Entrai in quella camera, era tremendamente scura e buia per via della grande finestra che era stata completamente chiusa. Un Harry illuminato dal piccolo bagliore della porta mi fece segno di entrare e chiudere la porta, lo feci senza esitare. Stavo per parlare e dire tutte le scuse del mondo ma non ebbi il tempo di iniziare che «Niall da quanto tempo ci guardavi??» non risposi subito stavo ancora elaborando la domanda che mi lasciò spiazzato nonostante fossi parzialmente innocente. «Niall rispondi.» la sua voce divenne dura e nonostante il buio immaginai la sua espressione accigliata con le labbra chiuse in una linea dura la mascella serrata e i muscoli del collo tesi. Finalmente mi decisi a rispondere. «Harry ero li da poco stavo aprendo la porta ha fatto rumore mentre aprivo non mi aspettavo quella scena avevo sentito dei rumori e sono venuto a controllare siamo in un fottuto bosco da soli e lontano da tutti» dissi tutto senza una pausa in modo convulso e veloce, troppo veloce. pregai che Harry non se ne fosse accoro, ma mi sbagliavo. «Niall mi spieghi cosa cazzo ti sta succedendo?? non ti eri mai comportato così adesso mi sto stancando. ci hai portato tu in questo casino e adesso fai il pazzo, mi dici che succede??» aveva proprio ragione, li avevo portati io in quel posto e forse per quello mi preoccupavo non volevo che succedesse qualcosa a uno di loro me ne sarei dato la colpa per sempre. «Harry è quello il punto è per mia volontà che siete qui non posso permettermi di perdere uno di voi.» dissi sincero e fiducioso che mi avrebbe capito, sinceramente ci speravo anche perché avevo bisogno di lui per ideare il mio piano e migliorare la vita di tutti noi. Aspetta il piano ecco cosa poteva farlo uscire da li. fui più svelto di lui e parlai subito «Harry ho un piano per eludere all'esperimento» non rispose subito, accese una piccola lampada da campeggio a batterie che aveva portato in caso di black-out, quel ragazzo era veramente un genio. «Ti ascolto Niall.» mi guardò concentrato ma i suoi occhi trasparivano curiosità. «Harry, ieri sono riuscito a collegare il fono di Victoria direttamente al quadro elettrico della casa attraverso una lampadina dello specchio.» adesso i suoi occhi brillavano ed erano di un verde magnifico, con un piccolo movimento della mano mi incitò a continuare «i cervelloni che ci hanno spedito qui non hanno pensato di controllare i nostri zainetti, li capisco in effetti eravamo delle cavie che si erano proposte volontarie ma in questi tipi di esperimenti devi eliminare le variabili e loro non hanno calcolato l'inventiva giovanile.» Harry mi lanciò uno sguardo a dir poco inquietante era al contempo un misto tra "ti voglio fottere il cervello perché sei troppo intelligente" e "chi sa tutto quello che potremmo fare qui" accompagnato da un leggero tocco di perversione, continuai il mio discorso fiero delle mie idee «Nel mio zaino ho con me una ciabatta» Mi guardò perplesso. «Harry parlo delle ciabatte elettriche quelle che al loro interno hanno varie prese elettriche» puntualizzai e si limitò a darsi dello stupido per aver capito altro. «Comunque con lo stesso principio con il quale ho fatto funzionare il Fono potrei far funzionare la ciabatta in questo modo avremmo prese a sufficienza per far funzionare tutta la tecnologia che abbiamo con nei bagagli, spero solo che i nostri amici siano stati così intelligenti da non lasciare tutto...» dissi con un po di tristezza nella voce «Facciamo il punto della situazione Niall, in pratica mi stai dicendo che possiamo avere dell'elettricità da poter usare a nostro piacimento??» i suoi occhi si illuminarono di gioia, annui semplicemente e ci abbracciamo per poi tornare subito seri «Cosa hai con te??» mi chiese guardandomi negli occhi. «Il mio telefono ed il tablet... quelli che ho consegnato li avevo presi in negozio tra quelli non funzionanti. poi ho con me un piccolo stereo elettrico e le mia amata cassa Bluetooth della JBC quella da tasca» annui in modo serio «Mi sa che questa volta ho fatto di meglio io» ero un po perplesso non capivo cosa ci fosse meglio di quello che avevo portato ma lo ascoltai «Rispetto a te che hai pensato solo a te stesso io ho pensato a tutti» fece una piccola pausa e io non facevo che essere ancora più perplesso «Ricordi il mio ruter wi-fi con postazione mobile che potevi portare quando andavi in vacanza e magari metterlo nella camera d'albergo??» feci mente locale e poi ricordai, glielo invidiavo molto ma alla fine lo avevamo spesso condiviso quindi non era poi così tanto suo. «Bene ho portato quello e varie chiavette sperando di trovare campo siamo comunque in un bosco, sicuramente non avremo l'alta velocità ma ci accontenteremo anche perché la strada che si inoltrava nel bosco dista un ora in macchina dalla città e comunque non essendoci montagne dovrebbe andare» il suo discorso filava perfettamente. «altre trovate geniali Styles??» chiesi sarcastico anche se sapevo che la sua era veramente geniale. «Ho portato anche il mio laptop e una webcam» ero al settimo cielo il mio amico aveva comunque portato qualcosa di utile anche se non so perché visto che non aveva la corrente, non mi tenni quella domanda per me ovviamente. «Harry ma come mai hai portato quelle cose se non avevi la corrente??» iniziò a ridere di me e la cosa mi irritava «Non avrò avuto la trovata della ciabatta lo ammetto ma almeno non mi metto a scoprire cavi elettrici, mi basta attaccare la mia tripla presa a quella dove sta il frigo. quindi sarebbero state una del wi-fi e una del laptop e naturalmente quella occupata dal frigo» mi schiaffeggiai mentalmente per non averci pensato però alla fine non si sa mai la presa potrebbe monitorata e tutto salterebbe, facendo quella riflessione la comunicai ad Harry che sconfitto mi diede ragione ma lo consolai dicendogli che la tripla comunque avrebbe fornito due prese in più alla mia ciabatta. Con Harry e la situazione di stamattina ormai andava tutto bene, parlammo delle nostre nuove "relazioni" e dopo un paio d'ore di sembrare due ragazzine di 15 anni capimmo che era ora di comunicare ai nostri amici tutto il nostro splendido piano sperando sempre che guidati dalla morbosa ossessione per ciò che c'era all'interno di quelle piccole macchine elettroniche e all'avanguardia dal punto di vista tecnologico. Cercai Victoria la trovai assieme a Jein in camera nostra, dissi ad entrambi di chiamare gli altri e andare in salone, io ed Harry avevamo cose molto serie da dire a tutti senza esclusione alcuna. nel giro di 2 minuti eravamo tutti in salone, io ed Harry eravamo seduti sul tavolino che stava al centro della stanza contornato dai sofà dove i nostri amici si erano seduti aspettando che noi parlassimo. Non sapevo come iniziare ma Harry si infatti senza nessun avvertimento fece una domanda schietta e diretta «Che cosa avete portato con voi?? intendo cose che non potevate portare...» Non pensavo fosse così brusco ma la sua espressione e il suo tono duro facevano si che lo prendessero sul serio allora si alzarono ad uno ad uno prendendo ciò di proibito che avevano portato. Tutti avevano il proprio cellulare, questo stava dimostrare che gli scienziati avevano ragione sul nostro conto ma non mi importava. vidi molti attrezzi utili come ad esempio apparecchi che potevano garantire la vita nel caso in cui ci fossero stati problemi con l'esperimento e la cosa mi confortava un po ma rimasi spiazzato dalla vista di alcuni oggetti. Il primo oggetto fu una Playstation 4 con giochi annessi e anche i joipad, la riconobbi subito, era di Liam «Non la avrei lasciata nelle grinfie dei miei cugini» non aveva tutti i torti ma forse in quel caso si trattava di vera e propria dipendenza, anche se alla fine non mi dispiaceva come mezzo di svago. il secondo oggetto a lasciarmi alquanto stupito fu un altra ciabatta simile alla mia, non avevo idea chi la avesse portata finchè prendendola in mano una voce esordì «Quella è mia Horan» riconobbi subito quella voce, era la mia Victoria. Ti ricordo che non è tua cretino, solo per colpa tua, già solo colpa tua. Il mio subconscio mi fece ricordare la cruda verità lei non era mia e lo sapevo e probabilmente non lo sarebbe mai stata anche se negli ultimi tempi ci speravo chi sa cosa pensava lei... Harry finì di esporre il nostro piano dandomene spesso il merito, ma io me ne curavo ben poco. a fine della discussione tutti furono molto felici di riavere indietro la loro amata tecnologia, anche se alla fine erano passati solo 4 giorni quindi non capisco tutta quella felicità alla fine non stavamo male anzi avevamo iniziato a conoscerci meglio, i pensieri erano tanti e spesso la mia mente vagando mi portava a Victoria chi sa come stava festeggiando mentre ero in camera a guardare il soffitto troppo pigro per andare a vedere cosa stesse facendo. tra tutti quei pensieri mi addormentai ancora con il mio grande interrogativo "cosa starà pensando??"
//spazio autore
cosa ne pensate del piano?? secondo voi funzionerà o qualcosa andrà storto??
ma soprattutto volete sapere cosa ne pensa Victoria di Niall e di tutto quello che stava succedendo?? se è si al prossimo aggiornamentooo!!
( si sono mentalmente instabile :) )
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Isolated N.H.
FanfictionNome in codice "Isolated". L'esperimento consiste nel sottoporre 10 giovani tra cui 5 ragazzi e 5 ragazze ad un periodo della durata di 1 anno lontano da ogni tipo di tecnologia. L'unica fonte di elettricità fornita servirà ad alimentare l'illuminaz...