ricordo di una notte stellata

~CAPITOLO 6~

Svegliati. Mi dice una voce, la mia immaginazione.

Oddio, la testa mi fa un male cane e il mio corpo assomiglia alla cartapesta. O almeno così lo sento.
Mi sveglio di scatto e spezzo il filo della flebo attaccato al mio braccio. Sono attaccata ad una decina di fili e ne ho staccati la maggior parte con il mio risveglio un pò affrettato.
All'inizio faccio fatica a ricordare ciò che è successo, ma poi ricordo tutto: ho fatto un incidente. Quasi terrorizzata, chiedo all'infermiera, che è appena entrata nella mia stanza, della mia amica Jess. Inizialmente si domanda di chi stessi parlando, ma poi dice che sta bene facendo una faccia un pò strana, come se non capisse ciò che le sto dicendo.

Osservo la stanza: è deprimente. È una stanza singola, quindi c'è solo un letto (il mio), un comodino e un piccolo bagno.
Alla parete sono anche appesi dei quadri, essi invece sono allegri, presentano colori caldi e pochi freddi. Il mio preferito è uno in cui c'è un vaso di rose e dei girasoli.

Guardo l'orologio: sono le 7:40.
Così mi alzo e decido di andare a prendere un caffè, per svegliarmi un pò.
È difficile camminare e prendo due stampelle posizionate accanto al comodino.
Raggiungo la macchinetta, inserisco i soldi e decido di prendere un caffè amaro.
Lo prendo e me ne ritorno in camera mia.

Lo sorseggio seduta sul bordo del letto e, all'improvviso entra un dottore.
Leggo scritto sulla sua ''targa'', 'Dottor Kyle'. Avrà a occhio e croce 25 anni, è molto giovane per essere un dottore.
- Lei è la signorina Chiaresi? -
- Si, sono io. - dico poggiando il caffè sul comodino.
- Si ricorda cosa le è successo? - mi domanda.
- Certo. -
- Ho fatto un incidente con la mia auto assieme alla mia amica Jessie. - continuo.
- Cosa? - dice quasi sgranando gli occhi.
- Cosa ho detto di sbagliato? -
- Lei non ha fatto un incidente; è stata in coma per quasi due mesi a causa di uno svenimento, la sua amica Jessie sta benissimo, anche se non ho la minima idea di chi sia, e adesso lei si è ripresa.-
- Come?! - Sono stata in coma? Ma allora la creatura non era reale, era tutto frutto del sogno.
Un sogno ad occhi aperti.

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SPAZIO AUTRICE

Spero tanto che la storia vi sia piaciuta, mettete tante ⭐ e commentate!
A 10 ⭐ pubblicherò un'altra storia! ;)
~Isa