Capitolo Terzo

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Scendo dalla moto ed entriamo nel supermercato, mi dirigo immediatamente verso i dolci e mi riempio le braccia di schifezze, tra biscotti, caramelle e dolci vari mai visti, ovviamente la cioccolata non può mancare, sento qualcuno picchettarmi sulla spalla mi giro e mi ritrovo un paio di occhi color nocciola a fissarmi.

-Hey, non pensi di star esagerando? Voglio dire non siamo entrati nemmeno da due minuti e sei già piena di roba.- dice divertito.

-Ma no! Va a comprare ciò che ti serve mi raggiungi alla cassa dopo! Bene ciao.-

mi giro e continuo la caccia alla cosa più calorica che trovo. Trovo una barretta di cioccolato al cocco e popcorn, ne prendo subito due, poi trovo i biscotti con crema al latte  immersi in altra cioccolata, non vedo l'ora di tornare a casa per assaggiare tutto.
Vado alla cassa e trovo già Nathan ad aspettarmi, pago e usciamo.

•••

Tornati al dormitorio saluto Nathan ed entro in camera. Nessuna traccia di Natalie, meglio.
Prendo un libro, metro un po' di musica dal cellulare, parte con "American Idiot" dei Green Day, una delle mie canzoni preferite, prendo un po' di cibo e inizio una delle mie serate preferite in assoluto.
Dopo un po' sento girare la chiave nella serratura, e Natalie fa la sua grande entrata, la guardo un attimo e il suo abbigliamento lascia decisamente poco all'immaginazione. Bhe, se le piace vestirsi così nessuno glie lo impedisce.

-Oh mio dio! Pure il sabato sera stai a casa a leggere i tuoi insulsi libri? Ma ce l'hai una vita sociale?- starnazza come un oca.

-Mio dio abbassa la voce ti prego stai urlando come una scimmia.- dico massaggiandomi le tempie, dopo essere stati tutto questo tempo da soli in silenzio, Natalie non aiuta affatto.

-Come mi hai chiamata?!?- sta strillando davvero troppo.

-Ma che ore sono?- ho davvero perso la cognizione del tempo.

-Sono le 2.30, BALENA.- Ah un colpo al cuore. È già passato tutto questo tempo?

-Se ti stai chiedendo perché sono a casa così presto, bhe è perché non c'erano ragazzi decenti a quella festa.- dice altezzosa.

-Ma proprio quello mi stavo chiedendo! Pensa un po' che coincidenza! Allora si spiega tutto.- Le sorrido falsamente.
Lei mi sorride vittoriosa, certo che è proprio cretina.

-Ma poi a te non basta che sia un maschio?- Le chiedo divertita.
Riesco a intravedere un cipiglio confuso sul suo volto.

-Ma come ti permetti? Che poi non mi avevi appena detto di essere d'accordo con me?-

-Sei davvero stupida sai? Si chiama sarcasmo.- alzo gli occhi al cielo

-io non sono stupida! Tu! Sì proprio tu sei stupida non io! Io me la godo la vita!- mi urla tutta rossa dalla rabbia.

-Ti questo lo chiami godersi la vita? Davvero? Andare a letto con chiunque ubriaca fradicia per poi svegliarsi la mattina e non ricordare nulla? Andare alle feste praticamente svestita e farsi guardare e giudicare da ragazzi che non sono riusciti nemmeno a finire il liceo? Questo lo chiami godersi la vita? Io direi proprio di no. Tu hai il diritto di vivere come ti pare, ma arriva un momento in cui devi riflettere. Riflettere su ciò che stai facendo e chiederti se tutto ciò ti rende felice. Perché non c'è giusto e sbagliato, ma c'è cosa che ti rende felice o infelice, quindi pensa, questo stile di vita ti fa sentire felice, speciale e appagata? E non intendo in quel senso. Rifelttici Natalie.- Non so perché ho detto tutto questo mi sento come una di quelle ragazzine saccenti ah basta mi faccio i cazzi miei.

-ora credo sia ora di dormire, è tardi.- cerco di chiudere questa conversazione.

-È davvero questo quello che la gente pensa di me?- chiede fissando il vuoto.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Sep 08, 2017 ⏰

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