28. Finalmente libero

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Buonsalve persone.
Lascio qui le note autore (o quel che è) perchè a fine capitolo mi sembrerebbe proprio inadatto.
Devo parlarvi di due cose, una delle quali è abbastanza importante, quindi magari leggete.

Primo:

Siccome si sono aggiunti nuovi personaggi darò accesso anche ad altre quattro persone nel gruppo whatsapp (avete presente quello che avevo creato tempo fa in cui voi interpretavate alcuni dei personaggi? No? Tranquilli, l'alzaymer (?) colpisce tutti prima o poi) con i seguenti nomi:

Mark

Steven

Kevin

Ciell

Tremotino

Commentate accanto al nome che vorreste interpretare, il primo che lo farà otterrà il posto. Parlo troppo come se la mia storia piacesse un sacco, lol.

Secondo:

Questa è la cosa seria.
Molti di voi avranno sicuramente visto "Alice attraverso lo specchio". Volevo semplicemente informarvi che io non ho intenzione di vederlo. Perchè? Perchè come avrete notato parla di un terzo ritorno di Alice a Sottomondo e, essendo simile come idea, se non lo guardo e per sbaglio riprendo qualche cosa che è inserita anche nel film, nessuno potrà pensare che io l'abbia appositamente ricopiata.

Detto questo, godetevi il capitolo.
Mi scuso già per la conclusione.

Dopo tutta la confusione, ci fu un attimo di silenzio e confusione.
Solo i singhiozzi di Shirley, erano udibili.

La quiete e lo smarrimento generale durarono, però, ben poco.

Kevin si voltò a guardare Shirley: «Tu conosci Dilan?»

«È-» si interruppe, poi sospirò «era il mio migliore amico.»

«Il tuo che?» Kevin fece una smorfia.

Shilrey non fece in tempo a rispondere, la terra tremò. Dall'altra parte della scacchiera Alice brillava di luce verde, intenta a provocare quel terremoto. «Pagherete. Non è ancora finita.»

«È finita, invece. Hai perso la tua protettrice.» per la prima volta dall'inizio dello scontro, era stato Harry a parlare.

Alice sorrise. Qualcosa non va; pensò Shirley. La terra continuava a tremare. La porzione di terreno sotto i piedi della ragazza si sollevò, prima di poco, poi Shirley si ritrovò a guardare tutti quanti da quindici metri di altezza.

Mi sto dimenticando qualcosa. Shirley ne era convinta. Poi, mentre Harry gridava parole a lei incomprensibili nella sua direzione, incrociò lo sguardo di Ciell. La stava letteralmente fissando. Le sembrò una cosa piuttosto strana da fare, al momento. L'osservò meglio, per quanto fosse possibile dalla sua altezza, e si rese conto che stava guardando qualcosa alle sue spalle.

Si ricordò di Xander appena in tempo per sentire la lama gelida di un pugnale sfiorarle la gola.

«Ti eri dimenticata del pezzo forte?» le parlò all'orecchio e si rese conto che doveva essere già dietro di lei, quando la casella bianca sotto i suoi piedi si era alzata in volo.

«Ti eri dimostrato talmente pericoloso mentre ti chiudevo in quella cella che mi eri proprio passato di mente.» rispose lei, concludendo con un ghigno.

Xander in risposta le avvicinò ancora di più il pugnale alla gola.

«Ti conviene mettere a tacere il sarcasmo.»

Shirley ringhiò.

«Perchè non mi fai un piacere e mi lasci andare?» chiese.

«Oh si certo. E poi magari ti offro anche un gelato?»

«Non sarebbe male.» brontolò Shirley.
Poi le venne un'idea «Ho visto Tremotino.»

Xander sussultò, tutto d'un tratto si fece molto più interessato alle chiacchere della ragazza.

«Non ti interessa sapere dove si trova in questo momento?» chiese, nel tentativo di attirare maggiormente la sua attenzione.

«È impossibile che tu sappia dov'è, è fuggito.»

«Beh, se non ti interessa...»

Xander scosse la testa «Dimmelo.»

«Prima liberami.»

Seppur indugiando, Xander la liberò. Shirley non perse tempo e lo spinse oltre il confine della casella. Xander riuscì ad aggrapparsi con una mano a quest'ultima.

«Dovevo aspettarmelo.» ammise Xander.

«Già, forse dovevi. Ma non l'hai fatto. Mi dispiace per te.» sorrise. Poi notò che Xander non reagiva. Non provava a tirarsi su, non aveva ancora usato i suoi poteri. E pensare che Shirley si era immaginata uno scontro all'ultimo sangue su quei due metri quadrati di terra.

«Hey, che intenzioni hai?» chiese, sospettosa.

«Forse doveva andare così.» mormorò Xander.

Shirley credette di esserselo inmaginato.

«Forse questo era il mio destino fin dall'inizio.» disse, più sicuro, guardando a terra.

«Cosa intendi dire?» chiese Shirley «Non hai intenzione di combattere?»

Xander scosse la testa.

«Ma allora cosa farai?»

In risposta, il figlio di Tremotino mollò la presa dalla piattaforma. Fortunatamente, Shirley riuscì ad afferrarlo prima che fosse troppo tardi.

«Che fai?! Sei impazzito?!» gridò, tentando di sostenere il peso del ragazzo e allo stesso tempo di non cadere.

«Lasciami!» le urlò in risposta Xander.

«Certo che no! Cosa pensi di fare?! Non ti salverai da una caduta da questa altezza, scemo!»

«Non devo salvarmi, infatti!» dimenò un po' il braccio per liberarsi dalla presa «Mollami!»

«Perchè diavolo vorresti morire, scusami?!»

«Perchè dovresti fermarmi? Ti ricordo che siamo nemici!»

«Rispondi!»

Xander scosse la testa «Ma non lo capisci?! È l'immortalità uno dei due desideri di Alice! Adesso che Kendra non c'è più, tocca a me difenderla! Preferisco morire così, piuttosto che difendendo quella strega!»

Shirley lo guardava ad occhi sbarrati.

«Non devi per forza. Puoi passare dalla nostra parte.» cercò di rassicurarlo Shirley.

Xander continuó a scuotere la testa «Non è così che funziona, Shirley. Siamo in una fiaba. E nelle fiabe il cattivo muore.» disse con voce rotta.

«Non sempre. A volte l'antagonista passa dalla parte dei buoni. Non deve essere per forza tutto deciso.» tentò ancora la ragazza.

«Leggi troppe storie da lieto fine, tu. Nella realtà non esiste nessun 'e vissero tutti felici e contenti'» a Shirley si appannarono gli occhi, per la seconda volta. «Adesso torna giù, sconfiggi Alice e salva il tuo ragazzo.»

Shirley si trattenne dal ribattere sul fatto che avesse chiamato Harry 'il suo ragazzo'. «Come fai a sapere che sarò io a vincere?»

Xander sorrise «Caitlyn Wing non perde mai, no?»

Poi usò la sua magia per far perdere la presa a Shirley. Xander precipitò.

Il figlio di Tremotino si dissolse in una nuvola dorata, ancora prima di toccare terra.

Mentre cadeva, guardò Shirley e le mimò con le labbra: "Terzo desiderio: desidero essere libero da Alice."

Academy of Stories - La figlia dello Stregatto Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora