HIDE and SEEK IMOGEN HEAP
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E come spesso accade, i primi anni di matrimonio trascorsero lisci e senza particolari intoppi se non per qualche piccolo screzio quotidiano tipico della vita coniugale; come ad esempio la tavoletta del water lasciata alzata, il tubetto del dentifricio aperto e sgocciolante sul lavandino, il disordine che a volte si è soliti lasciare appena rientrati dal lavoro. Ma nulla di più. Nonostante questo, <<La vita matrimoniale è magnifica!>> si ritrovavano a pronunciare spesso insieme davanti ad amici e parenti, sorridendo e dandosi poi un tenero bacio sulle labbra prima di iniziare a raccontare scherzando e prendendosi in giro per quei piccoli malintesi.
Arrivò poi, come un fulmine a ciel sereno, il fatidico giorno del trasloco. La promozione di Chris a responsabile della sicurezza alimentare in una importante ditta di prodotti surgelati, li costrinse ad abbandonare quella forte sicurezza familiare per traferirsi all'altro capo del paese. Inizialmente felici e contenti per quella nuova opportunità, ed abbindolati dalla voglia di avventura, cercarono presto casa ed un lavoro come ragioniere per Mary che fortunatamente non tardò ad arrivare. Dovettero mettere da parte per qualche anno l'idea di avere dei bambini: <<Prima di tutto la sicurezza economica...>> diceva lei durante i primi mesi con voce convinta, e via via andando con un filo di voce carico di malinconia e tristezza; lui a volte le dava ragione abbracciandola per confortarla mentre altre volte cambiava stanza, sbuffando rumorosamente.
Non era di certo un segreto il fatto che Mary, educatrice in parrocchia e catechista per tanti anni, adorasse i bambini e che desiderasse avere tre piccoli marmocchietti da accudire e da accompagnare tra le insidie della vita. Già durante il primo anno dal trasloco, i viaggi nella terra d'origine erano scarsi ed insufficienti a coprire il vuoto che entrambi sentivano; con il passare del tempo, anziché migliorare, si fecero sempre più rari. Ad entrambi mancavano i parenti ed i vecchi amici, ma con i nuovi lavori appena iniziati era difficile trovare un momento libero per prendersi una pausa e staccare la spina. Chris aveva i turni da rispettare, turni che subivano modifiche quasi ogni settimana, per cui spesso si ritrovava a lavorare anche al sabato ed alla domenica. Nonostante questo, riusciva comunque a trovare del tempo per uscire con i nuovi colleghi, fare amicizia e visitare il nuovo paese e i luoghi limitrofi. Mentre tutto questo non era possibile per Mary che lavorando dal lunedì al venerdì quasi con orario continuato e rimanendo in studio anche per gli straordinari; il tempo rimanente doveva dedicarlo soprattutto alle faccende domestiche. Lavare, stirare i panni, passare i pavimenti, lucidare i mobili e se avanzava tempo anche sistemare il piccolo giardino di proprietà. Anzi, doveva trovare il tempo per farlo, altrimenti gli insulti che aveva iniziato a ricevere quasi quotidianamente, avrebbero continuato a lacerarle il cuore, parole e frasi taglienti come lame affilate.
L'amore che provava nei confronti del marito non accennava a diminuire, anzi. Aveva iniziato ad incolpare se stessa per tutte quelle dimenticanze e per tutto quello che non riusciva a fare durante la settimana. Le ore dopo cena, dopo aver sistemato la cucina ed aver caricato la lavastoviglie, anziché stendersi sul divano o a letto a leggere i suoi amati romanzi rosa a fianco dell'adorato amato, erano dedicate alle faccende; riposare non era concepito, era solo un'inutile perdita di tempo.
Allo scadere del terzo anno dal trasloco decise, convinta da Chris, a lasciare il lavoro; il compenso che riceveva il marito era abbastanza cospicuo per coprire tutte le spese ed anche per qualche piccolo extra. Ma risparmiare per futuri figli, non faceva più parte di quei piani che avevano coltivato con passione negli anni precedenti. Anche le ore dopo cena venivano sfruttate per lucidare casa in vista delle cene organizzate per ospitare i nuovi amici del marito. Ogni settimana la routine era diversa a seconda dei turni lavorativi, ma ogni giorno, iniziando dalla cucina e sala da pranzo, portava a compimento l'intero giro delle stanze. Si sarebbe potuto mangiare a mani nude sul pavimento. Ma nonostante tutto questo, le parole pesanti non le venivano risparmiate. Mary aveva iniziato visibilmente a perdere peso e forze. Mentre lei si dava da fare senza sosta, lui passava sempre più tempo fuori anche oltre l'orario lavorativo. Il rapporto stava cadendo fragorosamente a terra, lasciando solchi indelebili sul pavimento; le notti solitarie di Mary erano sempre più frequenti, tra i due non c'era più alcun contatto. Se non per i ceffoni che con il passare del tempo avevano iniziato a colpire il debole viso della donna; sempre più convinta di essere lei stessa il problema e di meritarsi tutto ciò che lui le faceva. Chris non era mai contento, il cibo che lei cucinava non era cotto a dovere, non era dolce o salato come avrebbe dovuto essere; trovava sempre qualcosa fuori posto; ogni scusa era buona per insultare e picchiare la moglie.
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Concorso Le Farfalle
Short StoryQuesto è l'Album dedicato alla mia prima partecipazione ad un concorso! Il CONCORSO Le Farfalle è un'idea delle bravissime e gentilissime @LaMantide e @Mimidreamysoul <3 Non vedo l'ora di iniziare... Sperando di non combinare castronerie! Ah...