Capitolo 14.

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Capitolo 14.

Portami via da qui.

Il mese passa in fretta. Oggi è il 2 agosto e tra soli 2 giorni dovrò partire. Indosso la solita divisa: gonna e camicia.

Vorrei tanto mettere i miei jeans e le mie scarpe preferite. Ma qui non si può. Sembra che sono in quei film degli anni 70'.
"ciao Allyyy"
"Non chiamarmi Ally. Non sei mio amico..."
"Ma come!"
"Se sei un mio amico devi fare una cosa per me."
"Okay, ci sto."
"Devi procurarmi due paia di jeans e due magliette semplici. Poi un paio di scarpe da ginnastica. Se vuoi prendi le vans"
"E i soldi?"
"Te li darò io. Ho 500 euro da parte. Oggi esci e vai a comprare queste cose. Domani sarà il mio ultimo giorno qui, e voglio fare qualche guaio. Approposito hai della pellicola, dei pomodori e una macchina fotografica?"
"Tu sei pazza." dice ridendo.
Scoppiamo a ridere tutti e due. Non mi aspettavo che Cameron fosse così simpatico.
"Il solito cretino" mi limito a dire, e improvvisamente una guardia viene vicino a noi.
"Signorina Roberts questo messaggio è da parte di sua zia Carmela."
"Grazie."
Apro la busta che contiene dei soldi e poi un paio di biglietti per l'aereo. Inizio a leggere le prime frasi della lettera.
'Cara Ally, sfortunatamente non potrò venire a prenderti il 4 agosto. Ti ho gia parlato di quella proposta di lavoro per Nizza... Infatti quel giorno ho il colloquio di lavoro. Non vedo l'ora di averti vicina! Comunque ho comprato un biglietto in più perché mi hai parlato di quel ragazzo di nome Cameron. Sono tutti e due per voi. Poi ecco dei soldi che ti serviranno per il viaggio. Tuo padre quando ha avuto la notizia che il 4 agosto ritornavi era davvero felice. Forse gli manchi. Gli ho parlato e ha detto che si vergogna tanto per ciò che ha fatto. Perdonalo Ally. Un bacio da tua zia Carmela"

Chiudo la lettera con il volto pieno di lacrime. Mio padre... è cambiato? Lo potrò sapere solo tra 2 giorni quando tutto questo sarà finito e sarò una normale sedicenne che vive la sua vita a Parigi.

"Allison...che succede?"
"Cameron nulla..."
"Fidati di me per una volta!"
"Okay, mio padre forse si è pentito di ciò che ha fatto. Cioè di mandarmi in questo posto schifoso. Ha detto mia zia che è contento che io ritorni da lui, e ha aggiunto anche nella lettera 'Perdonalo Ally'. Io non so che fare!" dico tutto d'un fiato.
"Ti dirà tutto il tempo" dice Cameron abbracciandomi.
"Simpson che ti succede?"
"Perché la signorina Roberts mi chiama per cognome?"
"Mh... boh" dico ridacchiando.

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