma ricambiai con piacere.Il suo profumo "Coco Mademoiselle" mi inebriò.
FLASHBACK
2014 New York,30 Gennaio
"Tanti auguri a te, tanti auguri a te,tanti auguri ad Alyssa,tanti auguri a te!!!!" in coro tutti i miei amici intonarono una tra le canzoni più odiate al mondo.Tra le tante perone che la odiano c'ero anche io. Chloe notando la mia faccia schifata si avvicinò a me con le lacrime agli occhi, porgendomi una lettera che in seguito leggerò.Mi abbracciò forte e io ricambiai,aveva usato il suo nuovo profumo, lo so perché l'abbiamo comprato insieme, "Coco Mademoiselle". Dopo ore di festa e amici che mi cospargono regali,tornata a casa, mi misi a leggere la lettera di Chloe,sono ansiosa e so già che piangerò a dirotto.
"Amica mia,ti scrivo perché.... ma, veramente non c'è un motivo. Avevo solo voglia di dirti quanto conti per me. Come faccio a racchiudere tutto di noi in una lettera? Abbiamo vissuto esperienze allegre, belle, strane, dolorose, divertenti... l'unica cosa che non mi è mai mancata è stato il tuo appoggio che mi ha permesso di superare ostacoli, a volte enormi... Grazie di tutto,grazie dei messaggi che mi mandi,grazie delle frasi che riescono a farmi stare bene, grazie dei tuoi consigli, grazie per avermi supportato, grazie per le giornate ore minuti e secondi che mi dedichi pur avendo altro da fare. Grazie per ascoltarmi sempre, grazie per avermi dato la possibilità di esserti amica. Grazie per tutte le volte che sei riuscita a capirmi, per tutte quelle volte che mi hai regalato un sorriso, per tutte le volte che sei riuscita a farmi sentire importante, per tutte quelle volte che mi sei stata vicina, per tutte quelle volte che avrei voluto dirti tante cose, che tu hai compreso senza che io aprissi bocca, GRAZIE!!!
Sei una bellissima persona e sono felice di averti conosciuto ma soprattutto di poterti considerare la MIA MIGLIORE AMICA. E questa "lettera" è per dimostrarti una volta tanto il mio affetto, cose che non riesco a dire a voce. Grazie per tutti i ricordi che mi hai lasciato finora. Ci saranno tante cose di cui ridere, tanti pomeriggi per uscire, tante ore da passare al telefono o a messaggiare, e tante ore da passare al tuo fianco. Cara amica ti scrivo... ( e mi emoziono un po' a farlo) perché per me sei una vera amica. Volevo semplicemente che tu lo sapessi."Ecco ora sono uno straccio e il foglio si è cosparso di lacrime, la prima cosa che faccio è mandarle un messaggio non di certo all'altezza della lettera, ma cerco di farle capire che per me è lo stesso e subito dopo mi addormento.
"Alyssa ci sei o stai pensando ad un bel modello di Abercrombie?" ridacchia. Mi sono immersa nei pensieri troppo a lungo, rido anche io e ci stacchiamo. Quell'abbraccio mi ha marchiato il cuore e mi ha riempito di felicità. Seguirono i saluti dei miei genitori,ma scrutando bene la stanza noto che manca una persona, Tyler... chissà dov'è,ma soprattutto se mi è mai venuto a trovare. Dopo una mezz'ora di chiacchere, tutti quanti escono per lasciarmi riposare e io inizio a scrutare la stanza con occhi curiosi, non è molto accogliente ed è spoglia, muri e mobili bianchi,l'unica cosa che rallegra l'ambiente sono i fiori e i regali da cui sono sommersa,di ogni colore e forma.Hanno tutti un biglietto allegato e a mano a mano inizio ad aprire tutto e leggere le letterine. All'ennesimo mazzo di fiori mi spazientisco e mollo la mia impresa per riposarmi qualche secondo con gli occhi chiusi. Sto provando a ricordare il sogno ma ricordo solo alcuni spezzoni che assieme non formano nulla che riesca a riportarmi a quelle voci così reali e confortanti,al paesaggio storico meraviglioso e al mio maestoso vestito. Sento bussare alla porta "Entra pure!" dalla mia voce si nota una punta di acidità, non avevo voglia di visite, posso capire che tutti siano felici per il mio inaspettato risveglio ma in questa ora non ho avuto tregua e soprattutto ne ho abbastanza della pena che la gente prova nei miei confronti,odio le persone che fanno le gentili solo perchè è buona educazione farlo. La porta si apre lentamente e spunta fuori,con un'aria abbastanza arrabbiata mio padre, ci mancava solo questo... "Dobbiamo parlare." nella sua voce c'è freddezza e distaccamento, non credo sarà nulla di buono. "Dimmi tutto" dico con voce confortante,sperando che così si ammorbidisca un po', ma nulla, fissa il vuoto con occhi vitrei e quasi inumani. Riprende a parlare dopo pochi minuti, come se si stesse creando,prima di riniziare a parlarmi, un discorso mentale. "Sono molto deluso dal tuo comportamento, quante volte ti avevo detto di non scendere nel piano di sotto?" è furente...ora ricordo quella notte,il ragazzo misterioso e la siringa. Mi faccio coraggio e inizio a parlare "Vorrei tanto sapere che cosa stavi facendo a quel povero ragazzo e soprattutto cos'hai fatto a me!" mi pento di ciò che ho fatto, mio padre adesso è tutto rosso in faccia dalla rabbia e ho peggiorato la situazione. "Non sono cose che ti riguardano,di quella notte non avresti dovuto ricordare nulla piccola Bastarda" mi ha chiamata Bastarda?? come si permette, vedo che sta aprendo la bocca per continuare il discorso ma non glielo permetto e inizio a parlagli sopra per qualche secondo, subito dopo infatti rimane solo la mia voce nella stanza. "Senti, non hai il diritto di trattarmi come vuoi tu,chiaro? Non sei nessuno per dirmi quello che devo fare e dove andare a casa mia, ora mi racconti tutto che tu voglia o no!" non credo saprò mai la storia, almeno non per ora perché,preoccupato, un infermiere entra in camera pensando fosse successo qualcosa,le urla si sentivano e rimbombavano nei corridoi dello spoglio ospedale. Mio padre (purtroppo lo devo chiamare così) esce come un cane con la coda tra le gambe seguendo l'infermiere,che prima di uscire mi chiese cortesemente di non urlare più. Per colpa di quel verme con un nome indegno mi è venuto di nuovo il mal di gola lancinante! Ora i dubbi mi assalgono e le domande si moltiplicano,ma una tra le tante preme nella parete del mio cranio per cercare di essere risolta,Dov'è Tyler? Decido di togliermi almeno questo dubbio e lo chiamo. Una voce metallica dei mio ragazzo mi strilla nelle orecchie "Se sei Alyssa, ti dico solo di ascoltare i messaggi in segreteria che ti ho lasciato,Ti amo".
Angolo Autrice
Anche questa volta mi sento cattiva e concludo così il capitolo.Comunque se vi ricordate nell'ultimo angolo autrice vi avevo detto "Questo capitolo è molto breve perchè sto risparmiando le energie per il prossimo" ecco ho risparmiato le energie per quasi un anno ma almeno oggi ho sfornato un bel capito non credete? Spero di aggiornare con più costanza,scusate per l'assenza .
-N-
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Time Warp
FantasyAlyssa Gomez è la tipica ragazza newyorkese di 17 anni ,figlia di papà,bella e attraente. Nella sua famiglia si praticano riti molto particolari, ma lei perché dovrebbe avere sospetti? È abituata così sin da quando era piccola. Ma una notte si rend...