Attentato al cuore ||Sascha Burci~Sabrina Cereseto||

Capitolo 5

"Lorenzo, Lorenzo Ostuni" ci rispose.
"Adesso andate, aspettatemi lì fuori" continuò. "Ok" disse awed.

Fecero entrare prima me e poi Sascha, io ero un po' impaurita quindi Sascha mise una mano su un mio fianco e mi fece avvicinare.
"Andrà tutto bene, devi solo andare dritto, usciremo da qui, ok?"
Erano successe troppe cose tutte insieme, nemmeno una di quelle era bella, volevo mettermi a piangere in un angolo, ma risposi comunque: "Ok".
Lorenzo che era rimasto in silenzio per tutta la scena parlò: "Vi avverto...Il condotto è un pò lungo".

***

Sarà da circa 10 minuti che sto gattonando in questo condotto è pieno di ragnatele e polvere, la mia faccia sarà diventata nera, a parte delle linee lasciate dalle lacrime.
Sascha ogni tanto mi dice delle frasi di incoraggiamento, ma più cammino e più mi sento che un'uscita non ci sia.

Trovai una finestrina che faceva vedere sotto, a quanto pare eravamo saliti. Guardai e non riuscii a respirare, mi allontanai subito. Decine e decine di cadaveri per terra.
Ragazzi, bambini...
Mi guardo intorno sono in una scatola buia e sporca, senza fine, non riesco a respirare, so cosa mi sta succedendo... è un attacco di panico.
Scoppio a piangere e mi ranicchio il più possibile.

Dal punto di vista di Sascha:

Si affaccia in quella piccola finestra e cominciò a tremare. Cosa le stava succedendo?! Cominciò a piangere e a non controllarsi più.
"No,no,no! Sabri!" Dico disperato. Lei non ci fa caso.
"Sabri! Guardami!!" Sabrina alza lo sguardo, c'è il terrore puro nei suoi occhi, nei suoi magnifici occhi. "Sascha...non riesco a respirare..."
Cazzo, ho capito, è un fottutissimo attacco di panico. A scuola mi avevano detto che per far passare un attacco di panico si doveva trattenere il respiro. "Senti Sabri... prova a, prova a trattenere il respiro" cerco di dirle, ma lei non mi avrà neanche sentito.
"Sabri! Guardami!"riprovo.
Lei alza lo sguardo e vedo il terrore ancora più di prima, mi sento male per lei, le metto una mano sulla guancia e la bacio, la bacio abbastanza da farle trattenere il respiro e lo tratteniamo insieme.
Ci stacchiamo e lei mi guarda a bocca aperta, la sua faccia sporca di polvere con qualche lacrima che lascia una scia sul suo viso, la rendono fantastica.
"Grazie" dice. Ha funzionato a quanto pare.

Dal punto di vista di Sabrina:

Continuiamo in questo condotto senza fine. Sascha mi ha baciato, continuo a ripetere dentro la mia testa, lo so che è stato solo per farmi passare l'attacco di panico, ma è stato...come dire...magnifico.

Non ci credo,vedo una porticina con della luce. Pian piano che ci avviciniamo aumento sempre di più il passo.
"Vai Sabrina vai! Siamo arrivati"fa Sascha.
Arrivo alla fine del condotto, provo ad aprire la porta ma è difficile da aprire, cambio posizione e gli do due calci, poi si apre, esco subito.

Siamo finalmente usciti tutti, siamo una decina di persone, vado da Sascha che si stava spolverando la faccia è così bello anche da sporco...
Ci abbracciamo. "Che ti avevo detto?"fa lui e mi sorride, poi sorrido anche io.
Ci allontaniamo da lì ma di poco, Lorenzo ci aveva chiesto di aspettarlo.
Poco dopo sentiamo battere il condotto, poi si spalanca, rimaniamo tutti in silenzio, escono delle persone, ma c'è qualcosa che non quadra: stanno tutte scappando più veloci che possono, ci alziamo tutti da per terra istintivamente, poi esce Lorenzo, era l'ultimo è sta correndo verso di noi il più veloce che può.
"CORRETE!"urla.
Noi lo guardiamo preoccupati senza riuscire a fare niente.
"SCAPPATEE!"urla di nuovo.
Appena ci raggiunge ci mettiamo a correre il più veloce possibile, come se dietro di noi ci fosse qualcuno che ci vuole uccidere. Ah, dimenticavo,è così.

Quasi 100 views ragassuoli miei 😄😄. La storia comincia ad infittirsi. Ieri ho postato circa tre capitoli, in un giorno! Se la storia vi piace commentate e votate, ciao a tutti animali e animale 🐒🐯.
-Chiara