3 ~ A boy

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Ero in soffitta a pensare mentre ascoltavo canzoni a non finire.

Stasera dovrei andare alla festa di Matteo (il mio compagno di banco) con Michela, anche se è venerdì e domani c'è scuola. Non credo che ci andrò, non mi va proprio. Uscirò domani, penso.

Decido di fare una corsa, scendo fino alla mia camera, mi cambio e vado a correre.

Mentre giro l'angolo, con le cuffie, sbatto ad un ragazzo che mi sembra di aver visto a scuola con Luisa.

-Scusa- dico mentre cerco di alzarmi.

Stupida! Non chiedere scusa è uno stronzo, stava limonando con Luisa davanti a te!

Ed è di nuovo arrivata la vocina della mia coscienza.
-Hey! Dovresti stare più attenta quando cerchi di correre!-
Dice le ultime parole con un sorrisino che mi fa arrabbiare ma allo stesso tempo lo adoro.
Eh?! Ma che mi prende?!

Mi riprendo e dico: -Ehi!!! Ti ho chiesto scusa, non ti basta per aiutarmi ad alzarmi?-

-Ah, si. Aspetta... fammi vedere dove ti fa male...-

Gli indico la caviglia, me la prende e dopo averla esaminata dice:

-Deve essersi slogata, ti accompagno in ospedale-

-No, ci vado sola.-

-Hai detto tu di aiutarti, quindi ora vieni con me.-

Mi arrendo e mi faccio accompagnare in ospedale da lui. Ora che ci penso non so il suo nome..

-Federico- mi risponde come se mi leggesse nel pensiero.

-Stai pensando ad alta voce- continua.

-Ohw, scusa. Comunque io sono Christina.-

-Okay, per farmi perdonare ti va di venire con me domani?-

Non accettare. Ti rovinarai la reputazione.

Ma in fondo è solo un' uscita, io non provo niente per lui e lui non prova niente per me. Non succederà niente.

-Mmh... non so. Dipende da cosa mi fanno alla caviglia. Se me la fasciano o me la ingessano non esco di casa.-

-Ah.. allora non verrai di sicuro. Troverò una soluzione.-

-Siamo arrivati?-

-Si-

Scendiamo dalla macchina, Federico mi prende in braccio perché io non riesco a camminare e mi porta al pronto soccorso. Una volta dentro mi fasciano la caviglia perché è slogata.

Nel ritorno parliamo un po' delle nostre vite e ci scambiamo i numeri di telefono. Mi piace Fede. Come amico intendo...

Credici.

Forse la vocina ha ragione, ma non gliela voglio dare vinta, così la ignoro.

-Oddio Christina! Che ti è successo? Stai bene? Dove sei stata? Perché non hai risposto al telefono? Con chi sei stata?-

-Mamma calmati! Sono andata a correre, sono caduta e un mio amico mi ha portata al pronto soccorso perché mi sono slogata la caviglia. Io così non esco di casa!-

-Ohw Christina... non puoi chiuderti in casa per tanto tempo, sei appena arrivata e non conosci nessuno, devi fare amicizie.-

-E tu che ne sai?! Ho fatto tante amicizie e non puoi nemmeno immaginartele. Non sai niente di me! E poi perché mi hai chiamata? È arrivato il tuo nuovo collega? Salutamelo tanto allora!-

-Christina aspetta! Ti ho chiamata perché.....-

Non riesco a sentire il resto della frase perché sbatto in camera mia.

Dopo 10 minuti bussano alla porta e rispondo convinta che fosse mia madre:
-Non mi servono le tue prediche, vattene!-

-Sono io befana!-

È la babbanaaaa!!

-Scusa entra.-

Ci abbracciamo per un tempo indefinito, poi parliamo di un sacco di cose finché non mi dice che tra 2 ore ha il volo per Londra perché la sua famiglia va a vivere lì. Ora è sicuro che non ci vedremo più. L' abbraccio per l'ultima volta, intanto una lacrima si fa spazio sulla mia guancia. Dopo esserci salutate se ne va.

Mi mancherà e non poco.

Prendo il cellulare e trovo 2 messaggi
《Dopo la caduta dovresti uscire》
《Passo alle 19.00?》
Sono di Fede, rispondo
《No, non me la sento proprio oggi. Ero andata a correre per liberare la mente, ma a quanto pare è stato peggio. E poi sono già le 19.00, non farei in tempo a prepararmi.》
Risponde subito:
《Troppo tardi, aprimi.》

《Non voglio uscire!》

《Allora passeremo la serata in casa, basta che mi faccio perdonare.》

Scendo e apro la porta, non c'è nessuno. Dopo un po' mi ricordo che qui c'è il cancello e così schiaccio il tasto accanto al citofono per aprirgli. Arriva subito e mi chiede come sto, forse è stata una mia impressione, ma sembrava preoccupato per me.

Lo porto in camera mia (quella al terzo piano), ci sediamo sul letto matrimoniale e collego la tv a Internet. Metto il film "L'evocazione" (amo gli horror) e ordino la pizza che arriva dopo 15 minuti.

Per tutto il film sono stata poggiata sulla tartaruga di Fede (aveva caldo) con il suo braccio intorno a me.

Quando finisce il film, cerco di alzarmi ma non ce la faccio perché.......


*******spazio autrice *******
Ci voleva un po' di suspence...
A pomeriggio continuo, spero vi sia piaciuto♥

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