Mi fa un po' male ricordarlo.
Ma penso che ormai sia giusto che lo sappiate.Era una calda notte di agosto. Ero uscita con un gruppo di amici. Be si sà, una cosa tira l'altra. Erano tutti ubriachi, tranne me. Non avevo bevuto perché dovevo tornare a casa in motorino, inoltre ero la più piccola della comitiva, e non so quanto sarebbero stati felici i miei genitori di vedermi tornare a casa barcollando e farneticando.
Arrivata la mezzanotte presi il mio motorino.
Ero quasi arrivata a casa, quando ad un tratto, mi ritrovai per terra. Avevo dolori ovunque. Nel giro di pochi secondi capii tutto. Un ragazzo scese barcollando da un'auto, era ubriaco fradicio. Si mise a fissarmi con disprezzo, quasi con non curanza. Dopo qualche istante ritornò barcollando alla sua auto, salì...e semplicemente sparì.
Con la poca forza che mi era rimasta, mi misi a gridare aiuto, aiutatemi...Ma ero sempre più debole. Gridai per l'ultima volta. Sentivo delle grida, qualcuno mi aveva trovata. Sentii anche che chiamava soccorsi: "ho bisogno di aiuto, sono in via monti 15, c'è una ragazza davanti a casa mia, è in fin di vita, deve essere stata investita, vi prego fate presto."
Dopo momenti di pura agonia, arrivarono i soccorsi. Mentre mi caricavano dentro l'ambulanza, sentii questa conversazione:
Soccorritore 1: "povera ragazza..."
Soccorritore 2: "Già, non credo che riuscirà a superare la notte, ha parecchie lesioni."A quelle parole mi sentii sprofondare. Cazzo sarei morta.
Non ci potevo credere.
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Il Labirinto
General FictionLudovica è una ragazza di 17 anni in coma da quando ne ha 15. Ma la sua vita continua in sogni e pensieri. Ludovica è viva nel cuore e nella mente, nelle speranze, dentro di sé ha un oceano di emozioni. Ludovica vive, ama, piange, ride, gioisce.