21. The prom

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Il giorno del ballo era sempre più vicino.

I ragazzi avevano comprato tutti uno smoking nero. Erano davvero splendidi.

Non si può dire la stessa cosa di Alison. La ragazza infatti stava impazzendo per la ricerca dell'abito e delle scarpe, per non parlare della scelta dell'acconciatura.

"Alison è il decimo negozio che giriamo questa mattina" sbuffò Harry cercando di mantenere il passo con la sua amica "perché hai scelto me per farti accompagnare?"

Harry, purtroppo, era il prescelto per accompagnare la ragazza per negozi. Era stata una scelta difficile, la ragazza per scegliere si era basata su canoni molto scrupolosi.

Niall: era il suo accompagnatore e l'abito sarebbe dovuto essere una sorpresa per lui.

Louis: sarebbe uscito dal negozio dopo la prova di un solo abito e avrebbe continuato a mostrarle foto che aveva scattato ad Harry di nascosto.

Liam: avrebbe maledetto le scollature, facendola andare al ballo con una tunica e il crocifisso intorno al collo.

Zayn: Zayn è Zayn, non sarebbe andato bene in tutti i casi.

Harry: era un ragazzo con il cuore d'oro, molto facile da sottomettere. Quindi era perfetto.

"Perché sei mio amico e ti voglio bene. Ho bisogno dei tuoi consigli" gli sorrise lei

"Ma se ogni volta che ti do la mia opinione tu sbuffi e rimetti l'abito dove lo avevi preso"

"Perché ho bisogno dell'abito perfetto" disse lei risoluta "per voi è facile, uno smoking e siete perfetti. Ma per noi ragazze non è così! Quindi, finché non troverò quel l'abito, io continuerò a cercare"

"Poverino chi ti sposerà" disse Harry ridendo ricevendo uno schiaffo sul braccio dall'amica

"Colui che mi sposerà sarà l'uomo più fortunato del pianeta. E ora andiamo. Mentre noi siamo qui a parlare milioni di abiti stanno per essere comprati" disse lei con aria di guerra per poi gridare "conquistiamo ciò che ci appartiene" e corse trascinando con se Harry, che stava pregando perché non venissero uccisi entro la fine della giornata.

"È perfetto" disse Alison con le lacrime agli occhi

"Sei seria?" Disse Harry leggermente irritato "mi hai fatto girare tutta la città. Setacciare ogni negozio di abiti da sera. E poi dici che è perfetto il primo abito, del primo negozio, che abbiamo visto?!"

"Sì" rispose Alison sorridendo

"Se non fossi una ragazza ti avrei già staccato la testa" disse acidamente

"Ma non lo farai perché ,senza di me, moriresti e perché sono la luce che illumina le tue giornate"

"No, non lo faccio perché altrimenti finirei in prigione per omicidio di una rimbambita"

"Che tenero che sei Hazza" disse lei abbracciandolo "ti voglio bene anche io", lui sbuffò, ma alla fine ricambiò l'abbraccio.

Alison era appena uscita dal parrucchiere e si stava dirigendo verso casa sua.

Appena entrò corse in camera sua per prepararsi. Mancavano poche ore all'inizio del ballo.

Cupid || Larry StylinsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora