V

319 33 36
                                    

Entrai nel bagno, chiusi la porta a chiave, controllai dalla fessura della porta in legno che Jack non mi guardasse dalla serratura... cosa che invece sta facendo.

-Jack. Se continui così ti spruzzo il profumo nell'occhio.-

-Provaci e ti ammazzo.- dice serio

Sbuffo e tappo la serratura con dello scotch per imballare le scatole che trovai lì a caso.

Almeno potevo dire che nella vita ho avuto na' botta de culo.

-Hey non vale!!- si lamentò come un bambino

-Arrangiati.- dissi io iniziando a spogliarmi con tranquillità.

Entrai nella doccia, l'acqua calda picchietta delicatamente la mia schiena in modo rilassante.
Mi pulì dal sangue, presi l'accappatoio e mi coprì.

-Sai, hai un bel corpo caramellina-
Disse Jack... aspetta... CAZZO CI FA QUI JACK?!?

-JACK!!!- urlai comprendomi il più possibile

-Dimmi piccola-

-COSA STRACAZZO CI FAI QUI?!?!-

-Semplice, mi hai bloccato la vista con lo scotch allora sono entrato-

-Ma era chiusa a chiave! Com...- lui mi zittii tappandomi la bocca con la mano

-Fai troppe domande cuginetta. -

-Senti, io dovrei cambiarmi. Quindi. Esci di qui.- dissi incazzata.

-Va bene piccola- disse scomparendo nell'altra stanza.

*Angeli cantano L 'Alleluhia *

Presi il pigiama che avevo portato in bagno e mi vestii.

Appena uscii vidi Jack sul divano guardare la TV con una ciotola di caramelle dui tanrti colori in mano.

-Hey scricciolo vuoi una caramella?- disse in modo gentile. Anche troppo.

Io lo guardai diffidente, mentre lui alzò un sopracciglio sfubbando.

-Tranquilla non sono avvelenate- ridacchiò, io alzo gli occhi al cielo innervosita..

Mi fanno schifo le caramelle, preferisco il cioccolato!

-Siediti vicino a me- disse facendomi cenno di sedersi accanto a lui sul divano, ma non mi mossi di un centimetro.

-Ho detto siediti. Qui. Adesso- disse guardandomi infuriato io spaventata come un cucciolo con la coda tra le gambe mi avvicinai lentamente a lui e mi sedetti.

-Avanti vieni qui- disse prendendomi per i fianchi facendomi sedere sulle sue ginocchia, mi strinse a se e si sdraiò sul divano trascinandomi, cercai di dimenarmi per uscire dalle sue grinfie ma più mi muovevo più stringeva, così mi arresi ai suoi comandi.

-Ecco. Brava-

Iniziò ad accarezzarmi i capelli lentamente mentre io tremavo... Avevo paura di lui... molta. Mi avrebbe di sicuro fatta del male se avessi fatto di nuovo la spavalda

-Non tremare piccola, tranquilla, ci sono qua io- disse dolcemente cercando di tranquillizzarmi

Beh tanto da stare tranquilla, con te. Non credo proprio.

-Jack... è tardi.. m-meglio andare a dormire- dissi io alzandomi da sopra di lui con le goti arrossate

-Oh si, certo.- disse anche lui alzandosi dal divano.

-Beh... tu puoi dormire in camera mia... mentre io qui sul divano- dissi io

-Vado a prendere le coperte e un cuscino per me- aggiunsi salendo le scale ma lui mi fermò prendomi il polso

-Wo wo wo dove pensi di andare signorina?-

-A prendere un cuscino e delle coperte per il divano-

-Oh nononono! Tu dormirai con me!-

-Emh. No Jack. Tu in camera mia io sul divano Okay?!-

-Ti ho detto di no- disse avvicinandosi al mio viso con sguardo beffardo

-La padrona di casa sono io. Quindi decido io.-

-Il maggiorenne in casa sono io quindi. Tu. Sul letto. Con me. Non fartelo ripetere due volte.-

-No- dissi io con lo sguardo freddo

-Va bene. Userò le maniere forti.- disse prendendomi a mo' di sacco di patate e correndo verso la mia camera, strepitai come una matta al contatto
fisico

I Hate My Cousin || L.j. ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora